VITTIMA
Le colpe dei padri
di Flavia Della Rocca
PRIMA PARTE (bianco-nero)
1983: LICEO PERSIA - INTERNO- GIORNO (bianco-nero)
Scena 1 : I ragazzi entrano a scuola e mentre salgono le scale dei piani, quattro di loro decidono di organizzare uno scherzo ai danni di un professore. Scelgono, come vittima, il professore Bonucci. Si appartano in un angolo del corridoio vicino l’aula di scienze e non vedono il professore dietro la porta.
Roberto Colucci, Sofia Mirra, Andrea Liverani, e Valeria Moretti sono ragazzi tra i 19 e 20 anni che frequentano tutti l’ultimo anno del Liceo Persia.
ROBERTO - Che ne dite di fare uno scherzo a quer soggetto del prof. Bonucci?
Divertiamoci ancora un po’ con quell’imbranato, tanto è sicuro che per non farsi
cacciare da scuola non rompe!
SOFIA: Oh certo! Finiamo in bellezza, mancano pochi giorni agli esami e questa
è l’ultima occasione de mette’ in mezzo er becchino.
ANDREA: Vi ricordate come sudava quando Sofia gli faceva vedere le gambe…
VALERIA: Si! E poi siamo andate dalla preside a raccontare che c’aveva messo
le mani addosso
ROBERTO: vi ricordate che faccia aveva in presidenza e come se raccomandava?
Si allontanano ridendo e rifacendo il verso al professore. Il professore esce da dietro l’angolo.
CARRELLATA LUNGO IL CORRIDOIO DEL 4° PIANO FINO AD INQUADRARE L’AULA VUOTA . MUSICA OSSESSIVA
Scena 2 : in classe, seduto in cattedra il professore cerca di nascondere il tatuaggio sul polso. E’ visibilmente nervoso, stringe le labbra, si guarda intorno con ansia
Entrano rumorosamente i ragazzi e prendono posto. Roberto ed Andrea si siedono sul banco davanti a Sofia e Valeria dando le spalle al professore.
PROFESSORE: (urlando) Colucci! Liverani! Volete sedervi educatamente?
ROBERTO: professo’ che è sta novità? Se svegliato tutto insieme?
SOFIA: Professore, che fa! Alza la cresta all’ultimo momento?
PROFESSORE sempre visibilmente alterato: Come vi permettete! Il sono il professore
e mi dovete rispetto! Se non chiedete scusa riferisco tutto in consiglio e per questo
anno vi faccio saltare la maturità.
ANDREA: scuse un accidenti! Il rispetto te lo dovevi guadagnare! Non sei nessuno;
sei uno sfigato qua dentro e fuori!
Il professore si alza e ancora urlando
PROFESSORE: vado dalla preside! Questa volta ve la faccio pagare!
Scena 3: I ragazzi ancora imprecando lo seguono per le scale e lo trattengono prendendolo per il golf.
Il professore per divincolarsi spinge indietro Valeria. Ne segue una lotta ed il professore cade per le scale. urla di panico e sorpresa
SOFIA: o mio dio
I ragazzi si disperdono.
Il professore è esanime in una pozza di sangue e sul suo polso è visibile un tatuaggio demoniaco
….
SECONDA PARTE (colore)
Scena 4: Sono trascorsi trenta anni. In presidenza la preside parla con la sua collaboratrice
COLLABORATRICE: oggi sono trenta anni esatti da quando il professor Bonucci
è caduto per le scale.
PRESIDE: Si, è stato l’episodio più drammatico e difficile nella storia di questa scuola.
Un giovane professore, … qui al primo incarico. Ti ricordi? Lo abbiamo trovato
per le scale del quarto piano.
COLLABORATRICE: Si, i ragazzi si raccontano questo fatto di anno in anno.
E’ come se stesse ancora qui in giro. Certo che strano era strano; i ragazzi
lo chiamavano il becchino.
PRESIDE: I ragazzi a volte possono essere crudeli, specialmente per chi vedono diverso.
COLLABORATRICE: Si, però quello era proprio strano.
Scena 5:corridoio. Appare il fantasma che ammicca verso di noi e mentre si allontana l’immagine si sfoca.
Scena 6: quattro ragazzi (Simona Marcello Enrico e Davide) entrano in un’aula vuota. Simona si siede su un banco
SIMONA: Sentite...io… non mi sento di entrare in classe. Mio padre in macchina ha detto che oggi sono trent’anni che quel professore…come si chiamava…Bonucci…è morto cadendo dalle scale. Non lo so…mi sento strana
DAVIDE: che hai paura dei fantasmi?
ENRICO: No …dai. Anche mio padre si stranisce quando parla di quel fatto
DAVIDE: Oh…io vado. Ho l’interrogazione di matematica e quella non è un fantasma e se non vado quella mi secca.
Scena 7: i ragazzi si avviano alle rispettive classi ma improvvisamente si ritrovano soli ognuno su un piano.
Scena 8: corridoio.
SIMONA: Ragazzi dove siete?...su non fate i cretini…non mi piacciono questi scherzi!...
Scena 9: corridoio
ENRICO: ma che cavolo e successo ? Davide…. Marcoooooooo . ..dove siete regà
dai… io vado… ci vediamo in classe !!
Scena 10: Simona si aggira per il corridoio
SIMONA: piantatela non mi piacciono sti scherzi ….ma dove sono finiti tutti?
dai basta mi sto arrabbiando prof ….?c’è nessunoooo….?|
Prima apparizione dello spirito di fronte a Simona. Presa dallo spavento Simona urla!
SIMONA: NO…NO…non è possibile.. dove siete…NO…chi sei...cosa vuoi…NO…
Scena 11: Marcello entra in una classe con vuota con il cellulare all’orecchio
MARCELLO: Davide…pronto Davide…dove sei…pronto
Sopraggiunge il fantasma alle sue spalle e con fare sprezzante gli toglie il respiro con una mano sulla bocca e lo adagia a terra prima di andare via ammiccando. Il telefono è ancora acceso
Scana 12: aula di scienze; squilla il telefono di Marcello . Davide lo cerca per rispondere.
Inciampa malamente e batte contro la porta. Inquadratura su Davide esanime con la fronte sporca di sangue
Scena 13: corridoio. Simona vaga terrorizzata cercando i suoi compagni
SIMONA: Ragazzi…dove siete
Per un attimo ha vicino il fantasma
SIMONA: No...non è possibile. Santo cielo!!!...NO…NO
Simona terrorizzata viene presa da un pianto isterico
Entra in un’aula dove la aspetta il fantasma che le porge un coltello
Lei lo prende e sempre con lo sguardo fisso si uccide.
Sopraggiunge Enrico che cerca di soccorrerla.
Esce sul corridoio e viene risucchiato dalle scale.
Scena 14: Roberto, Sofia Andrea e Valeria sono sulle scale dove trent’anni prima avevano lasciato il corpo de professore. Guardano il corpo di Enrico.
VALERIA: No !! I nostri figli !!
ROBERTO: Ci ha aspettato tutti questi anni!
SOFIA: ….e ha trovato i nostri figli
Inquadratura sul corpo di Enrico; zummata sul suo polso che ha lo stesso tatuaggio del professore
FINE
……………….
TITOLI DI CODA
BACKSTAGE (tre scene)
………………………………………….