immagine con un 35 mmL'uso particolare di una focale di 35 millimetri può piacere per diverse ragioni, soprattutto per la sua versatilità e la sua capacità di offrire una prospettiva che si avvicina molto a quella dell'occhio umano. Prospettiva naturale: Il 35mm offre un campo visivo ampio ma non eccessivo, simile a come percepiamo il mondo con i nostri occhi. Questo crea un senso di familiarità e immersione per lo spettatore, rendendo le scene più realistiche e coinvolgenti. Versatilità: È una focale eccellente sia per i primi piani che per le inquadrature più ampie che mostrano il soggetto nel suo ambiente. Permette di stabilire il contesto senza allontanarsi troppo dal personaggio, mantenendo un certo grado di intimità. Distanza di ripresa coinvolgente: La distanza necessaria per inquadrare un soggetto con un 35mm permette spesso al regista o al fotografo di essere fisicamente vicino agli attori o al soggetto, facilitando la comunicazione e creando un senso di connessione più diretto. Profondità di campo gestibile: Con un 35mm è possibile ottenere una buona profondità di campo, mantenendo nitidi sia il soggetto che parte dello sfondo, il che è utile per mostrare le interazioni tra il personaggio e l'ambiente circostante. Allo stesso tempo, aprendo il diaframma, si può ottenere un piacevole sfocato dello sfondo per isolare il soggetto. Dinamismo e movimento: La prospettiva del 35mm si presta bene alle riprese in movimento, come carrellate o steadycam, perché il campo visivo ampio cattura l'azione senza escludere troppo contesto, mantenendo lo spettatore orientato nello spazio. Estetica cinematografica classica: Molti registi iconici hanno utilizzato il 35mm come focale principale per la sua capacità di bilanciare il soggetto e l'ambiente, contribuendo a un'estetica cinematografica considerata "classica" e naturale. Racconto visivo completo: Il 35mm permette di raccontare la storia visivamente mostrando non solo il personaggio ma anche gli elementi ambientali che lo influenzano o che sono influenzati dalla sua presenza, arricchendo la narrazione.

In sintesi, il piacere nell'uso del 35mm deriva dalla sua capacità di offrire una prospettiva equilibrata, versatile e coinvolgente, che si avvicina alla visione umana e permette di raccontare storie in modo dinamico e contestualizzato.immagine con un 35 mm 2

L’obiettivo da 35 mm è uno dei più versatili nella cassetta del direttore della fotografia in ambito cinematografico: sufficientemente “wide” da inquadrare contesto e ambientazione, ma abbastanza “tight” da non deformare eccessivamente i volti. In un cortometraggio, dove ogni inquadratura conta e il budget per l’attrezzatura spesso è limitato, il 35 mm può diventare la tua focale “tuttofare”. Ecco un’analisi approfondita dei punti positivi e dei punti negativi da considerare quando lo usi in un corto.

Punti Positivi dell’uso del 35 mm

  1. Equilibrio tra ambientazione e personaggi
    Con il 35 mm riesci a includere una buona porzione di sfondo senza sacrificare i soggetti: ottimo per dialoghi ambientati in spazi riconoscibili.
  2. Bokeh moderato
    A diaframmi ampi (f/1.8–f/2.8) ottieni uno sfocato gradevole che stacca il soggetto dallo sfondo lasciando però intravedere gli elementi contestuali.
  3. Minima distorsione prospettica sulle persone
    Rispetto a focali più corte (24 mm), il 35 mm mantiene le proporzioni facciali naturali, evitando il “nasone” da grandangolo.
  4. Mobilità e leggerezza
    Spesso è uno degli obiettivi più compatti, ideale per riprese run-and-gun o in spazi ristretti, senza appesantire il rig della camera.
  5. Luminosità elevata
    Molti 35 mm di fascia cine sono luminosi (f/1.4, f/1.8), utili in low-light e per contenere il rumore ISO in interni scuri.
  6. Flessibilità di composizione
    Permette di passare con facilità da mezzi busti a campi medi, senza dover cambiare lente troppo spesso.
  7. Ampio campo di vista
    Con un angolo di circa 63°, è abbastanza largo per certe panoramiche interne senza ricorrere al 24 mm.
  8. Look naturale
    La prospettiva è simile a quella dell’occhio umano, donando un feeling realistico e immersivo.
  9. Controllo dello spazio negativo
    Consente di sfruttare spazi vuoti dietro il soggetto per enfatizzare isolamento o tensione narrativa.
  10. Buona resa in stabilizzazione
    A 35 mm anche riprese a mano libera sono relativamente stabili, soprattutto con qualche accorgimento di posture o piccoli gimbal.
  11. Perfetto per carrellate ravvicinate
    Non richiede ampi spazi per muovere la camera, utile in corridoi o stanze piccole.
  12. Più economico di un cinezoom
    Un buon 35 mm prime costa meno di uno zoom cine, pur offrendo qualità ottica superiore.
  13. Velocità di messa a fuoco
    Gli obiettivi fissi tendono a mettere a fuoco più rapidamente dello zoom, permettendo riprese in soggettiva più fluide.
  14. Transizione naturale tra soggettiva e oggettiva
    Ideale per passaggi rapidi tra POV (point-of-view) e inquadrature classiche, preservando coerenza di campo visivo.
  15. Estetica classica
    Il 35 mm è stato usato in decine di film iconici; dona al corto un look riconoscibile, “da cinema” anziché “da video”.

