gomorra salvatore esposito Salvatore Esposito, una volta conclusa la saga tv di Gomorra, dove era il protagonista interpretando Genny Savastano, ha sin da subito provato a uscire da quei panni, per non rimanerne intrappolato. E, grazie al successo internazionale della serie Sky, ha potuto frequentare un po’ di set all’estero, dalla serie Fargo a Taxxi5 (prodotto in Francia da Luc Besson), passando per il sequel prossimamente in uscita Nella tana dei lupi 2 con la star Gerard Butler, dove è stato impegnato per due mesi di riprese a Tenerife e in cui recita in inglese e in serbo. E per una nuova produzione internazionale, girata però in Italia, che lo terrà occupato a dicembre e gennaio.

«Proprio frequentando quei set, guardando la situazione del cinema italiano da lontano, mi rendo conto ancor meglio di quante cose brutte siano state prodotte in Italia ultimamente. Da Gomorra sono passati 10 anni. E, ancora adesso, quando parli di Gomorra all’estero, tutti fanno wow. Ma ditemi quante altre cose sono uscite in Italia con l'effetto wow in questi anni?

Incredibile che, già in fase di soggetto e sceneggiatura, tante di queste produzioni non abbiano un amico che dica loro: questo film è brutto. All’estero, almeno, si ha l’impressione che sui set ci si voglia aprire al mondo, raccontando storie internazionali. Sono set più vivaci, e non è solo questione di soldi».

Ed è anche per questo che Esposito si è messo a scrivere romanzi: «Ho iniziato a scrivere le storie, le sceneggiature che non mi arrivavano. Ho ricevuto solo proposte poco interessanti, così come poco interessanti sono le cose che ho visto al cinema o alla tv. In Italia non c’è un solo film che abbia suscitato il mio interesse.

Sono andato all’estero, e da lì si vede ancora più chiaramente che da noi c’è quel circoletto vizioso che fa sempre le stesse cose con le stesse persone, perché con quell’attore o quel regista hai più punteggio, poi forse vinci quel premio o vai a quel festival e il punteggio aumenta, e allora prendi più soldi dal tax credit e così via. Possibile che da noi non ci siano più film e serie action, crime, horror? E, invece, continuino a uscire in sala e in tv così tante cose brutte? Il circoletto sta portando il cinema italiano al tracollo».

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«Mi sono messo a scrivere storie su personaggi che avrei voluto interpretare. E, dopo Lo Sciamano (tradotto pure in Francia, ndr) ed Eclissi di sangue, siamo arrivati a Le streghe di Lourdes, terzo romanzo con protagonista Christian Costa, profiler esperto di delitti rituali. C’è una idea anche per fare un film, in cui io dovrei interpretare Costa. Ho ricevuto proposte dall’estero, ma la vorrei sviluppare in Italia».

Estratto dell’articolo di Claudio Plazzotta per “ItaliaOggi” da DAGOSPIA.com

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