COME SI DIVENTA SCENEGGIATORE CINEMATOGRAFICO

Come si diventa sceneggiatore cinematografico?
Come si diventa sceneggiatore cinematografico? — Fonte: Istock

Il mondo del cinema non è fatto di soli attori e registi. Se un film "funziona", il merito è spesso e soprattutto di un bravo sceneggiatore, ovvero colui che scrive il copione, ma non solo. Lo sceneggiatore ha anche il compito di scrivere infatti una descrizione dettagliata di tutte le scene e dei dialoghi che compongono una storia, dando così al regista la "traccia" su cui realizzare l'opera.

Uno sceneggiatore può essere specializzato nella scrittura di copioni di film, telefilm, commedie teatrali, commedie radiofoniche. L'attivita è quasi sempre svolta come libero professionista, in collaborazione con registi o produttori. Un ruolo dietro le quinte, ma fondamentale. Una battuta banale, un dialogo senza mordente. Basta poco per rendere inutile la presenza di un bravo attore e di un grande regista. Ma come si diventa sceneggiatori?

Scrivere per il cinema non è semplice. Bisogna scrivere un racconto che un'intera troupe possa capire e interpretare. Sceneggiare vuol dire per forza di cose conoscere un linguaggio che si poggia su convenzioni. E un buon corso è la strada migliore per "imparare la tecnica". Ma l'originalità, la passione e la fantasia devono essere nel DNA di un bravo sceneggiatore. C'è chi consiglia di leggere i grandi classici della letteratura come Dickens, Tolstoj e Cechov: è il modo migliore per costruire personaggi complessi.

UNIVERSITÀ SCENEGGIATURA 

Spesso gli sceneggiatori hanno una laurea in materie umanistiche. Nelle università statali i percorsi da seguire per specializzarsi sono diversi a seconda degli atenei. Presso la facoltà di Scienze Umanistiche alla Sapienza di Roma c'è un corso di laurea in arte e scienze dello spettacolo, con all'interno un corso di sceneggiatura e produzione audiovisiva.

All'Università di Firenze c'è il DAMS, che offre una preparazione culturale di tipo storico-critico a laureati destinati a operare professionalmente nei settori del Teatro e dello Spettacolo, del Cinema e della Musica.

Il DAMS e corsi universitari umanistici per chi si vuole specializzare nelle materie artsitiche sono presenti anche in altre città, come Torino, Bologna, Genova, Cosenza.

Più specifica una proposta formativa dell'Università di Parma, che ha un Corso di laurea triennale in Comunicazione e media contemporanei delle industrie creative.

Alcune università, come quella di Udine, hanno inaugurato negli ultimi anni master per chi vuole diventare sceneggiatore. Il master in Scritture per il cinema. Sceneggiatura e critica prevede lezioni e laboratori con docenti altamente qualificati e professionisti del settore. Completa poi il percorso didattico un periodo di tirocinio presso riviste specializzate, sceneggiatori o società di produzione.

SCUOLE DI SCENEGGIATURA 

Non c'è una via sicura, né un percorso univoco. Come chi sogna di diventare uno scrittore, gli aspiranti sceneggiatori (diamo per scontato che ci sia un minimo di talento) possono fare in modo di allenare le proprie capacità e migliorarsi costantemente. Le scuole più importanti d'Italia sono il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ma anche la scuola Holden di Torino adatta soprattutto per acquisire una buona abilità nella scrittura. Il Master Holden in tecniche della narrazione ha come docenti professionisti dei vari settori: è un'opportunità per conoscere molte persone interessanti e utili per l'inserimento nel mondo del lavoro.

SCENEGGIATORE al LAVORO 

Se avete scritto un testo che considerate valido, potete provare a inviarlo a sceneggiatori e registi vari, ma sappiate che non è facile ottenere una risposta. Sul web si trovano i consigli più svariati. C'è chi consiglia di darsi da fare autonomamente. Se hai già qualche idea, puoi scrivere una breve sceneggiatura, e poi insieme a qualche amico che ci sa fare con la telecamera girate un cortometraggio. In questo modo puoi partecipare ai tanti concorsi in giro per l'Italia, e il materiale girato sarebbe ottimo anche per passare le selezioni nelle scuole cinematografiche.

Con il boom delle reti satellitari c'è stata una ripresa del settore, con molta richiesta soprattutto di fiction. Sono settori in cui si sta lavorando molto, e non è impossibile trovare chi sia disposto a offrire uno stage ad uno studente.

Fabio Bonifacci, sceneggiatore di celebri film ("E Allora Mambo", "Tandem", "Ravanello Pallido", "Notturno Bus") sul suo blog ha raccontato come è diventato uno sceneggiatore di successo. È una storia che merita di essere letta:

Come si diventa sceneggiatori non lo so, giuro. So come lo sono diventato io, - dice Bonifacci - in modo assurdo, cioè scrivendo come un pazzo, almeno una sceneggiatura l'anno per dieci anni, inviando per posta ogni sceneggiatura a 10 o 20 produttori che non mi hanno mai risposto. Poi un giorno l'incontro fortunato, la decima sceneggiatura diventa un film che va bene.

I suoi consigli sono anche di natura, possiamo dire, geografica:

È chiaro che vivere a Bolzano (o a Bologna, dove ho sempre vissuto io) è penalizzante, ci vuole più tempo a farsi conoscere. In tempi di Internet è assurdo, infatti ora che mi conoscono lavoro tranquillamente da Bologna. Solo che a farmi conoscere stando a Bologna c'ho messo 15 anni.

Il suo consiglio pratico è di andare a Roma:

Consiglio di frequentare un pò di più Roma. Non serve andarci a vivere ma bisogna andare ai festival, alle riunioni delle associazioni, ai dibattiti specifici: insomma i luoghi dove è più facile conoscere gente del settore.

Non mancano anche i consigli pratici per chi ha una storia nel cassetto e non sa a chi inviarla:

Un'altra cosa che suggerirei è, sia pure con prudenza, di non spedire curriculum ma di proporre le proprie storie. Non per posta ma a voce, dopo aver conosciuto le persone. Oppure per posta ma dopo essere riusciti a parlare via telefono con qualcuno che le leggerà, qualcuno di cui sappiamo il nome e che possiamo richiamare.

Non è facile ma insistendo molto ci si può riuscire.

All'inizio è meglio proporre scritti brevi (o addirittura racconti a voce di persona, quando possibile) magari avendo nel cassetto un prodotto più lungo da estrarre se c'è una manifestazione di interesse.

dalla redazione di  studenti.it 

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