L'attrezzista è una figura fondamentale nel processo di realizzazione di un film, anche di un cortometraggio. Pur non essendo sempre sotto i riflettori, il suo contributo è determinante per la riuscita del progetto. L'attrezzista si occupa di gestire e preparare tutti gli oggetti presenti sulla scena, dai mobili ai piccoli accessori. La sua attenzione ai dettagli è cruciale per creare un ambiente realistico e coerente con la storia. Inoltre, l'attrezzista spesso collabora con lo scenografo per realizzare elementi di scena personalizzati e garantire che tutto sia al posto giusto e nel momento giusto. In poche parole, l'attrezzista è il custode del mondo visivo del film, contribuendo in modo significativo alla sua atmosfera e al suo impatto visivo sullo spettatore.UNA GIORNATA SICURA Fabbisogno SCENE 1 12 di Renato Francisci

Di seguito troverai una spiegazione dettagliata del ruolo dell’Attrezzista cinematografico (in inglese spesso definito Property Master o Prop Master) e di come svolge il proprio lavoro, seguita da titoli di film in cui gli oggetti scenici (props) sono stati determinanti per la riuscita della pellicola.

1) Il Ruolo dell’Attrezzista Cinematografico

L’attrezzista è il professionista responsabile di tutto il materiale di scena (props) che compare e che gli attori utilizzano davanti alla macchina da presa. In altre parole, qualsiasi oggetto con cui gli interpreti interagiscono, o che arricchisce l’ambientazione di una determinata epoca, rientra nel lavoro dell’attrezzista.

Principali Mansioni

  1. Lettura e Analisi della Sceneggiatura
    • L’attrezzista esamina il copione per individuare tutti gli oggetti necessari alla storia (es. un giornale, un’arma, un bicchiere, un telefono d’epoca, ecc.).
    • Collabora con il regista, lo scenografo e il costumista per mantenere coerenza stilistica e narrativa.
  2. Preparare il Fabbisogno per Ogni Scena
    • In fase di pre-produzione si stilano liste dettagliate: “cosa serve per la scena 12? Quante copie di quell’oggetto servono (in caso si rompa)? Serve una versione speciale modificata?”.
    • L’attrezzista deve verificare quando e come l’oggetto compare in scena: a volte il regista decide di cambiare l’uso di un determinato prop all’ultimo minuto.
  3. Ricerca e Reperimento del Materiale
    • L’attrezzista cerca oggetti autentici o riproduzioni realistiche, a seconda delle esigenze (periodo storico, fantasy, ambientazione futuristica, ecc.).
    • Se l’oggetto non esiste commercialmente, l’attrezzista lo progetta e lo fa costruire (magari con la collaborazione di artigiani, fabbri, falegnami o stampanti 3D).
  4. Catalogazione e Cura dei Props
    • Tutti gli oggetti vengono inventariati e custoditi in magazzini o rimorchi dedicati.
    • Durante le riprese, l’attrezzista si assicura che gli oggetti siano pronti al momento giusto e che non subiscano danni che possano compromettere la continuità.
  5. Coordinamento sul Set
    • Prima di girare ogni scena, l’attrezzista prepara gli oggetti e li consegna agli attori o li dispone nelle posizioni stabilite.
    • Se un oggetto deve essere manipolato dall’attore, l’attrezzista verifica che sia maneggiabile in sicurezza (pistole sceniche, coltelli a lama retraibile, ecc.) e coordinato con eventuali effetti speciali.

2) Quando Capire di Che Cosa Hai Bisogno

  • Fase di Pre-Produzione: dopo la lettura del copione e i primi incontri con regista e scenografo, si stende un elenco di massima di tutti i props.
  • Storyboarding e Prove: man mano che lo storyboard prende forma e si fanno le prove con gli attori, si scoprono esigenze extra (es. l’attore decide di fare un gesto particolare con un oggetto in mano).
  • Lavoro Continuo di Aggiornamento: a ogni cambiamento di sceneggiatura o di regia, l’attrezzista deve rivedere la lista e adattarsi.

