Selezioni in corso per la settima edizione del Premio Cesare Zavattini, le cui candidature sono state chiuse il 28 luglio, con un ottimo riscontro di partecipazione: oltre sessanta i progetti di cortometraggio iscritti al concorso.
È già al lavoro dunque la nuova Giuria del Premio, che quest’anno è presieduta dal regista Daniele Gaglianone e composta dal produttore Luigi Chimienti (Dispàrte), dalla produttrice Maura Cosenza (Istituto Luce Cinecittà), dalla regista e montatrice Maria Iovine e dalla sceneggiatrice e regista Silvia Scola.
Il primo compito della Giuria sarà quello selezionare, fra i progetti pervenuti, nove finalisti, i cui autori o autrici avranno la possibilità di partecipare a un percorso formativo e di sviluppo che si terrà tra settembre e dicembre 2022. I progetti e gli autori finalisti selezionati saranno comunicati in un'apposita iniziativa che si terrà il 5 settembre a Venezia, alle ore 16, presso la Sala Laguna, nell'ambito della Mostra Internazionale del Cinema.
Al termine del percorso formativo e di sviluppo, la stessa Giuria sceglierà, dopo un apposito pitch, i tre progetti vincitori del Premio Cesare Zavattini 2022/23, che dovranno essere realizzati, con il supporto dell’AAMOD, tra gennaio e aprile 2023, e potranno utilizzare gratuitamente, per usi culturali, i materiali filmici degli archivi partner o di altri archivi, anche privati, che concedano le liberatorie. Gli autori e le autrici, inoltre, riceveranno la somma di 2.000 euro per ciascun cortometraggio portato a termine. I film saranno infine proiettati in una cerimonia di premiazione, che si terrà nel mese di maggio 2023, alla presenza della Giuria e di numerosi ospiti.
Il Premio Cesare Zavattini, che intende promuovere, in particolare tra i giovani, la conoscenza e il riuso creativo del cinema conservato negli archivi, è una iniziativa promossa dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, sostenuta dal Ministero della Cultura – Direzione Cinema, dall’ Istituto Luce Cinecittà e dal Nuovo Imaie, con la partnership di Home Movies e la collaborazione della Cineteca Sarda, dell’Archivio delle Memorie Migranti, del Premio Bookciak Azione!, di Deriva Film e Officina Visioni, di UCCA e FICC. Media partner: Radio Radicale e Diari di Cineclub.
DANIELE GAGLIANONE Nato nel 1966 ad Ancona, vive a Torino dall'età di sei anni. Tra il 1989 e il 2000 gira vari cortometraggi di fiction e documentari. Nel 1998 lavora alla sceneggiatura di Così ridevano diretto da Gianni Amelio. Svolge attività di regista teatrale: nel 1999 con il gruppo "Il BuioFuori" produce lo spettacolo Aggrappati ad una terra rivoltata sull'abisso. Nel 2000 realizza il primo lungometraggio, I nostri anni, presentato al Festival di Cannes alla Quinzaine des Réalisateurs (2001). Il suo secondo film, Nemmeno il destino, viene presentato durante la 61ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, alle "Giornate degli autori", nel 2004. Il film riceve diversi premi nello stesso anno, tra cui: il Premio Arca Cinema Giovani come miglior film italiano a Venezia, il Premio Lino Miccichè del CSC, e un "Tiger Award" al Festival Internazionale del Film di Rotterdam. Nel 2004-2005 pubblica il cd audio con libro Come ordini urlati in una tempesta di vento, testo di teatro sonoro ispirato a Malcolm Lowry, firmato con Massimo Miride ed Evandro Fornasier e realizzato con il gruppo "Il BuioFuori", di cui vengono eseguite anche alcune rappresentazioni teatrali. Nel 2008 dirige il documentario Rata nece biti (La guerra non ci sarà), presentato al 61º Festival del Film di Locarno e vincitore del Premio Speciale della Giuria al 26° Torino Film Festival. Nel 2009 il film vince anche il David di Donatello per il miglior documentario di lungometraggio. Il 20 agosto 2010 esce il suo terzo lungometraggio di fiction, Pietro presentato in concorso al Festival del film