Quando si valutano centinaia o addirittura migliaia di cortometraggi e si devono assegnare solo un numero limitato di riconoscimenti, è inevitabile che molti registi, produttori e team di lavoro, pur avendo realizzato opere di buona qualità, non vengano premiati. Tuttavia, è importante ricordare che la mancanza di un premio non sminuisce il valore dell’opera né il percorso artistico di chi l’ha realizzata.
Nel frattempo ricordiamo che la nostra Associazione culturale indipendente e no-profit "ilCORTO.it" è nata per divulgare i Cortometraggi: infatti nel corso di 20 anni oltre ad effettuare proiezioni ad entrata gratuita nella sala del cine-teatro "Della Forma" a Roma negli eventi che denominiamo Maratonine e Maratone di durata da 1 a 12 pomeriggi di visioni ininterrotte di opere inviate ai nostri concorsi annui, tramite varie collaborazioni facciamo effettuare proiezioni delle vostre opere filmiche in varie città italiane, sempre ad entrata gratuita. E pubblicizziamo il tutto nel nostro sito www.ILCORTO.EU che ha come sottotitolo "L'enciclopedia dei Cortometraggi" perchè composta da oltre 4.500 articoli, di cui quasi 3.500 indicizzati da Google.
Qui elenchiamo alcune considerazioni e possibili motivazioni da condividere con i partecipanti, nonché criteri tecnici e artistici che spesso guidano le giurie nel processo decisionale.
1. Motivazioni e rassicurazioni per chi non ha ricevuto un premio
- Molte opere valide a confronto
- Con centinaia di cortometraggi, il livello medio-alto della competizione può far sì che numerose produzioni di qualità restino fuori dalla rosa dei vincitori semplicemente perché il numero di premi è limitato.
- Non ricevere un premio non sempre significa essere “meno meritevoli”, ma può dipendere da dettagli di valutazione sottili, preferenze tematiche o criteri specifici adottati dalla giuria.
- Diversità degli stili e delle poetiche
- Molti progetti possono non coincidere con l’estetica o con la sensibilità prevalente dei membri della giuria, pur essendo opere degne di nota.
- La ricchezza del panorama cinematografico risiede proprio nella varietà di approcci. Un corto non premiato potrebbe trovare spazio e risonanza in altri festival o presso altre giurie con sensibilità differenti.
- Competizione e selezione dura
- Il meccanismo di un concorso prevede una competizione serrata: anche piccoli aspetti di originalità o di coerenza artistica possono fare la differenza in una fase di selezione finale.
- È capitato spesso che capolavori siano stati inizialmente rifiutati o non abbiano vinto premi prima di diventare opere cult. La mancanza di un premio adesso non preclude affatto un futuro riconoscimento.
- Valore del percorso e dell’esperienza
- Partecipare a un festival o ad un concorso cinematografico comporta sempre un arricchimento professionale, anche senza il riconoscimento formale di un premio.
- Il confronto con altri cortometraggi in proiezione ed analizzati con una visione critica positiva può essere fondamentale per crescere artisticamente e migliorare nei propri progetti futuri.
- Potenzialità di nuovi progetti
- Molti grandi registi hanno iniziano la loro carriera con cortometraggi che non hanno vinto premi importanti, ma li hanno introdotti nell’ambiente, consentendo loro di ottenere contatti, sponsor, piccole produzioni e farsi così conoscere professionalmente.
- Un corto non premiato ma proiettato in varie location può comunque attirare l’attenzione di critici o di addetti ai lavori, dando vita a collaborazioni inaspettate.
- Valore dei riconoscimenti “indiretti”
- Spesso alcuni festival offrono vetrine per proiezioni speciali: la nostra associazione, ad esempio, effettua proiezione di decine di cortometraggi inviati al concorso non solo a Roma (vedi maratonine e Maratona) ma anche in altre città. Questi aspetti, a lungo termine, possono valere quasi quanto un premio.
- Ricevere recensioni positive ovvero essere scelti come "Selezionati" per passare un gradino in un festival prestigioso è già un segnale di qualità e motivo di orgoglio.
- Continuità del percorso artistico
- Un’opera non premiata può comunque trovare spazio in rassegne parallele, partecipare ad altri concorsi o festivals, continuando il proprio “ciclo di vita” e la propria diffusione.
2. Motivazioni Tecniche e Artistiche che Influenzano i membri della Giuria
Quando si decide di assegnare un premio a un corto piuttosto che ad un altro, entrano in gioco diversi parametri; alcuni sono tecnici, altri artistici e concettuali. Spesso le giurie seguono linee guida che tengano conto di entrambi gli aspetti, oltre ad avere un “feeling” soggettivo.
A. Aspetti Tecnici
- Qualità cinematografica
- Fotografia: Cura dell’illuminazione, coerenza cromatica, uso creativo delle inquadrature.
- Montaggio: Ritmo, coerenza narrativa, fluidità nel passaggio fra le scene.
- Audio e suono: Pulizia del suono, efficacia della colonna sonora, missaggio adeguato.
