Una lettura obbligata per qualsiasi studente di comunicazione è "I media come estensioni dell'uomo (Understanding Media)”, opera classica del teorico Herbert Marshall Mcluhan (1911-1980). In uno dei modelli teorici del libro, troviamo l'affermazione – Il medium è il messaggio – in cui l'autore analizza l'efficacia tecnica della comunicazione in termini di sensibilità individuale e collettiva.
Il messaggio non è solo contenuto, ma un “massaggio psichico” che i media manifestano come sensazioni umane. Marshall Mcluhan ritiene che, a causa dell'era elettronica, l'ambiente sia sempre creato in modo nuovo attraverso i dispositivi. Le macchine creano un nuovo ambiente ispirato a un vecchio ambiente, fungendo da interfaccia per questo processo di ristrutturazione.
In una realtà in cui gli individui sono sempre più connessi, gli smartphone sono i dispositivi che ci connettono a questo processo, attirando l'attenzione umana sui loro schermi. Il corto di animazione "Vita curva”, creato dal regista e sceneggiatore cinese Xi Chenglin, fa satira alla nostra dipendenza dagli smartphone, dimostrando che il postulato di Mcluhan può avere una dimensione ridicola nella nostra società.
Il regista ha spiegato che la sua idea è nata dall'osservazione quotidiana: “Piegato è diventato il risultato del moderno sviluppo della scienza e della tecnologia. Le persone guardano i loro telefoni cellulari e tablet high-tech e si concentrano solo sul proprio palmo, alienandosi gradualmente dalla bella vita e dall'ambiente circostante. “Curved Life” è un tentativo di utilizzare l'umorismo nero per descrivere lo status quo sociale e riflettere sull'argomento.” ha spiegato.
L'animazione ha vinto il premio annuale da Accademia Centrale di Belle Arti (Cina) nel 2014 e riprende il concetto di “phubbing", termine che riunisce le parole "snobbare” (affronto) e “telefono" (telefono) per descrivere l'atto di ignorare qualcuno che utilizza uno smartphone.
Fonte: Co.CREA