"Robort" del regista Sebastian Macchia vincitore dell' "AI WEEK Best Film" è il corto che inaugura la rassegna che Rai Cinema dedica al CineAI.
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L'intelligenza artificiale rappresenta una rivoluzione per i giovani filmmaker, offrendo strumenti innovativi per la creazione di contenuti audiovisivi. Dall'ideazione delle sceneggiature alla generazione di effetti speciali, passando per la composizione musicale, l'IA può ottimizzare il processo creativo, ridurre i costi di produzione e aprire nuove frontiere narrative, permettendo ai giovani talenti di realizzare progetti ambiziosi e sperimentare nuove forme di espressione artistica.
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Il Futuro del Cinema Mondiale con l'Intelligenza Artificiale
L'intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente diventando una forza trainante in molti settori, incluso quello cinematografico. La sua influenza potrebbe trasformare ogni aspetto della creazione, produzione, distribuzione e fruizione dei film. Tuttavia, con questa trasformazione arrivano anche domande importanti e, in alcuni casi, preoccupazioni. Analizziamo i potenziali impatti dell'IA sul cinema del futuro in dieci punti chiave.
1. IA nella Scrittura e nello Sviluppo della Sceneggiatura
Grazie ai progressi dell'IA nel processo del linguaggio naturale, strumenti avanzati sono ora in grado di generare bozze di sceneggiature, strutture narrative e persino dialoghi completi. Sistemi come ChatGPT o altri modelli di IA possono analizzare grandi quantità di sceneggiature classiche, identificare strutture narrative di successo e proporre nuove combinazioni. Questo potrebbe portare un'accelerazione dei processi creativi, con possibilità quasi illimitate di sperimentazione narrativa. Tuttavia, resta il dubbio se l'IA possa davvero “comprendere” le sfumature emotive e culturali di una storia o se il risultato finale rischia di apparire privo di una vera anima creativa.
2. Intelligenza Artificiale e Preproduzione: Concept Art, Storyboarding e Visualizzazione
Nel cinema, la preproduzione richiede spesso ingenti risorse per la visualizzazione di ambienti, personaggi e scene. Grazie all'IA, è possibile generare concept art e storyboard a partire da descrizioni testuali, velocizzando così il processo creativo e offrendo ai registi una chiara visione iniziale. Gli strumenti di AI generativa, come i modelli di visione artificiale, possono anche creare rapidamente scenari complessi o ambientazioni futuristiche, consentendo a sceneggiatori e registi di esplorare molteplici opzioni stilistiche e di atmosfere.
3. Effetti Speciali e Creazione di Personaggi Digitali
L'IA ha reso la produzione degli effetti speciali più accessibile e precisa, con la capacità di creare animazioni realistiche di personaggi, creature e ambienti digitali. I sistemi di deepfake e l'animazione procedurale, ad esempio, permettono di “resuscitare” attori defunti o di far apparire attori giovani e anziani nello stesso film. Se, da un lato, questo può aprire nuove possibilità narrative, dall'altro solleva domande etiche sul consenso degli attori e sulla proprietà dell'immagine.
4. Cinema Personalizzato: Esperienze di Visione su Misura
L'IA potrebbe rendere il cinema un'esperienza su misura, con trame e dettagli adattabili ai gusti e alle preferenze dello spettatore. Per esempio, un film d'azione potrebbe offrire una versione più violenta per un pubblico adulto o una più soft per un pubblico giovane. Sebbene questo rappresenti una rivoluzione nel modo in cui il pubblico fruisce dei contenuti, potrebbe anche ridurre l'integrità artistica del film, frammentandone la visione unica creata dal regista.
5. IA per Analisi e Previsioni di Mercato
Gli algoritmi di IA possono analizzare le tendenze di mercato, prevedere i gusti del pubblico e anticipare i risultati al botteghino. I grandi studi cinematografici e le piattaforme di streaming già utilizzano tali strumenti per decidere quali progetti finanziare o promuovere, analizzando i dati del pubblico per migliorare le strategie di marketing. Tuttavia, questa tendenza potrebbe incentivare la produzione di film “su misura” per i gusti prevalenti, rischiando di limitare la diversità culturale e creativa nel cinema.
6. Distribuzione e Marketing di Precisione
L'intelligenza artificiale rende il marketing cinematografico più mirato ed efficace, con campagne promozionali personalizzate basate su dati demografici, preferenze di visione e attività online. Gli algoritmi possono ottimizzare il trailer e adattare la pubblicità, garantendo che ogni spettatore venga raggiunto con messaggi su misura. Mentre questo approccio può migliorare la visibilità dei film, esiste il rischio che la pubblicità diventi invasiva e che i film minori trovino sempre meno spazio.
