In 288 pagine di testo, l'autore Enrico Miglino (che è anche il regista del corto “L'ultima volta che lo vidi” allegato al libro) analizza in dettaglio il percorso per produrre un film di qualità impiegando le attuali tecnologie audiovisive ed informatiche.

GIRARE UN CORTO IN DIGITALE di Enrico MiglinoEnrico Miglino vuole tradurre le idee in realtà. Un libro che racconta un film ed un film che vive tra le pagine di un libro.

La storia parte dall’idea fino alla realizzazione del cortometraggio con tutti i problemi e le difficoltà che incontra una piccola produzione indipendente che realizza con le proprie forze un soggetto avvincente per trasformarlo in un corto di qualità.

Questo libro non è e non vuole essere il classico manuale. Non c'è nessuna pretesa di insegnare ad usare nel dettaglio una videocamera, questo o quell'altro software di video editing e di masterizzazione.

Questo libro "parla" a chi è interessato al mondo cinematografico, in particolare al mondo dei cortometraggi e che vuole passare dietro la macchina da presa.

La domanda a cui risponde è: che cosa vuol dire girare un corto in quest'epoca dove tutto è digitale? Per rispondere, l'autore del libro ha girato un cortometraggio (allegato al libro dal titolo "L'ultima volta che lo vidi") la cui realizzazione viene dettagliatamente illustrata e commentata nel testo.

Il filo conduttore dell'opera è la creatività che può essere espressa a prescindere dagli strumenti e software disponibili. L'autore non si concede nessun vantaggio, niente programmi ultima versione, né videocamere da produzioni miliardarie.

In circa 300 pagine vengono affrontate le varie fasi in cui si articola lo sviluppo di un prodotto cinematografico.

Il risultato è un libro da leggere ed un corto da vedere.

 

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