Il conflitto chiaro della storia narrata in un film od in un cortometraggio si riferisce alla forza trainante principale che mette in moto gli eventi e crea la tensione drammatica. È la lotta centrale, interna o esterna, che il protagonista deve affrontare e superare per raggiungere il suo obiettivo. Un conflitto chiaro e ben definito, comprensibile fin dalle prime fasi della narrazione, mantiene lo spettatore emotivamente partecipato nel destino del protagonista.
L’incipit di un cortometraggio è la prima stretta di mano tra la tua storia e lo spettatore: in pochi secondi deve catturare l’attenzione, inquadrare il tono, porre un primo dilemma. Un “incipit debole o troppo prolisso” rischia di allontanare chi guarda, vanificando l’impatto anche di una grande idea.
Leggi tutto: Un errore comune: Incipit debole o troppo prolisso
Un errore comune nella scrittura di una sceneggiatura è quello di creare dialoghi che risultano troppo espliciti, privi di sottotesto. In altre parole, i personaggi dicono esattamente ciò che pensano o sentono, senza lasciare spazio a interpretazioni o letture più profonde. Questa mancanza di sottotesto può rendere le conversazioni piatte, prevedibili e meno coinvolgenti per lo spettatore.
Leggi tutto: Un errore comune: Il dialogo è privo di sottotesto.
In una sceneggiatura, il protagonista è il fulcro della narrazione ed è il veicolo attraverso cui il pubblico vive il conflitto e la trasformazione della storia. Uno degli errori più comuni è rappresentato da un personaggio principale che non possiede un obiettivo abbastanza forte: una mancanza che indebolisce la motivazione narrativa e impedisce al pubblico di empatizzare con la sua evoluzione.
Leggi tutto: Un errore comune: Il protagonista non ha un obiettivo abbastanza forte.