Punti Negativi dell’uso del 35 mm

  1. Isolamento soggetto-sfondo limitato
    Non isola quanto un 85 mm: può risultare difficile mantenere lo sfondo sufficientemente sfocato quando serve.
  2. Non abbastanza wide per establishing shot
    Per scene di presentazione dell’ambiente (paesaggi, città) potrebbe risultare troppo stretto, costringendo a più tagli.
  3. Richiede compromessi compositivi
    Per includere personaggi multipli in un’inquadratura devi fare attenzione a bordi e piani, pena tagli involontari.
  4. Potenziale distorsione ai bordi
    Su sensori full-frame i dettagli laterali possono leggermente deformarsi se si scende troppo di focale.
  5. Limiti in spazi davvero ristretti
    Se ti trovi in una stanza piccolissima, puoi avere difficoltà a posizionare la camera abbastanza lontano per un medio busto.
  6. Bokeh non estremo
    Per primi piani intensi che richiedono sfondi quasi scomparsi, il 35 mm non rende come un 50 mm o 85 mm open-wide.
  7. Vignettatura in luce aperta
    A diaframma molto aperto può presentare vignettatura marcata, se il barrel-shade non è perfetto o non si corregge in post.
  8. Richiede attenzione al ruotare della camera
    Essendo né molto corto né molto lungo, un movimento errato si nota più che su un 24 mm (che “abbraccia” tutto) o un 50 mm (che “compatta”).
  9. Interferenza di prospettiva con più soggetti
    Se due attori sono a distanze diverse dalla camera, mantenere entrambi a fuoco senza cambiare diaframma diventa impegnativo.
  10. Non ideale per effetti di compressione
    Per drammi psicologici dove serve accentuare la sensazione di “vicinanza” e “pressione”, un tele spinto rende meglio.
  11. Costo delle ottiche professionali
    Un 35 mm cine T1.5 o T1.3 può costare quanto un 50 mm standard; nel budget ridotto a volte conviene scegliere un 50 mm.
  12. Più sensibile a flare
    Alcuni 35 mm “classici” soffrono di flare nei controluce, costringendo a usare matte box o paraluce robusti.
  13. Limitata varietà visiva
    Se abusato per tutto il corto, rischia di rendere monotono l’aspetto visivo, senza intermezzi di focali diverse.
  14. Profondità di campo “di mezzo”
    Né troppo stretta né troppo ampia: a volte vuoi un fuoco profondo (50 mm f/8) o un fuoco bassissimo (85 mm f/1.4).
  15. Rischio di esagerare con i panning
    Movimenti panoramici a 35 mm se non fatti con dolcezza risultano accelerati e innaturali, specie in mano libera.

Il 35 mm è una focale versatile e ricca di vantaggi per un cortometraggio: offre un ottimo compromesso tra contesto e isolare i personaggi, con un look naturale e “cinematografico”. Tuttavia, come ogni lente, ha dei limiti: non isola quanto un tele, non abbraccia come un grandangolo estremo e richiede cura nella composizione e nell’illuminazione.

Suggerimento pratico: usa il 35 mm come lente “base” per scene di dialogo ed esterni ravvicinati, affiancandolo a un grandangolo (24 mm) per gli establishing shot (cioè piani d'ambiente) e a un medio-tele (50–85 mm) per i primi piani intensi. In questo modo sfrutti al meglio i punti di forza di ciascuna focale, garantendo varietà visiva e coerenza narrativa al tuo cortometraggio.