L'ARTE DEL FAI DA TE
di Alessandro Tamburini
Sinossi estesa
Alessandro è un giovane appassionato di cinema, povero in canna.
Al paese, dove sta girando il suo film amatoriale è disturbato dalle pressioni dei
compaesani affinché trovi un lavoro normale e si sistemi, lasciando perdere
definitivamente la sua passione. A partire dallo zio, che procura al ragazzo un primo
lavoro, al ragazzo romeno, che prende in giro il ragazzo per la sua scarsa voglia di
lavorare.
Alessandro si trova, quindi, in una sorta di campo minato, nella piccola realtà di un
paesino romagnolo dove l’unico modo per vivere un’esistenza tranquilla sembra quello di
trovare un lavoro sicuro.
Alessandro sceglie, quindi, di sopravvivere, a vantaggio di un maggior tempo da
dedicare alla sua passione: il cinema. “Perché il cinema è la mia prima ragione di vita”,
dice il protagonista. Due figure salvifiche si faranno strada nella vita di Alessandro, tra
queste un pittore settantenne, grande amico di Alessandro, che suggerisce al ragazzo un
modo alternativo per vivere un'esistenza tranquilla.
Note di Regia
L’Arte del Fai da Te, ovvero l’Arte di Arrangiarsi in un contesto dove molti fattori sono ostili. Qui il titolo calza alla perfezione, alludendo sia all’Arte di arrangiarsi “morale” (dopo il disfacimento della condizione sentimentale del protagonista), sia a quell’Arte “materiale” della sopravvivenza, dovuta al fatto di trovarsi di colpo con i soli introiti del padre e della sorella: quei venti euro al mese che portano il povero Alessandro in una girandola di comici sotterfugi anche solo per spostarsi da un luogo all’altro.
Cosa lo tiene in vita, cosa gli permette di affrontare ogni giorno una nuova sfida? La sfrenata passione per il cinema.
“Perché il cinema è la mia prima ragione di vita”, dice il protagonista.
E’ un cortometraggio a bassissimo budget, composto (sia in parte del cast e nella troupe) da allievi ed ex-allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Come in alcuni miei lavori amatoriali ho fatto recitare attori non professionisti, che qui fungono da pittoresco ed efficace contorno per delineare il disagio del protagonista al paese: dall’anziano e sfruttato zio che offre il primo lavoro al ragazzo; dal gruppetto degli anziani al cimitero, durante la recita di una scena horror; al ragazzo rumeno che dà in consegna il trattore ad Alessandro; al pittore, grande amico del protagonista, che gli svela la ‘strada maestra’. Tutta gente di paese che ha affrontato per la prima volta un set vero e proprio.
Fondamentale, dunque, la presenza di una strepitosa Sandra Milo. Già icona del cinema di Fellini, rappresenterà l’immagine salvifica per il ragazzo, che lo aiuterà nella sua svolta.
Sandra, entusiasta della sceneggiatura, ha acconsentito gratuitamente di partecipare al film.
Regia: Alessandro Tamburini
Anno di produzione: 2013
Durata: 15'
Tipologia: cortometraggio
Generi: commedia
Paese: Italia
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: DV 16:9, colore
Titolo originale: L'Arte del Fai da Te
Sinossi: Alessandro è un giovane appassionato di cinema, povero in canna.
Al paese, dove sta girando il suo film amatoriale è disturbato dalle pressioni dei compaesani affinché trovi un lavoro normale e si sistemi, lasciando perdere definitivamente la sua passione. Un pittore settantenne, grande amico di Alessandro, gli suggerisce un modo alternativo per vivere un'esistenza tranquilla.
Ambientazione: Solarolo (RA) / Massa Lombarda (RA)