Casablanca titoli di testa e di codaI titoli di testa e di coda sono la ciliegina sulla torta del tuo corto: conferiscono ufficialità e forniscono le informazioni sul titolo e i crediti. Gestirli in modo efficace significa sia scegliere come e dove visualizzarli (aspetto visivo) sia quando inserirli nella timeline del video (aspetto temporale) per mantenere scorrevolezza nella narrazione. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Stile visivo dei titoli (font, dimensioni, design): Mantieni i titoli semplici, leggibili e coerenti con il tono del film. Scegli un font pulito (serif classico o un sans-serif moderno, a seconda del genere: per un dramma realistico un font semplice bianco su nero funziona sempre, per un corto spensierato magari qualcosa di leggermente più creativo ma mai troppo svolazzante). Il design e il font dovrebbero riflettere il tono dell’opera​, ma privilegia la leggibilità: ricorda che molti guarderanno su schermi piccoli. Un testo bianco o di colore chiaro su sfondo nero è lo standard per l’apertura e la chiusura, ma puoi anche sovrapporlo su immagini/video se c’è sufficiente contrasto. Ad esempio, potresti iniziare con il titolo del film sovrapposto a una ripresa sfocata della stanza vuota prima che entrino i personaggi, oppure su un dettaglio significativo (la lampada accesa, una foto sul comodino) – purché il testo sia ben visibile. Durata sullo schermo: non costringere lo spettatore a leggere titoli lampo né annoiarlo con scritte eterne. In genere, ogni titolo andrebbe tenuto visibile circa 3-5 secondi​. Questo vale sia per il titolo principale che per i singoli cartelli dei crediti. Un titolo di un paio di parole (“Il Litigio”, per esempio) può stare 3 secondi; se il titolo è lungo o include sottotitoli, 5-6 secondi. Per i titoli di coda, se li fai scorrere (rolling credits), regolati in modo che la velocità permetta di leggere comodamente i nomi principali: nessuno deve faticare per leggere, ma neanche aspettare troppo. Un consiglio: fai una prova, leggi tu stesso i titoli con voce alta – se riesci a finirli comodamente prima che spariscano, il timing è giusto. Evita effetti testo svolazzanti o animazioni troppo vistose a meno che non rispecchino davvero lo stile del corto; di solito una semplice dissolvenza in entrata ed uscita del testo è elegante e non distrae.LADRI DI BICICLETTE titoli di testa e di coda
  • Titoli di testa (apertura): Decidi se vuoi aprire con un cartello iniziale prima della scena o sovrapporre il titolo durante i primi secondi di filmato. Molti cortometraggi iniziano direttamente con l’azione e mostrano il titolo dopo qualche secondo, magari quando c’è un momento di pausa. Ad esempio, potresti far partire il video con qualche secondo di atmosfera (i ragazzi in silenzio nella stanza, l’inquadratura ampia): poi, prima che inizino a parlare, comparire il titolo del film al centro. Ciò introduce il pubblico al titolo senza interrompere il flusso una volta che il dialogo parte. In alternativa, potresti aprire su sfondo nero con il titolo centrale, poi tagliare alla prima inquadratura della stanza. Se scegli lo sfondo nero, puoi eventualmente aggiungere un breve suono o accordo musicale in background per creare attesa, ma non è obbligatorio. Oltre al titolo dell’opera, i titoli di testa di solito includono poche informazioni essenziali: spesso nei corti amatoriali si mette “un film di [Nome Cognome]” in piccolo sotto il titolo, o i nomi dei principali collaboratori (regista, sceneggiatore, attori principali). Tuttavia, ricordati che hai solo 10 minuti totali per tutto il cortometraggio: non dilungarti troppo all’inizio, ma nemmeno alla fine se non vuoi che non vengano letti tutti i titoli di coda. Valuta di tenere l’apertura molto snella – ad esempio: 1) logo o nome del vostro “team” se ne avete uno (opzionale), 2) titolo del corto, 3) eventualmente un sottotitolo o il credit principale (es: “scritto e diretto da X”). Tutto questo può essere mostrato nei primi 20-30 secondi. Se preferisci non inserire nomi all’inizio per non togliere immersione, va bene anche solo il titolo all’inizio e riservare tutti i crediti alla fine.
  • Titoli di coda (chiusura): Una volta terminata la scena (i ragazzi escono dalla stanza e la porta si chiude, presumibilmente), dovrai presentare i crediti finali. Sul piano temporale, conviene inserire i titoli di coda subito dopo la fine della narrazione, per dare un senso di conclusione. Puoi farlo in due modi comuni: sullo sfondo del finale o su schermata nera. Lo sfondo del finale significa che, ad esempio, dopo che i ragazzi escono, mostri per qualche istante la stanza vuota (magari un’inquadratura fissa sul letto o sulla lampada rimasta accesa), e sopra inizi a far scorrere i titoli di coda trasparenti. Questo a volte mantiene l’emozione per qualche secondo in più, soprattutto se c’è una musica di chiusura. Oppure, il modo più classico: taglio o dissolvenza a nero e poi compaiono i titoli su nero. Il nero dà la chiusura netta alla storia e il pubblico sa che è il momento dei crediti. Scegli in base al tono: se vuoi lasciare allo spettatore un momento per riflettere sulla stanza vuota, puoi far partire i primi crediti (magari solo il regista e i due attori) su quell’immagine, poi andare a nero per gli altri. In un corto di 10 minuti, i titoli di coda non dovrebbero essere lunghissimi; presumibilmente il team è ristretto. Ordine tipico dei crediti finali: regia, sceneggiatura, attori, camera/montaggio (se tu fai tutto, puoi mettere “scritto, diretto e montato da X Y”), musica (se hai usato brani con licenza, vanno citati), ringraziamenti eventuali, ecc. Puoi scegliere se farli scorrere verticalmente (stile film tradizionale) o presentarli come cartelli fissi uno dopo l’altro. Per pochi nomi, i cartelli fissi funzionano bene: es. primo cartello “Regia: ... \n Sceneggiatura: ... \n Con: ... (nomi attori)” – dopo 5 secondi fade out, poi secondo cartello “Montaggio: ... \n Musica: ... \n Ringraziamenti: ...” altri 5 secondi, e così via. Se invece vuoi un look più cinematografico, puoi fare un’unica colonna di testo che sale. Tieni presente però che con il rolling text a volte su video brevi la gente chiude subito il player; con due-tre schermate statiche forse leggeranno di più. In ogni caso, anche i titoli di coda rispettano la regola dei 3-5 secondi per schermata​: non farli scorrere troppo rapidi.
  • Coerenza grafica tra testa e coda: Usa la stessa grafica (stesso font, stessi colori) sia nei titoli di testa che in quelli di coda, per un aspetto professionale coerente. Ad esempio, se il titolo iniziale era in caratteri bianchi maiuscoli su sfondo nero, usa lo stesso font bianco per i crediti finali. Puoi invertire i colori (titoli di coda bianchi su nero è standard), ma non cambiare stile a metà. Mantieni anche lo stesso stile di transizione: se hai usato dissolvenza per far apparire il titolo, usa dissolvenze anche per far apparire/scomparire i cartelli finali, invece se hai usato uno scorrimento, mantieni quello. La cura di questi dettagli fa percepire un prodotto più unitario.8 E MEZZO titoli di testa e di coda
  • Momento dell’inserimento e colonna sonora: Temporalmente, cerca di non interrompere la narrazione con i titoli. Inseriscili quando c’è una pausa naturale. Per i titoli di testa, spesso si mettono dopo una breve scena introduttiva oppure subito all’inizio: l’importante è che non compaiano in mezzo al dialogo. Nel nostro caso, potresti aprire col titolo prima che inizi il dialogo o magari dopo la prima battuta di scambio (se vuoi un effetto stilistico tipo serie TV dove il titolo appare dopo un minuto). Valuta il ritmo: se la lite parte subito concitata, meglio far vedere il titolo prima del litigio, così poi lo spettatore è immerso senza distrazioni. Per i titoli di coda, di solito aspetta uno stacco: ad esempio, non piazzare i nomi mentre il ragazzo sta ancora uscendo in fretta, meglio attendere che la porta si chiuda e la scena sia chiaramente conclusa, magari conta un secondo di silenzio, e poi fai iniziare i crediti. Molti corti usano una musica di sottofondo sui titoli di coda, per mantenere l’attenzione fino alla fine e sottolineare l’emozione finale. Puoi ad esempio inserire un brano strumentale lento e breve che parte proprio quando inizia la lista dei crediti finali. Assicurati che la musica scelta sia libera da diritti o hai i permessi, altrimenti meglio usare musica originale o nessuna (il silenzio può essere efficace se il finale è forte). Se usi musica, sincronizza magari la comparsa del primo titolo con l’attacco della musica. Dissolvi l’audio gradualmente alla fine dei titoli di coda, in modo che il corto termini in modo morbido e professionale, senza un taglio brusco.