Locarno. Nel mese di luglio 2011 riceve il Cigno d'oro agli Incontri cinematografici di Stresa. Nello stesso anno esce il suo nuovo lungometraggio, Ruggine tratto dall'omonimo romanzo di Stefano Massaron in cui recitano, tra gli altri, Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Valeria Solarino. Daniele Gaglianone ha svolto e svolge attività di docenza universitaria presso il corso di laurea Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione del Politecnico di Torino. Dal 2010, Daniele Gaglianone insegna stabilmente nel centro di formazione cinematografica Officine Mattòli a Tolentino (MC); è stato inoltre docente presso AIACE Torino. Ha diretto Dove bisogna stare, il film-documentario, scritto con Stefano Collizzoli, prodotto da ZaLab in collaborazione con Medici senza frontiere. Dopo essere stato presentato alla 36ª edizione del Torino Film Festival, la pellicola è uscita al cinema nel gennaio 2019. |
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LUIGI CHIMIENTI Si laurea in “Cinema” presso l’Università di Pisa e in “Editoria e Scrittura” presso l’Università La Sapienza di Roma, si diploma, poi, in Produzione presso la Scuola D’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté. • “Maternal” di Maura Delpero (Concorso Internazionale al 72. Festival di Locarno, vincitore di quattro premi), distribuito in Italia da Lucky Red e selezionato in più di 120 festival in tutto il mondo, vincendo oltre 30 premi e ottenendo una nomination come Miglior Esordio alla Regia ai Nastri d’Argento e ai David di Donatello . Dal 2019 è membro votante della European Film Academy (EFA). |
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MAURA COSENZA Lavora presso Cinecittà S.p.A. dal 1987 e si occupa di produzione di documentari. Come organizzatrice ha lavorato al fianco di Nicola Caracciolo come I Savoia, 1968, Edda Ciano Mussolini, 1936, Il primo Mussolini, 1956, I seicento giorni di Salò, 1963, La disfatta, 100 anni di Fiat, Hitler e Mussolini, Mussolini tra guerra e pace. Sempre come organizzatore ha curato il programma in 54 puntate dal titolo Storia d'Italia del XX secolo al fianco di Folco Quilici, I picciotti del profeta di Pietrangelo Buttafuoco, Città aperta - Vita culturale a Roma dal 1944 al 1968 di Gianni Borgna e Antonio Debenedetti, L’abito di domani - Storia della Moda nel tempo di Giovanna Gagliardo, Ma che storia… di Gianfranco Pannone, Per la rivista L’Espresso ha curato l’uscita del filmato dal titolo Cannoni e balconi per la regia di Nicola Caracciolo. Come produttrice esecutiva è stata al fianco di Ermanno Olmi per la realizzazione del documentario Sono uno di voi sul Cardinal Martini. Ha realizzato documentari come Il corpo del duce di Fabrizio Laurenti, Lascia stare i Santi e Scherza con i fanti di Gianfranco Pannone, Il sorriso del capo di Marco Bechis, Registro di classe di Gianni Amelio, Hollywood sul Tevere e Cinecittà Babilonia di Marco Spagnoli, Le scandalose e Sogni, sesso e cuori infranti di Gianfranco Giagni, Fango e gloria e Il destino degli uomini di Leonardo Tiberi, Terra matta di Costanza Quatriglio, 9 X 10 novanta di Giovannesi, Bonfanti, Quatriglio, Sejko, Rohrwacher, Pietro Marcello, Randi, Marazzi, Musicarelli e Bulli e pupe di Steve Della Casa e Chiara Ronchini, Bozzetto ma non troppo di Marco Bonfanti, Nel nome di Antea di Massimo Martella, Anjia e Come vincere la guerra di Roland Sejko, Il venditore di colori di Daniele Costantini, Il mare della nostra storia di Giovanna Gagliardo, Diario di tonnara di Giovanni Zoppeddu, La bottega dei colori di Daniele Costantini, Il varco di Michele Manzolini e Federico Ferrone, Nessuno ci può giudicare e Bulli e pupe di Steve Della Casa e Chiara Ronchini, La prima donna di Tony Saccucci, L'uomo che visse tre volte di Irish Braschi, Luna italiana di Marco Spagnoli, Life as a B Movie di Fabrizio Laurenti, Terra promessa di Daniele Tommaso, La macchina delle immagini di Alfredo C. di Roland Sejko, Cipria di Giovanni Piperno, Tullio Kezich di Gioia Magrini, Giovanna, storie di una voce di Chiara Ronchini, Svegliami a mezzanotte di Francesco Patierno, Good morning Tel Aviv di Giovanna Gagliardo, Quei due di Wilma Labate, Spazio italiano di Marco Spagnoli, Il tocco di Piero di Massimo Martella. |
