La compagnia di produzione cinematografica Helios Film nata a Velletri nel 1908 ed attiva fino al 1916 produsse ben 33 cortometraggi, secondo quanto riportato nella pagina italiana di wikipedia.org che li elenca tutti.
Noi siamo in possesso di un ulteriore cortometraggio, naturalmente muto, che non è in quell'elenco, dal titolo: "MOZART Vita, amori e dolori di un artista" prodotto dalla Helios Film, con la regia di Enrico Gluckemann della durata di 31 minuti, databile negli anni circa 1910/1912.
Si nota subito che nella parte inferiore della cornice dei fotogrammi, è sempre presente la scritta HELIOS FILM e che dopo il titolo e sottotitolo del filmato appare il pannello con i nominativi dello staff tecnico: Direzione artistica (equiparabile al nostro sceneggiatore), Fotografia (direttore della fotografia, luci), Messa in scena (scenografo). Probabilmente i tecnici erano considerati più importanti degli attori.
Solo nel cartello successivo infatti sono elencati gli Attori principali, ovvero: Mozart padre, La Madre di Mozart, Wolfango Amedeo Mozart loro figlio, Costanza, L'arcivescovo Jeronimus, L'uomo nero.
Segue un cartello che recita: "Le fotografie furono prese sui luoghi storici di Salisburgo e dintorni. Le scene di corte furono riprese nelle splendide sale della Wiener Hofburg."
Il cartello successivo è questo che presenta la struttura dell'opera ed il nome del regista/operatore alla macchina del cortometraggio:
e subito il cartello con la scritta: ATTO PRIMO inizia il filmato suddiviso in 4 atti (di origine teatrale), cioè 4 tempi filmici, ma senza interruzione...
Da notare che il primo minuto è bastato per presentare tutta la troupe, sia quella tecnica che quella artistica.
Nei successivi 30 minuti viene raccontata la storia di Mozart.
La produzione doveva essere molto importante e dispendiosa (era questo già un piccolo kolossal?) perchè la Helios Film produceva film che dovevano essere proiettati in tutto il mondo, infatti il cartello finale del film è questo:
con le tre parole FINE in italiano, FIN in francese e THE END in inglese.
N.B.: Essendo stati stretti collaboratori del collezionista José Pantieri, fondatore del MICS (Museo Internazionale del Cinema e dello Spettacolo), abbiamo potuto fare una copia del film, uno delle migliaia di pezzi incredibilmente rari del suo fondo/museo molto frequentato da stranieri e molto poco dagli italiani.
