realizzare un cortometraggio in Stop MotionLo stop motion è una tecnica di animazione che sfrutta la sequenza di fotografie scattate ad oggetti o personaggi reali, leggermente spostati o modificati ad ogni fotogramma, per creare l’illusione del movimento quando le immagini sono riprodotte in rapida successione (generalmente 24 fps - cioè: fotogrammi per secondo). A differenza dell’animazione digitale, avviene direttamente con materiali fisici, come pupazzi, modellini in plastilina, marionette, oggetti di uso comune, e così via.

Come si realizza?

  1. Progettazione e Storyboard
    • Prima di iniziare, si definisce la storia, i personaggi, lo stile visivo e il tipo di oggetti da animare. Uno storyboard e un animatic (schizzo di animazione) aiutano a pianificare la lunghezza delle scene e i movimenti.
  2. Costruzione di Set e Personaggi
    • Oggetti o pupazzi in plastilina (o altri materiali) vengono creati per rappresentare i personaggi. Il set può essere una scenografia in miniatura, costruita con cartone, legno o materiali di recupero.
  3. Scatto dei Fotogrammi
    • Si colloca la macchina da presa fissa su un treppiede (o su un supporto stabile), puntata verso il set.
    • Si dispone il personaggio in una posa iniziale. Si scatta una fotografia.
    • Si muove leggermente il personaggio o si spostano gli oggetti di scena di pochi millimetri. Si scatta un’altra fotografia.
    • Questo processo si ripete, spostando ogni volta in modo minimo i soggetti. In fase di riproduzione, l’insieme di questi scatti genera un movimento fluido.
  4. Illuminazione e Stabilità
    • L’ambiente deve essere costantemente illuminato, in modo uniforme. Si cerca di limitare ogni cambiamento di luce o di posizione della camera per evitare “sfarfallii” nella sequenza.
  5. Post-Produzione
    • Una volta scattati tutti i fotogrammi, li si importa in un software di montaggio o di animazione stop motion.
    • Si definisce la velocità di riproduzione (classico 24 fotogrammi al secondo o anche valori più bassi/od alti a seconda dello stile che si vuole utilizzare).
    • Si possono, anzi poi bisogna aggiungere effetti sonori, musiche e dialoghi.

Qual è lo scopo per cui si usa?

  • Effetto artigianale e fiabesco: Lo stop motion trasmette un’impronta unica, perché si percepisce la manualità dietro ogni fotogramma. Questo conferisce un fascino “tangibile” all’animazione.
  • Stile creativo e alternativo: Rispetto all’animazione digitale o ai film in live action, lo stop motion offre uno stile visivo distintivo, spesso associato a storie immaginifiche o a carattere artigianale (pensiamo a produzioni come “Wallace & Gromit” o “Nightmare Before Christmas”).
  • Sensazione di magia: Dà l’impressione che oggetti inanimati prendano vita, generando stupore e meraviglia nello spettatore.

In conclusione, lo stop motion è una tecnica di animazione tradizionale e fisica, realizzata scattando migliaia di fotografie di oggetti/figure spostati manualmente tra uno scatto e l’altro. Il suo scopo è animare in maniera tangibile e artigianale personaggi e ambientazioni, donando un’estetica particolare al corto: imperfetta, poetica e, per molti, intrisa di un’atmosfera incantata che attrae pubblico di tutte le età.