Quando si dice che uno sceneggiatore deve immedesimarsi nei panni del personaggio di cui scrive, significa che deve essere in grado di comprendere, interpretare e rappresentare i pensieri, le emozioni, le esperienze e il punto di vista di quel personaggio, anche se sono molto diversi dai suoi. Questo è fondamentale per scrivere storie credibili e coinvolgenti, poiché permette di creare personaggi tridimensionali, complessi e autentici. Ecco alcuni esempi di sceneggiatori o autori che hanno creato personaggi significativamente diversi da loro stessi:
- J.K. Rowling - Ha creato il personaggio di Harry Potter, un ragazzo mago orfano, anche se lei stessa non ha vissuto esperienze simili.
- George R.R. Martin - In "Game of Thrones", ha scritto da molteplici prospettive, inclusi personaggi femminili, leader, e altri con background e motivazioni molto diversi.
- Aaron Sorkin - Noto per scrivere dialoghi intelligenti per una vasta gamma di personaggi in serie come "The West Wing", dove ha rappresentato politici e professionisti di Washington.
- Shonda Rhimes - Ha creato e scritto per una diversa gamma di personaggi in "Grey's Anatomy", da chirurghi a pazienti, ognuno con storie uniche.
- Agatha Christie - Ha scritto da molti punti di vista, creando una vasta gamma di detective e criminali.
- F. Scott Fitzgerald - In "Il Grande Gatsby", ha rappresentato personaggi di diverse classi sociali e con vari background.
- Leo Tolstoy - In "Guerra e Pace", ha rappresentato una vasta gamma di personaggi, dalla nobiltà russa ai soldati comuni.
- Charles Dickens - Ha rappresentato una vasta gamma di classi sociali e tipi di personaggi, da ricchi snob a poveri orfani.
- Hilary Mantel - In "Wolf Hall", ha rappresentato con successo la complessità del personaggio storico Thomas Cromwell, pur essendo una donna del XXI secolo.
- Maya Angelou - Come autrice e poeta, ha esplorato storie e personaggi con sfide e background molto diversi dai suoi.
- Toni Morrison - Ha creato personaggi profondamente complessi che esplorano le sfide della vita afroamericana.
- Stephen King - Ha scritto da diverse prospettive in libri come "It", dove i personaggi principali sono bambini.
- Isabel Allende - Ha creato storie con personaggi di diverse età, sessi e background culturali.
- Jane Austen - Sebbene spesso concentrandosi sulle giovani donne nella società inglese, ha creato una vasta gamma di personaggi maschili e femminili con dettagliati background e personalità.
- Margaret Atwood - In "The Handmaid's Tale", ha rappresentato la vita sotto un regime distopico da un punto di vista femminile, nonostante non abbia vissuto quella realtà.
- Khaled Hosseini - In "Il cacciatore di aquiloni", ha rappresentato personaggi con esperienze di vita molto diverse dalla sua.
- Ian McEwan - Ha scritto da molteplici prospettive in romanzi come "Espiazione".
- Gillian Flynn - In "L'amore bugiardo - Gone Girl", ha rappresentato sia il punto di vista maschile che femminile in un matrimonio complesso.
- Haruki Murakami - Crea personaggi unici e spesso enigmatici, immergendosi in mondi e psicologie che trascendono la sua esperienza personale.
- Roald Dahl - Ha scritto per una vasta gamma di personaggi, molti dei quali sono bambini, nonostante fosse adulto.
In ognuno di questi casi, gli autori hanno dovuto fare ricerche, usare l'empatia e immaginare esperienze al di fuori delle loro per creare personaggi veri, coinvolgenti e memorabili.