"Piovuto dal cielo" (Danny Deckchair), diretto da Jeff Balsmeyer, è una commedia romantica che mescola umorismo, fantasia e riflessioni esistenziali. La storia segue Danny Morgan, un operaio australiano annoiato dalla sua vita monotona, che, dopo un esperimento fallito con una sedia a sdraio legata a palloncini, atterra in una piccola città dove viene scambiato per qualcun altro. Il film esplora temi come l'autenticità, la rinascita personale e il coraggio di cambiare.
Leggi tutto: Cosa possiamo imparare dal film: Piovuto dal cielo, del 2003.
"Testimone d'Accusa" (Witness for the Prosecution), un capolavoro di Billy Wilder tra giallo, colpi di scena e maestria narrativa, è un film che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema. Basato sull'omonima opera teatrale di Agatha Christie, il film è un gioiello del genere giallo, con una trama intricata, personaggi memorabili e una serie di colpi di scena che tengono lo spettatore con il fiato sospeso fino all'ultimo fotogramma. Con un cast stellare che include Charles Laughton, Marlene Dietrich e Tyrone Power, il film è un esempio perfetto di come si costruisce un thriller giudiziario.
Leggi tutto: Cosa ti insegna il film giallo TESTIMONE D'ACCUSA del 1957 di Billy Wilder
"Un Borghese Piccolo Piccolo" è un film del 1977 diretto da Mario Monicelli, considerato uno dei capolavori del cinema italiano. Con un mix unico di commedia e dramma, il film racconta la storia di Giovanni Vivaldi, un impiegato statale interpretato da Alberto Sordi, la cui vita viene sconvolta da un tragico evento. Il film è una riflessione acuta sulla società italiana degli anni '70, con un'attenzione particolare alla corruzione, alla burocrazia e alla piccola borghesia.
Leggi tutto: Cosa imparare dal film "Un Borghese Piccolo Piccolo" di Mario Monicelli
"Bellissima" (1951), diretto da Luchino Visconti, è un film che spazia tra il neorealismo italiano e una visione più introspettiva della società. La pellicola, interpretata magistralmente da Anna Magnani, racconta la storia di Maddalena, una madre che sogna di far diventare sua figlia una star del cinema. Il film è un ritratto crudo e commovente delle ambizioni, delle disillusioni e della realtà quotidiana dell'Italia del dopoguerra.
Leggi tutto: Cosa possiamo imparare dal film "Bellissima" di Visconti
"Il Cuore Altrove" è un film diretto da Pupi Avati: ambientato negli anni Venti, racconta la storia di un trentacinquenne timido e impacciato, figlio di un sarto del Vaticano, che viene inviato a Bologna con la speranza che possa trovare una moglie e maturare personalmente. Il film è ambientato negli anni Venti, un periodo di transizione e modernizzazione per l'Italia.
Leggi tutto: Cosa imparare dal film: Il Cuore Altrove (2003) di Pupi Avati
"La grande guerra" è un film del 1959 diretto da Mario Monicelli, considerato uno dei capolavori del cinema italiano. Questa pellicola offre una rappresentazione unica e innovativa della Prima Guerra Mondiale, combinando elementi di commedia e dramma per raccontare la storia di soldati comuni alle prese con le atrocità del conflitto. Negli anni '50, il cinema italiano stava attraversando una fase di transizione. Dopo il neorealismo, si cercavano nuove forme espressive per raccontare la realtà italiana. "La grande guerra" si inserisce in questo contesto, offrendo una visione inedita della guerra, lontana dalla retorica patriottica dominante fino a quel momento.
Leggi tutto: Cosa possiamo imparare dal film "LA GRANDE GUERRA" (1959) dI Mario Monicelli
“Volere volare” (1991) è una commedia italiana diretta e interpretata da Maurizio Nichetti, in cui si mescolano elementi di live action e animazione, creando un prodotto cinematografico insolito e originale. Il film narra la storia di un doppiatore di effetti sonori che, per una serie di situazioni surreali, inizia a trasformarsi progressivamente in un cartone animato. Questa fusione tra mondo reale e fantasia dà vita a una commedia leggera ma ricca di sottotesti sul rapporto con la creatività, l'amore e l'accettazione di sé.
