immagine fotografica di un 85 millimetri 04L'uso di una focale di 85 millimetri può piacere per diverse ragioni, specialmente nel ritratto e in alcune situazioni cinematografiche. Innanzitutto, questa lunghezza focale tende a comprimere la prospettiva, rendendo meno evidenti le distanze tra gli oggetti e creando uno sfondo più "vicino" al soggetto, il che può risultare esteticamente gradevole e concentrare l'attenzione. Nel ritratto, l'85mm produce una distorsione minima dei lineamenti del viso, offrendo un'immagine più naturale e lusinghiera rispetto a focali più corte che possono allargare o distorcere i tratti. Inoltre, permette di ottenere uno sfocato dello sfondo (bokeh) molto morbido e progressivo, isolando efficacemente il soggetto e creando una sensazione di profondità di campo ridotta, che molti trovano artisticamente appagante. Infine, la distanza di ripresa che l'85mm impone spesso porta a una comunicazione più rilassata e naturale tra il fotografo/cineasta e il soggetto.

immagine fotografica di un 85 millimetri 03Quindi l’85 mm è una delle focali più amate da molti direttori della fotografia, soprattutto per i ritratti: offre una resa dei volti e dello sfocato (bokeh = sfocatura in giapponese) particolarmente piacevole. Ma quando lo si utilizza per girare un cortometraggio, quali sono i reali vantaggi e quali i limiti? Ecco un’analisi approfondita, prima con i punti positivi, poi con i punti negativi, per aiutarti a decidere se l’85 mm è la scelta giusta per il tuo prossimo corto.

Punti Positivi

  • Ritratti emozionali
    L’85 mm isola il soggetto con un piacevole sfocato dello sfondo, rendendo i primi piani intensi e carichi di emozione, ideale per momenti di introspezione o confessione.
  • Compressione prospettica
    Riduce la distanza percepita tra soggetto e ambientazione, schiacciando leggermente i piani e conferendo alle scene un aspetto cinematografico, perfetto per enfatizzare l’intimità.
  • Separazione soggetto-sfondo
    Grazie all’ampia apertura (f/1.4–f/2.8), il piano di messa a fuoco è stretto, permettendo di staccare nettamente il protagonista dall’ambiente, utile per guidare lo sguardo dello spettatore.
  • Bokeh morbido e uniforme
    Le lenti da 85 mm di qualità producono un bokeh molto piacevole, con sfere di luce rotonde e senza aberrazioni, che donano raffinatezza a scene statiche.
  • Minimo “naso da coniglio”
    Rispetto a focali più corte, la distorsione dei lineamenti è quasi nulla: i volti risultano naturali e proporzionati, particolarmente utile per ritratti ravvicinati.
  • Controllo della profondità di campo
    Con diaframmi ampi, si possono creare transizioni di messa a fuoco molto cinematografiche, passando da un primo piano a uno sfondo totalmente sfocato.
  • Isolamento dell’azione
    In una scena affollata, una ripresa con 85 mm permette di concentrarsi su un singolo gesto o emozione, nascondendo distrazioni ai bordi.
  • Racconto attraverso dettagli
    È perfetto per “cut-in” su dettagli significativi (uno sguardo, un oggetto) rendendo ogni primo piano estremamente evocativo.
  • Maggiore distanza dal soggetto
    Pur ottenendo un primo piano, sei abbastanza lontano da non intimidire gli attori e da poter dirigere meglio la recitazione.
  • Look “cinema classico”
    In molte produzioni tradizionali, l’85 mm è sinonimo di eleganza e qualità: regala subito un aspetto professionale al filmato.
  • Ottima resa in condizioni di luce scarsa
    Le versioni f/1.4–f/1.8 permettono di girare con aperture molto ampie, raccogliendo molta luce senza alzare troppo ISO.
  • Versatilità in interni ed esterni
    È abbastanza lungo da evitare il “fisheye” in spazi stretti, ma non troppo da richiedere troppo spazio per inquadrature ravvicinate.
  • Transizione fluida tra primo piano e mezzo busto
    Cambiando solo leggermente la distanza e la messa a fuoco, puoi passare da un close-up a un mezzo busto senza cambiare lente.
  • Resistenza ai riflessi
    Le ottiche di qualità da 85 mm tendono a gestire meglio flare e controluce, utile per riprese in penombra o controluce creativo.
  • Identità visiva forte
    Usare quasi sempre la stessa focale in un corto crea un linguaggio visivo coerente e riconoscibile, facilitando l’immersione dello spettatore.

