Il cinema, sin dai suoi albori, ha scelto di pulsare al ritmo di 24 fotogrammi al secondo (FPS). Questa scelta, apparentemente tecnica, ha un impatto profondo sull'esperienza visiva e sull'impatto emotivo delle pellicole. Ma perché proprio 24? Scopriamolo insieme.

Le Origini Storiche

  • L'eredità del muto: Le prime pellicole cinematografiche, ancora mute, venivano proiettate a una frequenza variabile. Fu con l'avvento del sonoro che si rese necessaria una standardizzazione per sincronizzare immagine e suono.
  • La scelta di Edison: Thomas Edison, uno dei pionieri del cinema, sperimentò diverse frequenze, ma fu il valore di 24 FPS a rivelarsi il più efficace per creare un'illusione di movimento fluida e naturale, senza eccessivi scatti o vibrazioni.

Perché 24 FPS?

  • Illusione del movimento: 24 immagini proiettate al secondo creano l'illusione del movimento continuo, grazie a un fenomeno psicologico chiamato persistenza retinica. Il nostro cervello, infatti, unisce le immagini fisse in sequenza, percependole come un'unica immagine in movimento.
  • Equilibrio tra fluidità e dettaglio: Una frequenza più alta (es. 30 o 60 FPS) renderebbe il movimento troppo fluido e privo di quel leggero tremolio che caratterizza il cinema tradizionale e contribuisce a creare un'atmosfera più realistica. Al contrario, una frequenza più bassa causerebbe uno scatto evidente tra un'immagine e l'altra, compromettendo l'illusione del movimento.
  • Eredità culturale: La scelta dei 24 FPS è diventata una sorta di standard nel mondo del cinema, trasmettendo un senso di autenticità e di continuità con la storia del cinema stesso.

Tuttavia, è importante sottolineare alcuni punti:

  • Digital vs. Pellicola: Con l'avvento del digitale, è possibile registrare a frequenze diverse. Alcuni registi sperimentano con 48 o 60 FPS per ottenere un effetto più fluido e realistico, simile a quello delle riprese ad alta velocità.
  • Slow motion e fast motion: Durante la post-produzione, la velocità di riproduzione dei fotogrammi può essere modificata per creare effetti di rallentamento (slow motion) o accelerazione (fast motion).
  • Proiezione: Anche la velocità di proiezione di un film può variare leggermente a seconda delle attrezzature utilizzate e delle esigenze tecniche.

I 24 FPS Oggi: Un Dibattito Aperto

Nonostante la sua lunga storia, la scelta dei 24 FPS è ancora oggi oggetto di dibattito. Alcuni registi e cineasti sperimentano con frequenze diverse, cercando di ottenere effetti visivi particolari o di adattarsi alle nuove tecnologie. Tuttavia, i 24 FPS rimangono un punto di riferimento importante e un elemento distintivo del linguaggio cinematografico.

I 24 FPS rappresentano una scelta tecnica che ha profonde implicazioni artistiche e culturali. Grazie a questa frequenza, il cinema è riuscito a creare un linguaggio visivo unico e coinvolgente, capace di emozionare e trasportare lo spettatore in mondi lontani.

 

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