- Direzione artistica / scenografia / costumi: Ricchezza e coerenza visiva, capacità di rendere credibile l’ambientazione.
- Innovazione tecnica
- Alcuni componenti della giuria possono dare rilievo a sperimentazioni nel linguaggio filmico, nell’uso di effetti visivi o tecnologie particolari (droni, animazione ibrida, riprese in un solo piano sequenza, ecc.).
- Il contributo all’innovazione può premiare la ricerca di soluzioni mai viste o insolite, anche se la trama o l’interpretazione rientrano “nella media”.
- Regia ed esecuzione
- La capacità di dirigere attori non professionisti o di orchestrare scene complesse (scene d’azione, coreografie, effetti speciali) può influire e non poco.
- L’abilità di mantenere una qualità uniforme dall’inizio alla fine del corto (continuity, direzione attori, coerenza di stile) è essenziale.
- Equilibrio e coerenza produttiva
- La giuria valuta anche se i mezzi di produzione sono stati usati efficacemente, oppure se le ambizioni sono sproporzionate rispetto alle possibilità tecniche disponibili.
- Un corto che dimostra un ottimo controllo tecnico e produttivo spesso spicca rispetto a progetti con evidenti lacune organizzative.
B. Aspetti Artistici, Narrativi e Concettuali
- Originalità del soggetto e della sceneggiatura
- La novità del tema trattato o della prospettiva adottata può fare la differenza, soprattutto se nel festival si cerca di valorizzare la capacità di “raccontare qualcosa di nuovo” o di sorprendere lo spettatore.
- Sviluppare un tema comune in modo inaspettato, fornendo un taglio personale, colpisce spesso i giurati.
- Profondità e impatto emotivo
- Un cortometraggio può colpire la giuria quando riesce a trasmettere un messaggio forte o un’emozione intensa, facendo riflettere, commuovere o spaventare in modo autentico.
- L’equilibrio tra intensità drammatica, ironia o leggerezza può evidenziare una notevole maturità artistica.
- Coerenza stilistica e personalità autoriale
- La giuria può premiare una visione d’insieme coerente: dalla fotografia alla recitazione, passando per il montaggio e la colonna sonora, tutto deve amalgamarsi in un’estetica riconoscibile e personale.
- Un’opera che riesce a esprimere con forza la personalità del regista, esibendo uno “stile autoriale” emergente, cattura l’attenzione e può quindi portare a un premio.
- Relevanza tematica e attualità
- Alcuni festival privilegiano corti che trattano argomenti sociali o di attualità (diritti umani, diversità, ambiente, problemi generazionali). Se ben sviluppati, questi temi possono risultare convincenti. Leggere attentamente il bando per trovare questi suggerimenti ed opportunità.
- La scelta di un soggetto toccante od universale in cui molti possano riconoscersi può conferire al film un vantaggio in termini di empatia con la giuria e poi col pubblico.
- Alcuni festival privilegiano corti che trattano argomenti sociali o di attualità (diritti umani, diversità, ambiente, problemi generazionali). Se ben sviluppati, questi temi possono risultare convincenti. Leggere attentamente il bando per trovare questi suggerimenti ed opportunità.
- Rischio artistico e sperimentazione
- Una giuria può apprezzare autori che osano sperimentare linguaggi narrativi o visivi nuovi, anche a rischio di non piacere a tutti. Questa audacia può essere premiata quando risulta coerente e non fine a sé stessa.
- Quando un film mostra di voler rompere schemi consolidati, aprendo strade alternative, cattura l’attenzione proprio per l’originalità e il coraggio.
- Capacità di sintesi e consapevolezza del formato “corto”
- Nei cortometraggi è cruciale la gestione del ritmo e del tempo narrativo. Una storia troppo densa o troppo scarna rischia di perdere efficacia. Come si suol dire di chi allunga "il brodo" inutilmente.
- Chi dimostra un uso intelligente dei minuti a disposizione e riesce a comunicare in modo chiaro, avvincente e completo la propria idea ottiene molto spesso giudizi favorevoli.
- Nei cortometraggi è cruciale la gestione del ritmo e del tempo narrativo. Una storia troppo densa o troppo scarna rischia di perdere efficacia. Come si suol dire di chi allunga "il brodo" inutilmente.
In sintesi, per i registi e i produttori che non ottengono un premio, è fondamentale ricordare che la competizione è sempre serrata, e spesso si tratta di piccoli margini o preferenze della giuria che fanno la differenza tra un’opera premiata e una che resta fuori dalla lista. L’arte cinematografica è un processo in continua evoluzione: ogni partecipazione ad un festival o ad un concorso offre opportunità di crescita. La mancanza di un premio non deve spegnere la motivazione di continuare a lavorare nel campo, anzi, può e deve diventare uno stimolo per analizzare concretamente i propri punti di forza e soprattutto le sue debolezza senza pregiudizi iniziali, puntando a migliorare nei futuri progetti, trovando la propria strada e così coinvolgere positivamente un pubblico sempre più ampio.