Sceneggiatura Psicologica completa: SPECCHI INFRANTI

Due personaggi, un uomo ed una donna, si ritrovano all'improvviso in una stanza buia. Non si conoscono. C'è forse qualcosa che li unisce?

INIZIO

Scena 1
(Andrea apre improvvisamente gli occhi, respirando affannosamente, sdraiato sul pavimento freddo e duro di una stanza buia. Si alza lentamente, guardandosi intorno con confusione crescente.)

ANDREA: Dove... dove diavolo mi trovo? C’è nessuno?
(Esamina le pareti, cerca una porta o una finestra invano.)
ANDREA (preoccupato): Che succede?

Scena 2
(Laura si sveglia bruscamente, seduta contro una parete opposta, spaventata e disorientata. Cerca di regolare il respiro che le manca, in preda al panico.)

LAURA: Aiuto! Dove sono? Qualcuno mi sente? Dove sono finita?
(Tocca nervosamente le pareti, cercando disperatamente un'apertura.)
LAURA: C’è qualcuno? Vi prego!

Scena 3
(Andrea sente le grida di Laura e si dirige rapidamente verso il suono della sua voce, notando finalmente la presenza della donna nell'angolo opposto della stanza.)

ANDREA (cauto): Ehi! Calmati! Non sei sola, ci sono anch'io.
LAURA (sobbalzando): Chi sei? Cosa ci faccio qui con te? Chi sei tu? 
ANDREA: Non lo so, credimi. Mi sono svegliato poco fa. Mi chiamo Andrea. Sai perché siamo qui?
LAURA: Laura... No, non lo so! Pensavo lo sapessi tu!
LAURA (diffidente): Ma perché proprio noi due? Cosa sta succedendo?
ANDREA: Non ne ho idea, te lo giuro. Proviamo a capirlo insieme, va bene?
LAURA (ancora scettica, ma decisa a collaborare): Ok, proviamo.

SVILUPPO

Scena 4
ANDREA: Iniziamo controllando ogni centimetro della stanza.
LAURA: Sì, magari c'è una porta nascosta.
ANDREA: O una botola nel pavimento. Cerchiamo con calma.
LAURA: Proviamo a cercare un’uscita.
ANDREA: Sì, ci deve essere una porta nascosta.

Scena 5
LAURA (dopo una lunga ricerca infruttuosa): Non c'è niente, Andrea. Non capisco.
ANDREA: Non disperiamoci ancora. Forse ci è sfuggito qualcosa. Ripassiamo tutto un'altra volta.
LAURA (preoccupata): E se non ci fosse davvero uscita?
LAURA: Non c'è niente, siamo intrappolati.
ANDREA: Continuiamo a cercare.

Scena 6
ANDREA: Qualcuno ci ha messi qui. Deve esserci una ragione.
LAURA: Sei sicuro di non conoscere questo posto?
ANDREA: Giuro, mai visto prima d’ora.
LAURA: Hai nemici? Qualcuno che potrebbe volerti male?
ANDREA: Non che io sappia. Tu invece?
LAURA: Ho avuto i miei problemi, ma non mi sembra possibile.

Scena 7
LAURA (seduta, frustrata): Non resisto più. Quanto tempo è passato?
ANDREA: Non lo so. Ma non possiamo mollare ora. Dobbiamo continuare a cercare.
LAURA: Forse qualcuno vuole qualcosa da noi.
ANDREA: Ma cosa? Non ho fatto niente a nessuno.
LAURA: Sto perdendo le speranze...
ANDREA: Non sei sola, non dimenticarlo.

Scena 8
ANDREA (riflessivo): Perché noi due? Che legame potremmo avere?
LAURA: Non lo so. Non mi pare di averti mai incontrato prima.
ANDREA: Nemmeno io ricordo te. Deve esserci un motivo nascosto.
LAURA: Forse ci stanno osservando...
LAURA: Hai una famiglia? Qualcuno potrebbe cercarti?
ANDREA: No... nessuno si accorgerà subito che manco. E tu?
LAURA: Nessuno che possa fare qualcosa...

Scena 9
LAURA: E se fosse un esperimento? Una sorta di gioco crudele?
ANDREA: Potrebbe essere, ma perché proprio noi? Qualcosa non quadra.
LAURA: Sono stanca e ho paura. Non so cosa aspettarmi.
ANDREA: Restiamo calmi. Se è un test, dobbiamo superarlo insieme.
ANDREA: Chi potrebbe volere farci questo?
LAURA: Non ho idea, ma inizio a preoccuparmi seriamente.

Scena 10
LAURA: Promettimi una cosa, Andrea. Qualunque cosa succeda, restiamo uniti.
ANDREA: Te lo prometto. Troveremo un modo per uscire da qui, te lo giuro.
ANDREA: Non perdiamo la calma. Qualcosa succederà presto.
LAURA: Lo spero davvero...

