Il pensiero poetico è il motore che muove forme e contenuti di queste opere, sempre tese a rovesciare luoghi comuni estetici, culturali, politici. Questo documentario vuole andare alla ricerca dell'anima di un fenomeno sempre più diffuso e ne vuole ripercorrere i tratti e le testimonianze.
Qwerty project è un collettivo che si è formato a Roma e che vuole mantenere l’anonimato. Il nome deriva dal più comune schema per tastiere alfanumeriche, utilizzato nella maggior parte dei computer e cellulari. I componenti del gruppo affermano di lavorare duro alle opere, sette giorni su sette, in previsione delle uscite notturne, sostengono che la natura della Street art sia donazione, e che quando si dona qualcosa non si chiede nulla in cambio. Le opere di Qwerty project si possono vedere al MAAM ex stabilimenti Fiorucci, al Villaggio Globale, alla stazione Nomentana, a Monti, a Trastevere, a Cornelia, a Testaccio, nel centro storico di Roma, nell'ex orfanotrofio della Marcigliana, nell'ex Fleming, altre opere si trovano a Massa-Carrara, Taranto, Cecina, Cortona, Pietrasanta, Camaiore.
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