3) Dove Trovare il Materiale

  1. Noleggi Specializzati: per armi, oggetti d’epoca, strumenti musicali vintage, costumi militari, ecc.
  2. Antiquari e Mercatini: per ricreare l’atmosfera di un periodo storico, spesso si cercano mobili e soprammobili autentici.
  3. Fornitori Tecnologici: per prop moderni o personalizzati (cellulari modificati, computer scenici, ecc.).
  4. Costruzione Interna: se l’oggetto non esiste, si lavora con laboratori di scenografia o stampanti 3D.
  5. Prestiti da Collezionisti: oggetti rari che difficilmente si trovano in commercio possono essere forniti da collezionisti privati (previo accordo).

4) Esempi di Film dove i Props sono Determinanti

In ciascun film, il materiale di scena ha contribuito in modo essenziale alla definizione dell’atmosfera, del personaggio o della storia stessa.

1) “Cast Away” (2000, regia di Robert Zemeckis)

  • Prop Determinante: Il pallone “Wilson”
  • Motivo: Wilson diventa il “compagno” del protagonista (Tom Hanks), un oggetto inanimato ma simbolo vitale di compagnia e salvezza morale. L’attrezzista ha dovuto fornirne varie versioni per le diverse fasi del film (usura, sporco, ecc.).

2) “Pulp Fiction” (1994, regia di Quentin Tarantino)

  • Prop Determinante: La valigetta misteriosa
  • Motivo: Il contenuto non viene mai rivelato, ma la luce dorata che si sprigiona all’apertura è diventata iconica. L’oggetto in sé genera tensione e curiosità. L’attrezzista ha creato diversi prototipi di valigetta, sperimentando luci interne.

3) “Back to the Future” (1985, regia di Robert Zemeckis)

  • Prop Determinante: DeLorean convertita in macchina del tempo
  • Motivo: Simbolo immediato del viaggio temporale e dell’immaginario anni ‘80. L’attrezzista (insieme al reparto scenografia) ha lavorato su un’auto vera, installando componenti futuristici (condensatore di flusso, cablaggi, reattori luminosi).

4) “Indiana Jones and the Raiders of the Lost Ark” (1981, regia di Steven Spielberg)

  • Prop Determinante: Frusta e cappello di Indy
  • Motivo: Questi due oggetti definiscono il personaggio di Indiana Jones in modo iconico. L’attrezzista si è occupato di reperire fruste di diversa lunghezza e resistenza, e di avere cappelli duplicati (per rischi di scena, cadute, sporcizia).

5) “Lord of the Rings: The Fellowship of the Ring” (2001, regia di Peter Jackson)

  • Prop Determinante: L’Unico Anello
  • Motivo: Oggetto cardine di tutta la trilogia: l’anello dev’essere riconoscibile, prezioso e allo stesso tempo sinistro. L’attrezzista ha realizzato versioni più grandi (per inquadrature macro) e versioni leggere per le scene d’azione.

6) “Harry Potter and the Philosopher’s Stone” (2001, regia di Chris Columbus)

  • Prop Determinante: Le bacchette magiche
  • Motivo: Ogni personaggio ha la sua bacchetta, differente per stile e materiali. L’attrezzista le ha create in legno o resina, curando intagli e dettagli coerenti con la personalità del proprietario.

7) “Inception” (2010, regia di Christopher Nolan)

  • Prop Determinante: Il totem di Cobb (la trottola)
  • Motivo: Simbolo del confine tra sogno e realtà. Ogni personaggio ha un totem, ma la trottola di Cobb è il più visibile. Dalla forma e dal funzionamento di questo piccolo oggetto dipende la tensione narrativa del finale.