CONFLITTO

Scena 11
VOCE: Andrea, ricordi Alessandro? È il fratello di Laura.
ANDREA: Alessandro? No... Non può essere...
LAURA (sgomenta): Alessandro è mio fratello... morto dieci anni fa. Tu sapevi qualcosa?
ANDREA: È impossibile... non posso conoscerlo.
LAURA: Come fai a dire così? Che legame hai con mio fratello?

Scena 12
LAURA: Dimmi la verità, per favore, Andrea. Chi sei veramente?
ANDREA: Io... non lo so, forse è un errore, non posso...
LAURA: Non giocare con me, non adesso!
ANDREA: Non sto giocando! Io non so niente, davvero!

Scena 13
LAURA: Se non lo conosci, perché quella voce dice il contrario?
ANDREA: Laura, ascoltami! Non ho motivo di mentirti, non conosco nessun Alessandro.
LAURA: Non ti credo. Qualcuno ci ha messo qui proprio per questo motivo!
ANDREA: Ma perché dovrei mentirti? Che senso avrebbe?

Scena 14
VOCE: Andrea, non negare il tuo passato.
ANDREA: Chi sei? Cosa vuoi da me?
LAURA: Vuole la verità! Voglio la verità! Parla!
ANDREA: Io giuro... non capisco cosa stia succedendo.

Scena 15
LAURA: Andrea, se hai fatto qualcosa, devi dirmelo ora!
ANDREA: Credi che non lo farei? Non ho idea di cosa si parli...
LAURA: Non ti credo, lo leggo nei tuoi occhi, qualcosa sai!

Scena 16
LAURA: Smettila di fingere! Alessandro era tutto per me!
ANDREA: Non fingerei mai una cosa simile! Deve esserci uno sbaglio...
LAURA: Basta, ti prego, smettila di nasconderti!
ANDREA: Non mi sto nascondendo, sono confuso quanto te!

Scena 17
VOCE: Andrea, l'incidente di 10 anni fa. Non puoi dimenticare.
ANDREA (sbiancando): Oddio... No...
LAURA: Quale incidente? Cosa è successo?
ANDREA: Non può essere... non volevo ricordare...

Scena 18
LAURA: È stata colpa tua! Hai causato la morte di mio fratello!
ANDREA: È stato un incidente! Non sapevo chi fosse!
LAURA: Questo non cambia nulla! Mio fratello è morto per colpa tua!
ANDREA: Ho passato anni a tormentarmi per quel giorno!

Scena 19
LAURA: Perché non ti sei fatto avanti subito? Perché hai nascosto tutto?
ANDREA: Ero terrorizzato! Non sapevo come affrontarlo...
LAURA: Il tuo silenzio ha distrutto la mia famiglia!
ANDREA: Lo so... e me ne pento ogni giorno.

Scena 20
LAURA: Ti odio per ciò che hai fatto.
ANDREA: Hai ragione... odiami pure, merito questo odio.
LAURA: Non hai idea di quanto ho sofferto.
ANDREA: Non potrai mai immaginare quanto soffro io.

Scena 21
LAURA: Perché proprio mio fratello? Perché proprio lui?
ANDREA: È stato un caso orribile, non avrei mai voluto...
LAURA: Non importa cosa volevi. Ora è troppo tardi.
ANDREA: Hai ragione, non ci sono parole che possano giustificare ciò che è successo.

Scena 22
LAURA: Non posso perdonarti. Non lo farò mai.
ANDREA: Non ti biasimo, ma sappi che mi dispiace davvero...
LAURA: Il dispiacere non basta a riportarlo indietro.
ANDREA: Lo so, ma non posso fare altro che chiedere perdono, anche se non lo merito.

CLIMAX

Scena 23
LAURA: Ho passato anni a odiarti senza sapere chi fossi...
ANDREA: E io anni a scappare dalla mia coscienza... credevo che così avrei potuto dimenticare.
LAURA: Come potevi pensare di dimenticare? Hai tolto una vita!
ANDREA: Lo so, ma ero troppo spaventato per affrontare la realtà.
LAURA: Ho passato anni a odiarti senza sapere chi fossi...
ANDREA: E io anni a scappare dalla mia coscienza...

Scena 24
LAURA: La tua paura non è una giustificazione. Non riesco a perdonare ciò che hai fatto.
ANDREA: Non cerco giustificazioni. Ti sto solo spiegando cosa ho provato. Ogni giorno quel ricordo mi ha consumato lentamente.
LAURA: Anche a me, Andrea. Mio fratello era tutto. Hai distrutto la mia famiglia, non soltanto la tua vita.
ANDREA: Non ho mai pensato alle conseguenze oltre me stesso, ero egoista e debole.
LAURA: Cosa ti aspettavi di trovare, scappando?
ANDREA: La pace che non ho mai trovato...

