ragazza senza veloÈ finita in ospedale con in volto i segni inequivocabili delle violenze e l’unica colpa di essersi mostrata in un video di TikTok senza il velo. Una ragazzina di 16 anni di origini egiziane è stata aggredita ieri pomeriggio dal padre che, saputo del video da alcuni parenti, appena rientrata a casa l’ha insultata, minacciata e picchiata violentemente.
La storia arriva ancora una volta da Brescia, già nota per alcuni casi di mancata integrazione e violenza nei confronti delle figlie da parte dei genitori di fede musulmana: la morte di Sana Cheema, la 25enne pakistana uccisa nel 2018 dopo essersi ribellata alla volontà della famiglia di sposare un cugino e per il cui omicidio sono indagati padre e fratello; e la condanna a cinque anni in primo grado lo scorso dicembre, per un padre, una madre e un fratello, pakistani, accusati di aver combinato il matrimonio della figlia.
Ieri è stata la 16enne a chiedere aiuto, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, con un messaggio WhatsApp inviato ad un’amica che ha poi contattato il 112. Militari e soccorritori hanno trovato la ragazza sotto choc con in volto i segni evidenti delle botte ricevute davanti alla madre e alle sorelline. «Mi ha detto che voleva ammazzarmi», avrebbe riferito agli inquirenti la studentessa, cresciuta a Brescia con la voglia di vivere come le amiche e finita in ospedale con due settimane di prognosi. Tolta alla famiglia, è stata presa in carico da una struttura protetta, mentre il padre è stato denunciato a piede libero.

Articolo di SALVATORE MONTILLO  per lastampa.it

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