7. Cinema Immersivo e Realtà Virtuale con IA
Con l'ausilio dell'IA, la realtà virtuale e aumentata potrebbe ridefinire il concetto stesso di cinema. In un film interattivo, lo spettatore potrebbe muoversi nell'ambiente cinematografico, partecipare all'azione e persino contenere il corso degli eventi. Gli algoritmi di IA possono adattare dinamicamente gli scenari in base alle scelte dello spettatore, offrendo esperienze sempre diverse. Tuttavia, la sfida manterrà la coerenza narrativa e impedisce che l'aspetto interattivo riduca l'impatto emotivo della trama.
8. Generazione di Contenuti Cinematografici Interamente Artificiali
È già possibile creare cortometraggi interamente generati dall'IA, dai personaggi alla musica, fino alle sequenze visive. In futuro, l'IA potrebbe diventare in grado di produrre lungometraggi autonomamente, elaborando input creativi iniziali da parte dell'uomo. Questa possibilità pone una serie di domande etiche: l'arte generata da un'IA può davvero essere considerata cinema, o è solo una simulazione della creatività umana? Inoltre, quali diritti d'autore potrebbero avere i creatori umani di sistemi di IA?
9. Impatto Etico e Sociale dell'IA nel Cinema
Con l'avvento dell'IA, nascono molte questioni etiche legate alla rappresentazione e ai diritti degli attori. L'uso del deepfake, per esempio, ha aperto un dibattito su come proteggere l'immagine degli attori e il loro diritto al consenso. È possibile che le future produzioni richiedano regolamentazioni specifiche per garantire che l'IA non venga utilizzata per scopi manipolativi o per creare versioni “false” di attori, scenari o eventi.
10. L'Arte e l'Umanità del Cinema: Rischi e Opportunità
L'intelligenza artificiale potrebbe influenzare il cinema fino al punto di renderlo quasi irriconoscibile. Se da un lato l'IA può amplificare la capacità creativa e aprire nuove possibilità espressive, dall'altro esiste il rischio che il cinema diventi una “produzione di massa”, generata da algoritmi più che da artisti umani. mantenere viva l'umanità del cinema sarà una sfida cruciale per i cineasti, che dovranno trovare il giusto equilibrio tra l'uso dell'IA e la conservazione della visione artistica.
Conclusione: L'Equilibrio tra Umanità e Tecnologia
Il futuro del cinema, arricchito dall'IA, sarà probabilmente un terreno di convergenza tra arte e scienza, con un potenziale creativo enorme ma anche con numerose incognite. La sfida principale sarà garantire che, in questo processo, il cinema non perda la sua capacità di commuovere, stimolare riflessioni e trasmettere messaggi universali. I cineasti, i critici e il pubblico avranno un ruolo fondamentale nel mantenere viva la dimensione umana del cinema, affinché le storie raccontate continuino a riflettere l'essenza e la complessità dell'esperienza umana.
L'intelligenza artificiale (IA) può essere un potente alleato nella realizzazione di un cortometraggio, offrendo supporto in tutte le fasi della produzione, dalla scrittura del copione alla post-produzione. Ecco come l'IA può aiutarti in ogni fase del processo di produzione
E' stato pubblicato sul Web un corto realizzato al 100% con immagini generate dall'IA.
A tal proposito, come riportato dal The Washington Post, nonché come spiegato anche direttamente sul portale ufficiale di Critterz, tutto ciò che si vede a schermo è stato realizzato a partire dall'intelligenza artificiale DALL-E di OpenAI. Sì, si fa proprio riferimento al popolare algoritmo in grado di generare immagini a partire da un input testuale.
Chad Nelson, ovvero la persona dietro al corto Critterz, ha affermato di aver impiegato più o meno una settimana per generare in questo modo migliaia di immagini di foreste magiche e creature pelose. Dopodiché, chiaramente si è messo al lavoro per realizzare il progetto, riuscendo a "mettere in piedi" una sorta di film dalla durata di circa cinque minuti.
Quest'ultimo, che viene descritto dal Washington Post come "il primo cortometraggio animato che utilizza immagini generate esclusivamente dallo strumento AI", è stato pubblicato nella giornata del 10 aprile 2023 sul canale YouTube The Critterz. "È un primo esempio che evidenzia le possibilità e le insidie dell'uso dell'intelligenza artificiale nel cinema, uno sviluppo che entusiasma e preoccupa Hollywood", scrive Pranshu Verma sul Washington Post.
Come ben potete immaginare, la sceneggiatura, l'audio e le animazioni non sono state realizzate da un'IA, ma ciò che attira l'attenzione sono le dichiarazioni di Nelson in merito a quanto avrebbe impiegato nel realizzare immagini di questo tipo senza intelligenza artificiale. Secondo le stime del creativo, un grande staff impiegherebbe circa sei mesi.