Punti Negativi

  • Campo visivo limitato
    Con un angolo ristretto (~28°), devi muovere molto la camera per riprese di gruppo o per riprendere più personaggi insieme.
  • Richiede spazio
    Per ottenere un’inquadratura sui volti, devi allontanarti di diversi metri, cosa non sempre possibile in location piccole o anguste.
  • Piani lunghi difficili
    In scene di establishing shot o panoramiche ampie, l’85 mm è troppo “lungo”: l’immagine risulta compressa e poco informativa sul contesto.
  • Sensazione di claustrofobia
    Riprese prolungate con questa focale possono far sentire lo spettatore “intrappolato” se non alternate a riprese più larghe.
  • Più visibile il tremolio
    A causa della lunghezza focale, senza stabilizzazione o treppiede ogni piccolo movimento della camera diventa evidente e distraente.
  • Costo e peso
    Le ottiche rapide da 85 mm (f/1.4) sono spesso ingombranti e costose rispetto a zoom o focali più corte.
  • Profondità di campo troppo ridotta
    A f/1.4 il piano di fuoco può ridursi a pochi centimetri: mettere a fuoco in movimento o su due attori vicini diventa complicato.
  • Limitata creatività di composizione
    Se abusata, ogni ripresa tende ad assomigliarsi: manca la varietà visiva che si ottiene passando da 35 mm a 85 mm ad esempio.
  • Problemi in spazi ristretti
    In corridoi o stanze piccole, non puoi allontanarti abbastanza per ritagliare l’inquadratura giusta, finendo per tagliare teste o ombre.
  • Sfocatura eccessiva
    Il bokeh può diventare troppo “plastico”, isolando eccessivamente il soggetto dal contesto al punto da sembrare innaturale.
  • Richiede illuminazione precisa
    Con diaframmi molto aperti, la gestione del fuoco e dell’esposizione diventa più critica: non c’è margine di errore.
  • Difficile per dialoghi multipli
    In una conversazione a tre o quattro persone intorno a un tavolo, non puoi tenere tutti e volti tutti perfettamente a fuoco.
  • Pianificazione maggiore
    Ogni inquadratura va pianificata per non perdere il fuoco, aumentando i tempi di preparazione sul set.
  • Necessità di supporti
    Spesso serve uno stabilizzatore esterno (gimbal, steadicam) per evitare shake, complicando la logistica di cortometraggio low‑budget.
  • Non adatta a stili “hand‑held” dinamici
    Se il progetto richiede riprese nervose e molto movimentate, l’85 mm penalizza la fluidità, specie in spazi ridotti.

L’85 mm è una focale preziosa per il ritratto narrativo e i momenti di forte intimità emotiva in un cortometraggio. Il suo bokeh, la compressione prospettica e la resa naturale dei volti lo rendono ideale per scene drammatiche o introspezioni. Tuttavia, richiede spazio, stabilità ed alternanza di focali se vuoi variare il linguaggio visuale e gestire dark scenarios con più personaggi.

Se il tuo cortometraggio punta su emozioni intense, primi piani incisivi e un look cinematografico classico, l’85 mm può diventare la tua arma segreta. Ma se hai bisogno di flessibilità, movimenti rapidi e inquadrature ampie, valuta attentamente come integrarlo con altre focali o strumenti di stabilizzazione.