Esempio concreto titoli: Diciamo che il corto si chiama “La Stanza dei Bottoni”. Potresti fare così: primo fotogramma nero, compare il testo “La Stanza dei Bottoni” al centro in caratteri chiari, leggermente al di sotto del centro dello schermo (esteticamente spesso il titolo non sta esattamente al centro verticale ma un po’ più basso, a circa 2/3, per bilanciare lo spazio). Sotto in piccolo metti “un cortometraggio di Mario Rossi”. Mantieni questo inquadrato per 4 secondi. Poi dissolvi in apertura sulla stanza dove i ragazzi iniziano la scena. Nient’altro all’inizio. Alla fine del corto, dopo che i ragazzi escono e magari l’ultima immagine è la stanza vuota, fai un dissolvenza a nero. Sul nero, fai apparire il primo cartello di titoli di coda: ad esempio:

Regia e Sceneggiatura: Mario Rossi
Interpreti: Luca Bianchi, Marco Verdi

(usa la giustificazione centrata). Dopo 5 secondi, fai scorrere o passa al cartello successivo:

Fotografia e Montaggio: Mario Rossi
Assistente alla regia: Giulia Neri

Altri 5 secondi. Poi un terzo cartello con eventuali ringraziamenti (es. “Si ringraziano: ..., Famiglie, etc.”) e il copyright (anno, tuo nome). Tutto sempre con lo stesso font del titolo iniziale, magari leggermente più piccolo. Durante questi titoli fai suonare un leggero sottofondo musicale emotivo. Alla fine, l’ultimo cartello potrebbe essere “Fine” oppure semplicemente sparire l’ultimo nome e chiudere. Molti corti non scrivono “Fine”, è sottinteso.

Con questi accorgimenti, i tuoi titoli appariranno professionali e ben inseriti: lo spettatore leggerà le informazioni necessarie senza perdere il filo all’inizio, e alla fine avrà il tempo di apprezzare i credits senza annoiarsi.