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MARIA IOVINE È stata vincitrice del Premio Zavattini nel 2017 con In Her Shoes, una distopia che immagina un mondo in cui le donne sono al potere e gli uomini si uniscono in un movimento di emancipazione. Il corto è stato selezionato in festival nazionali e internazionali, ricevendo numerosi premi e menzioni speciali, tra questi è finalista per i Nastri d’Argento. |
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SILVIA SCOLA Allieva di Age nel Corso di Sceneggiatura del Centrostudi Comunicazione di Roma, ha esordito nel 1985 con un cortometraggio per la regia di Francesca Archibugi “Il vestito più bello”. Da allora ha scritto sceneggiati radiofonici, TV - movies, docufilm, sceneggiature per il cinema e commedie teatrali. CINEMA 2013 Che strano chiamarsi Federico regia di Ettore Scola 2008 I Mostri oggi regia di Enrico Oldoini 2003 Gente di Roma regia di E. Scola 1999 Concorrenza sleale regia di E. Scola 1998 La cena regia di E. Scola 1995 Romanzo di un giovane povero regia di E. Scola 1993 Mario Maria e Mario regia di E. Scola 1991 Corsica film collettivo (ep.Per Sbaglio) regia di G. Lazotti 1990 Il viaggio di Capitan Fracassa regia di E. Scola 1989 Che ora è regia di Ettore Scola CORTOMETRAGGI 2014 Sonderkommando regia di Nicola Ragone 1999 Stress metropolitano in Rap (ep. di “Corti Italiani”), regia di Daniele Costantini 1985 Il vestito più bello regia di F. Archibugi DOCUMENTARI 2015 Ridendo e scherzando - Ritratto di un regista all’italiana di Paola e Silvia Scola 2013 Il segreto di Otello regia di Francesco R. Martinotti 2007 E il piccolo bambino è lì Ritratto di Maria Clotilde Pini allieva di Maria Montessori 2005 1945-2005 Per non dimenticare mai doc. per il 60° della Liberazione di Ettore e Silvia Scola, Giuliano Montaldo, Franco Angeli, Paolo Maselli 2004 Sergio Amidei - Ritratto di uno scrittore di cinema di Ettore e Silvia Scola TESTI TEATRALI 2007 Schizofrenica doc regia di Cecilia Calvi 2001 Ti aspetto in sala d'aspetto regia di Daniele Costantini 1998 Telefonami. In teatro regia di Nora Venturini ALTRO Dal 1997 al 2009 è stata fondatrice e direttrice artistica della compagnia teatrale “Il Piccoletto di Roma” laboratorio teatrale di E. Scola Dal 2011 al 2013 è stata Vicepresidente dell’ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) sotto la presidenza di Ugo Gregoretti Dal 2017 al 2020 è fondatrice e Presidente dell’Ass. Cult. “Fuori le ali - Cinema nel sociale” con Giuliano Montaldo, Roberto Perpignani, Daniele Vicari, Mimmo Calopresti, Wilma Labate, Marta Rizzo. PREMI E RICONOSCIMENTI 2016 Nastro d’argento miglior documentario 2016 per Ridendo e scherzando - Ritratto di un regista all’italiana di P. e S. Scola 2016 Menzione speciale Nastri d’argento al film doc Il segreto di Otello regia F.R. Martinotti 2015 Nastro d’argento miglior cortometraggio 2015 per Sonderkommando regia di Nicola Ragone 2001 Nomination agli European Film Awards per il film Concorrenza sleale di E. Scola 2001 Pegaso d'Oro - Premio Flaiano per la sceneggiatura del film Concorrenza sleale di E. Scola 1999 Grolla d'Oro alla sceneggiatura per il film La cena di E. Scola 1995 Grolla d'Oro alla sceneggiatura per il film Romanzo di un giovane povero di E. Scola 1989 Premio OCIC al Festival di Venezia per Che ora è di E. Scola 1984 Premio Giffoni Film Festival per il corto Il vestito più bello di Francesca Archibugi |
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