8) “Fight Club” (1999, regia di David Fincher)

  • Prop Determinante: La saponetta “Fight Club”
  • Motivo: Più che un semplice oggetto, la saponetta incarna l’ideale di ribellione e autoproduzione del film. L’attrezzista doveva produrre saponette dal look artigianale, con la scritta in rilievo, per le scene-promemoria e i poster.

9) “Jurassic Park” (1993, regia di Steven Spielberg)

  • Prop Determinante: Le uova di dinosauro (e la capsula d’ambra con la zanzara)
  • Motivo: Oggetti fondamentali per spiegare la “nascita” dei dinosauri e la clonazione. L’attrezzista ha realizzato gusci semitrasparenti per le scene di schiusa, e varie capsule d’ambra con zanzare riprodotte in resina.

10) “Titanic” (1997, regia di James Cameron)

  • Prop Determinante: Il “Cuore dell’Oceano” (Heart of the Ocean)
  • Motivo: La collana preziosa diventa l’emblema della storia d’amore e del mistero. Molteplici versioni (anche un fake di scena che potesse essere gettato in acqua). L’attrezzista assieme ai gioiellieri scenici ha dovuto renderla esteticamente straordinaria.

11) “The Mask” (1994, regia di Chuck Russell)

  • Prop Determinante: La maschera in legno di Loki
  • Motivo: Oggetto magico che trasforma Stanley Ipkiss (Jim Carrey) in un personaggio cartoon. L’attrezzista ha creato varie copie della maschera, in diverse fasi di rottura e diverse finiture, per le numerose gag.

12) “Alien” (1979, regia di Ridley Scott)

  • Prop Determinante: L’uovo alieno e il Facehugger
  • Motivo: Senza i design organici e terrificanti di questi props, il film perderebbe l’effetto horror e la tensione claustrofobica. L’attrezzista (in stretta collaborazione con l’artista H.R. Giger) ha dovuto creare gusci pulsanti e creature semi-animate.

13) “The Revenant” (2015, regia di Alejandro G. Iñárritu)

  • Prop Determinante: Le pelli e gli oggetti di sopravvivenza di Hugh Glass
  • Motivo: Nel freddo invernale, le coperte di pelle, coltelli, bussole, armi da caccia e sacche di polvere da sparo sono fondamentali per la credibilità della lotta contro la natura. L’attrezzista si è ispirato a manufatti del primo ‘800.

14) “Mission: Impossible – Fallout” (2018, regia di Christopher McQuarrie)

  • Prop Determinante: La valigetta nucleare (e i detonatori)
  • Motivo: L’intera missione ruota attorno all’evitare un’esplosione nucleare; i “gadget” di spionaggio, i detonatori e la valigetta con i codici danno la giusta tensione. L’attrezzista ha dovuto curare l’aspetto high-tech e i dettagli fittizi di sicurezza.

15) “Saving Private Ryan” (1998, regia di Steven Spielberg)

  • Prop Determinante: L’equipaggiamento bellico dei soldati (elmetti, armi, lettere da casa)
  • Motivo: Il realismo della Seconda Guerra Mondiale viene trasmesso anche da dettagli come armi consumate, gavette, lettere macchiate di fango, ecc. L’attrezzista ha ricercato (e talvolta replicato) equipaggiamenti originali per dare autenticità e intensità emotiva.

L’attrezzista cinematografico è il professionista che rende credibile il mondo immaginato dal regista, procurando o realizzando gli oggetti necessari. Dalle armi più realistiche ai gioielli magici, dalle valigette misteriose alle macchine del tempo, ogni prop aiuta:

  • A definire il personaggio (il cappello di Indiana Jones).
  • A sviluppare la trama (la valigetta in “Pulp Fiction”).
  • A creare empatia o tensione (il pallone “Wilson” in “Cast Away”).

Il successo di una scena dipende spesso da un oggetto apparentemente secondario, ma che racchiude significato emotivo, funzione narrativa e coerenza visiva con l’universo del film. L’attrezzista lavora dietro le quinte per far sì che ogni singolo dettaglio risulti perfetto e coerente in scena.

 

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