Nelson ha in ogni caso dichiarato che questa tecnologia può far risparmiare sia in termini di denaro che di tempo, rendendo più semplice il processo creativo. Da notare tra l'altro come Critterz non sia passato inosservato anche internamente a OpenAI. Infatti, Natalie Summers, professionista della comunicazione presso l'organizzazione, ha dichiarato che "Critterz è un vivido esempio di come gli artisti possono utilizzare gli strumenti di intelligenza artificiale per sbloccare idee che una volta erano fuori portata a causa di budget, tempo o risorse".
Insomma, i progressi in campo IA continuano ad attirare l'attenzione.
FONTE: THE WASHINGTON POST
dall'articolo di Andrea Zanettin per tech.everyeye.it
Negli ultimi mesi il tema dell’Intelligenza Artificiale generativa a servizio della creatività – immagini artistiche, sceneggiature e (ovviamente) video – è all’ordine del giorno. Il mondo intero si divide tra coloro che attendono con ansia quale innovazioni questa tecnologia ci riserverà domani e quelli che guardano a essa con diffidenza o, addirittura, con astio. Il mondo del cinema ha “scoperto” l’AI già da anni: in Indiana Jones 5 è stata utilizzata per fare sembrare Harrison Ford più giovane, in Avengers: Infinity War ha reso Thanos più simile a Josh Brolin; inoltre l’Intelligenza Artificiale supporta gli studios in fase di produzione, semplificando e automatizzando varie procedure e quindi riducendo i costi. Anche qui non mancano le polemiche: proprio questa automazione ha portato Goldman Sachs ad affermare che l’AI potrebbe togliere al cinema 300 milioni di posti di lavoro; mentre la Writers Guild of America (il “sindacato” degli sceneggiatori) ha mostrato più di una perplessità su come l’Intelligenza Artificiale può essere applicata agli script. Contro l’AI si è schierato anche Keanu Reeves, che l’ha definita «spaventosa», il maestro Hayao Miyazaki e Guillermo del Toro. Eppure tutte queste diatribe - legate, a dire il vero, più a temi di proprietà intellettuale che a interrogativi etici e filosofici – non accennano a interrompere la diffusione e applicazione dell’AI nel cinema. Al punto che l'Intelligenza Artificiale è stata utilizzata anche per realizzare un intero cortometraggio. Non in autonomia – ovviamente – ma tra le mani di un animatore professionista: Chad Nelson, che ha collaborato con la società di produzione Native Foreign per realizzare un film di 5 minuti chiamato Critterz.
A differenza di Netflix Japan che con Dog e Boyha fatto discutere per aver utilizzato l'IA per la creazione di sfondi e musica, Critterz è stato interamente realizzato con Dall-E di OpenAI.
Di che cosa parla Critterz, il primo corto realizzato con l’AI
Critterz, disponibile online, è un cortometraggio animato a metà tra una produzione Pixar e un documentario naturalistico di quelli che, anche noi, ci ricordiamo da bambini trasmessi in tv da programmi come Super Quark. Al centro della storia c’è una foresta inesplorata abitata dai misteriosi piccoli critterz, creature che un narratore ci accompagna a conoscere.
Dove sta la novità di Critterz? Si tratta del primo corto in cui le immagini sono interamente generate con Dall-E in combinazione a tecniche cinematografiche più convenzionali come animazione, facial motion capture, casting vocale. A lavorarci, in collaborazione con OpenAI e Nik Kleverov di Native Foreign, è lo sceneggiatore e regista Chad Nelson: è stato lui a scrivere lo script, ingaggiare gli attori per il doppiaggio e selezionare attorno a sé un team di animatori professionisti per dare vita alle creature di Critterz.
Dall-E ha permesso agli animatori di produrre centinaia di elementi visivi al giorno, rendendo più veloce la visualizzazione delle immagini; una volta creati i fotogrammi e i personaggi, sono però stati coinvolti animatori e designer per trasformare questi ambienti 2D in un mondo 3D. In circa una settimana Chad Nelson ha creato la maggior parte delle immagini dei personaggi utilizzando Dall-E, sottolineando il notevole risparmio di tempo dato da questa tecnologia, ma ha anche affermato di non poter fare affidamento esclusivamente sull'Intelligenza Artificiale per creare il film.
«Per realizzare Critterz ci è voluto sicuramente meno tempo e meno soldi che se l'avessimo prodotto nel modo tradizionale», ha detto Nelson in un'intervista al Washington Post. E ha aggiunto che l’AI gli ha permesso di sperimentare moltissimo, nell’inventarsi i personaggi (un esempio è il mostro peloso con le corna) e le ambientazioni (la collina che emerge nella foresta nebbiosa). «Il cinema è la mia passione e DALL-E mi ha aiutato a realizzare la mia visione creativa», ha concluso lo sceneggiatore e regista.
Dello stesso parere è Nik Kleverov di Native Foreign: «Critterz è il primo film a mostrare come l'AI generativa può migliorare il processo creativo di Hollywood e aiutare i creatori a portare le loro idee sul grande schermo».
dall'articolo di Vito Sugameli su vitosugameli.it