Scena 25
LAURA: Perché non sei venuto a cercarmi, almeno per spiegarmi?
ANDREA: Non riuscivo a guardarti negli occhi sapendo il dolore che avevo provocato. Mi sono detto mille volte che sarebbe stato meglio per tutti dimenticare...
LAURA: Ma dimenticare era impossibile per me. Tu almeno sapevi cosa era successo, io ho vissuto anni nel buio senza sapere perché.
ANDREA: Adesso lo capisco, e il senso di colpa è diventato insopportabile.
LAURA: Sei pentito davvero?
ANDREA: Sì, più di quanto riesca a esprimere.

Scena 26
LAURA: Non è sufficiente dire che ti dispiace, ma almeno ora capisco cosa provavi. Sei stato un vigliacco, Andrea.
ANDREA: Lo sono stato, e lo ammetto. Mi sentivo impotente e perso. Pensavo che affrontarti avrebbe peggiorato le cose.
LAURA: Avresti almeno dato un senso al mio dolore, avrei potuto elaborarlo prima.
ANDREA: Non riesco a perdonarmi per aver peggiorato tutto.
LAURA: Forse... non serve odiarti ancora...
ANDREA: Forse, ma non merito il tuo perdono.

Scena 27
LAURA: Forse... se solo avessimo avuto questa conversazione prima, tutto sarebbe stato diverso.
ANDREA: Lo penso anch'io. Ma forse avevo bisogno di tutto questo per capire davvero la profondità del tuo dolore.
LAURA: E io per capire quanto soffrivi anche tu, nel tuo silenzio.
ANDREA: Non ti chiedo perdono, ma spero almeno che tu possa comprendere perché ho fatto così.
LAURA: Sì, Andrea. Adesso comprendo. Non so se potrò mai perdonarti completamente, ma capisco...
LAURA: Tutti meritiamo una seconda occasione.
ANDREA: Non so se posso crederci.

RISOLUZIONE

Scena 28
ANDREA: Laura, ora capisco cosa devo fare. Tu devi uscire da qui, devi vivere.
LAURA: Cosa stai dicendo? Non posso lasciarti qui!
ANDREA: È l'unico modo per rimediare al mio errore. Ho portato via una vita, devo restituirne almeno una.
LAURA: Andrea, non puoi sacrificarti così. Non risolverà niente.
ANDREA: Non voglio che tu muoia per causa mia. Hai già sofferto abbastanza.
LAURA: E tu? Credi davvero che questo allevierà la tua sofferenza?
ANDREA: Sì. Non merito una seconda occasione, ma tu sì. È giusto che viva tu.
ANDREA: Devi vivere, Laura. È il mio modo per rimediare.
LAURA: Non posso accettare questo!

Scena 29
LAURA (commossa): Come posso accettare questo?
ANDREA: Devi accettarlo, Laura. Se vuoi che tutto questo dolore abbia avuto un senso, lascia che io rimanga qui. Io ho creato questo incubo, e solo io posso terminarlo.
LAURA: E se non riuscissi a perdonarmi per averti lasciato indietro?
ANDREA: Devi farlo. Devi trovare la forza per perdonare te stessa e, forse, un giorno, anche me.
LAURA: Cosa farò là fuori? Come posso continuare a vivere sapendo ciò che è successo qui?
ANDREA: Vivi per tuo fratello. Vivi per te. Racconta la verità, non lasciare che altri facciano il mio stesso errore. Usa la tua vita per fare qualcosa di buono, qualcosa che dia un senso a tutto questo.
ANDREA: Devi farlo. Va' e perdonami.
LAURA (piangendo): Come posso dimenticare?

Scena 30
ANDREA (con serenità): Ora vai, Laura. Va’ e ricorda sempre che non devi dimenticare, devi solo imparare a convivere con il passato.
LAURA (lacrime agli occhi): Non ti dimenticherò mai, Andrea. Cercherò di fare quello che mi hai chiesto.
ANDREA: È tutto ciò che chiedo.
ANDREA: Non dimenticare mai, ma vivi. Per te e per Alessandro.
LAURA: Non ti dimenticherò...
LAURA: Addio, Andrea.
ANDREA: Addio, Laura.

(Laura esce lentamente dalla stanza mentre la porta si chiude dietro di lei. Andrea rimane seduto, con un'espressione di pace mista a dolore, consapevole di aver finalmente trovato un senso al suo sacrificio.)

 Scritta da Renato Francisci in data 26-04-2025