Leggi tutto: Cosa possiamo imparare dal film: “Volere Volare” di Nichetti
"Mad Max: Fury Road" (2015) possiede un valore cinematografico straordinario, elevandosi ben oltre il genere action post-apocalittico. Innanzitutto, rappresenta un tour de force visivo e adrenalinico, con sequenze d'azione spettacolari e coreografate in modo impeccabile, che ridefiniscono i canoni del genere. Il film è un esempio magistrale di narrazione visiva, dove la regia di George Miller e la fotografia mozzafiato raccontano la storia tanto quanto i dialoghi, creando un'esperienza immersiva e sensoriale unica. "Fury Road" è anche un film tematicamente ricco e stratificato, che affronta temi come la sopravvivenza, la tirannia, la ribellione, la speranza e la forza femminile in un contesto distopico brutale.
Leggi tutto: Approfondimento dei Temi trattati nel film "Mad Max: Fury Road" (2015)
“Cabaret (1972)” è un film musical diretto da Bob Fosse, basato su un’iconica produzione teatrale e sul romanzo “Goodbye to Berlin” di Christopher Isherwood. Acclamato dalla critica, ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema musicale. Ambientato nella Berlino degli anni ’30, racconta le vicende di un giovane scrittore inglese, Brian, e di una vivace cabarettista americana, Sally Bowles, sullo sfondo dell’ascesa del nazismo e della decadenza morale che precedette la Seconda Guerra Mondiale.
“Miracolo a Milano” rappresenta una pietra miliare del cinema italiano, in grado di coniugare realismo sociale ed elementi fiabeschi. Scritto nel 1951 da Cesare Zavattini e diretto da Vittorio De Sica, questo film è spesso associato al neorealismo, ma se ne distacca per la vena onirica e surreale che lo attraversa. Con ambientazioni suggestive, personaggi simbolici e una narrazione a metà tra favola e critica sociale, “Miracolo a Milano” continua a essere un’opera studiata e apprezzata in tutto il mondo sia per il suo impatto stilistico sia per il messaggio di speranza.
Leggi tutto: Perchè vedere e studiare il film MIRACOLO A MILANO
“SPLASH – UNA SIRENA A MANHATTAN” rappresenta un classico della commedia romantica anni ’80, noto per combinare elementi fantastici con un’ambientazione urbana tipicamente newyorkese. Il film offre un mix di romanticismo, comicità e avventura che ha conquistato gli spettatori dell’epoca e che ancora oggi suscita curiosità. Ambientato in gran parte a Manhattan, il racconto ruota attorno alla figura di una sirena che si ritrova, inaspettatamente, nel mondo degli umani.
Leggi tutto: Cosa imparare dal film: SPLASH – UNA SIRENA A MANHATTAN
Di seguito un’analisi dedicata al film “Indovina chi viene a cena” (in originale Guess Who’s Coming to Dinner, 1967), con una carrellata su cosa si può imparare dal punto di vista della sceneggiatura, della regia, delle interpretazioni attoriali, dei costumi, e in generale della produzione. Per rispondere in modo completo, ecco elencati i lati positivi (punti di forza, elementi di pregio, aspetti didattici) e quelli negativi (criticità, limiti, elementi invecchiati o discutibili) relativi a questo classico del cinema.
Leggi tutto: Cosa posso imparare dal film: “Indovina chi viene a cena”
“Il sorpasso” (1962) di Dino Risi è considerato un capolavoro della “commedia all’italiana” e, al tempo stesso, un film che svela l’anima inquieta di un Paese nel pieno del “boom economico”. La pellicola vede protagonista Bruno Cortona (Vittorio Gassman), un quarantenne estroverso, guascone e un po’ cialtrone, e Roberto Mariani (Jean-Louis Trintignant), un giovane timido e introverso. Il loro viaggio in auto, durante il Ferragosto, diventa un itinerario che attraversa l’Italia del benessere incipiente e svela contraddizioni, sogni e fragilità della società di inizio anni Sessanta.
Leggi tutto: Cosa posso imparare dal film: Il sorpasso di Dino Risi?
“Pulp Fiction” (1994), scritto e diretto da Quentin Tarantino, è uno dei film più iconici del cinema postmoderno. La sua struttura narrativa non lineare, la ricchezza di riferimenti pop e la capacità di far coesistere momenti di violenza pulp con dialoghi brillanti e ironici hanno contribuito a definire lo stile inconfondibile di Tarantino. Ma soprattutto, “Pulp Fiction” ha rivoluzionato il modo in cui si scrive per il cinema, grazie a dialoghi che riescono a intrattenere di per sé, rivelare i personaggi e mantenere costante la tensione.
Leggi tutto: Cosa posso imparare dal film: Pulp Fiction di Quentin Tarantino?
