Bisogna osservare, cioè guardare ed analizzare con attenzione tutto quello che ci passa davanti agli occhi. Non è facile. Non siamo abituati a farlo. E se lo facciamo adoperiamo spesso superficialità. Invece dovremmo utilizzare la sensibilità che è in noi per osservare le forme, la luce, i colori, captare ed immagazzinare tutte le sensazioni che l'ambiente circostante genera in noi. Spesso ci fermiamo agli stereotipi, e non approfondiamo le nostre osservazioni. Spesso utilizziamo solo la parola “bello” per esprimere tutto ciò che sentiamo. Non siamo educati a farlo. Passare dal primo sguardo d'insieme alle forme che più ci colpiscono per immediatezza e passare poi a scovare particolari poco appariscenti. Ecco cosa dobbiamo fare, anzi imparare a fare.
Sia dal vero che da una fotografia che da un filmato, dobbiamo analizzare le forme, i volumi, le linee, gli spazi liberi e pieni, i colori, i loro accostamenti, la luce usata, la direzione della luce, ...
La nostra percezione è multipla, oltre a quella visiva e sonora abbiamo la tattile (vediamo musei per bambini in cui si devono toccare gli oggetti in mostra) e la olfattiva... negli USA già da vari anni esistono dei cinema dove la tua poltrona si muove, al momento giusto, così come il pavimento mentre nell'aria viene immesso fumo ed aria con diversi odori... ma non dobbiamo andare al cinema per utilizzarle tutte: iniziamo a farlo durante i nostri viaggi, soffermiamoci ad osservare l'ambiente circostante con molta calma, (vi siete mai chiesti perchè nei musei ci sono le sedie?), i messaggi che riceviamo sono molti, cerchiamo di distinguerli tutti... siamo di fronte ad un paesaggio, ci sono alberi, colline, montagne, li vediamo, stanno lì per noi... percepiamo la fresca brezza sulla pelle? non sentiamo dei suoni soffusi, leggeri, lontani, di animali che vagano tranquilli? e profumi nuovi, di erba tagliata o di muschio? Immagazziniamo tutto, immagazziniamo per ricordare più tardi, per riprodurli all'occorrenza. E poi, piano piano, cerchiamo di farlo anche nella città in cui viviamo, anche lì c'è un paesaggio da scoprire, certo, un paesaggio opposto, fatto di piazze, palazzi, monuenti, auto, gente che corre, vetrine illuminate, piccole aiuole, rumori e suoni differenti, odori strani, ... ma sempre paesaggio da osservare e percepire.
Perchè interpretare è esprimere tramite un disegno, una fotografia, un filmato ciò che ci ha colpito: è un processo che analizza, suddivide, spezzetta per poi ricostruire secondo le proprie esigenze e necessità, reinventandolo ogni volta anche in maniera diversa: ma posso prendere e ricostruire solo se ho accumulato ed interpretato in prima persona. Emozioni, sensazioni, gesti, immagini, colori, suoni, forme, movimenti, pensieri, segni, colori, parole, spazi, linee, rumori, .... la creatività è pensare una cosa normale, ordinaria in modo nuovo, personale, esclusivo.