“Titanic (1997)” è un film epico diretto da James Cameron, che ha segnato la storia del cinema per la grandiosità della produzione, il successo di critica e pubblico e l’eccezionale impatto culturale. Uscito nel 1997, il film rievoca il tragico affondamento del transatlantico Titanic avvenuto nel 1912, intrecciando un’appassionante storia d’amore tra due protagonisti di ceto sociale diverso. Considerato uno dei maggiori successi commerciali di tutti i tempi e vincitore di numerosi Premi Oscar, “Titanic (1997)” ha lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo, diventando sinonimo di romanticismo e spettacolarità.
“Forrest Gump (1994)” è un film diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Tom Hanks che ha saputo conquistare il cuore del pubblico, divenendo uno dei titoli più iconici degli anni ’90. Vincitore di numerosi Academy Awards, tra cui Miglior Film, racconta la storia di un uomo dalla mente semplice ma dal cuore grande, il quale attraversa decenni di storia americana, entrando in contatto con importanti eventi e personaggi reali. “Forrest Gump (1994)” fonde commedia, dramma e un tocco di fiaba, incarnando valori di ottimismo e gentilezza.
“Viale del tramonto” (Sunset Blvd., 1950), diretto da Billy Wilder, è considerato uno dei capolavori della storia del cinema, una pellicola che mescola il noir con la satira pungente sul sistema Hollywoodiano. Il film vede protagonisti William Holden (Joe Gillis), Gloria Swanson (Norma Desmond) ed Erich von Stroheim (Max von Mayerling). La storia, narrata in flashback dalla voce fuori campo di Joe, inizia con un cadavere in una piscina e ripercorre gli eventi che hanno portato a quella drammatica conclusione. Al centro del racconto ci sono la decadenza e l’ossessione: Norma Desmond, un’ex diva del cinema muto, vive isolata in una grande villa su Sunset Boulevard, sognando un ritorno sulle scene e cullata dal fido maggiordomo Max. Joe, sceneggiatore squattrinato, si ritrova a convivere con lei, prima per interesse e poi per un intreccio di dipendenze psicologiche.
Leggi tutto: Cosa posso imparare dal film: Viale del tramonto di Billy Wilder?
“Casablanca” (1942), diretto da Michael Curtiz e interpretato da Humphrey Bogart (Rick Blaine) e Ingrid Bergman (Ilsa Lund), è uno dei classici più amati del cinema di Hollywood. Ambientato nella città marocchina durante la Seconda guerra mondiale, il film racconta l’incontro tra due ex amanti che si ritrovano in un luogo sospeso tra intrighi politici, spie, e personaggi in cerca di visti di transito per fuggire dall’Europa nazista. Ciò che rende “Casablanca” memorabile, oltre alla storia d’amore e al contesto bellico, è l’efficacia dei suoi dialoghi. Frasi come “Here’s looking at you, kid” o “We’ll always have Paris” sono diventate icone della cultura pop e citazioni immortali.
Will Hunting – Genio ribelle (titolo originale Good Will Hunting, 1997), diretto da Gus Van Sant e scritto da Matt Damon e Ben Affleck, è un film che racconta la storia di Will (Matt Damon), un ventenne orfano con un talento matematico straordinario ma segnato da profondi traumi emotivi e relazionali. Al centro della vicenda c’è il percorso di crescita di Will, sostenuto dal professor Lambeau (Stellan Skarsgård) e dallo psicologo Sean Maguire (Robin Williams). Il film è particolarmente ricordato per i dialoghi intensi e ricchi di sfumature psicologiche. La sceneggiatura – premiata con l’Oscar – bilancia momenti di umorismo, di profonda introspezione e di confronto emotivo, delineando in modo realistico l’evoluzione dei personaggi.
Leggi tutto: Cosa posso imparare dal film: Will Hunting - Genio ribelle?
“Le Iene” (Reservoir Dogs, 1992) è il primo lungometraggio di Quentin Tarantino e rappresenta già in modo evidente la sua cifra stilistica inconfondibile: dialoghi serrati e brillanti, una commistione di violenza e umorismo, una struttura narrativa non lineare e riferimenti alla cultura pop. L’intero film, che parla di un gruppo di rapinatori alle prese con un colpo (finito male) a una gioielleria, ruota in gran parte attorno alle conversazioni tra i protagonisti, svelando progressivamente la trama, le alleanze e i tradimenti.
Leggi tutto: Cosa posso imparare dal film: Le Iene di Quentin Tarantino?