Se avete intenzione di girare il vostro primo cortometraggio od il filmino delle vostre prossime vacanze non con il solito smartphone, ma con un dispositivo progettato ad hoc, il mercato mette a disposizione videocamere digitali capaci di produrre risultati straordinari. Vi spieghiamo nella guida mercato che segue come scegliere una buona videocamera digitale ad alta definizione, illustrando le caratteristiche e gli aspetti tecnici di cui dovete tenere conto. Se non sapete dove acquistare, procedete pure via Internet.
Fra i modelli venduti online ce ne sono diversi che offrono a prezzi ragionevoli prestazioni di tutto rispetto e altri che, proposti a prezzi particolarmente bassi, possono deludere le vostre aspettative.
Valutate quindi con molta attenzione e, se occorre, spendete pure qualche euro in più: sarete sicuri di aver acquistato quella che per i vostri desideri ed esigenze è la migliore videocamera digitale ad alta definizione (sia essa Full HD oppure 4K Ultra HD).
Videocamera 4K Ultra HD o Full HD?
Molto probabilmente è questa la domanda più ricorrente in chi, come voi, si appresta ad acquistare una nuova videocamera digitale ad alta definizione. È bene ricordare che, in termini di risoluzione, i video 4K Ultra HD (3.840×2.160 pixel) sono quattro volte più dettagliati dei Full HD (1.920×1.080 pixel). Per ottenere un fotogramma 4K UHD è cioè necessario mettere insieme quattro fotogrammi Full HD. Ne deriva una quantità di dettaglio quadruplicata. A ogni pixel di un video Full HD corrispondono infatti ben quattro pixel di un fotogramma 4K.
Se nel frattempo avete sentito parlare di video e televisori 8K, la cui risoluzione di 7.680 x 4.320 pixel è quadrupla di quella 4K e 16 volte maggiore della Full HD, sappiate che lo standard non è ancora diffuso e che, malgrado inizino a vedersi i primi display 8K (Samsung è tra le case che più crede in questa nuova tecnologia), ci vorrà ancora del tempo perché siano disponibili videocamere per uso amatoriale che possano vantare questa risoluzione. In Giappone, per esempio, le prime trasmissione televisive in formato 8K sono previste per i Giochi Olimpici del 2020.
Fatta questa premessa, una prima risposta alla domanda se scegliere una videocamera 4K Ultra HD (3.840 x 2.160 pixel) o Full HD (1.920 x 1.080 pixel) giunge dalla o dalle TV che avete in casa, nonché dal monitor del vostro computer o laptop. Se disponete soltanto di display Full HD (1.920×1.080 pixel) o di risoluzione più bassa (per esempio 1.440×900 pixel oppure 1.280×720 pixel), non avrete modo, almeno per il momento, di sfruttare le potenzialità 4K Ultra HD (3.840×2.160 pixel) della vostra nuova videocamera. Spenderete più soldi e non trarrete alcun vantaggio.
Per montare un video 4K occorre disporre di un PC o un Mac molto potente
Se non sapete ancora quale videocamera digitale ad alta definizione comprare, considerate che per montare al PC o al Mac un video 4K UHD con titoli, transizioni ed effetti speciali, serve un computer molto potente, che abbia cioè risorse hardware notevoli. E che i filmati 4K Ultra HD occupano molto spazio sia sulla scheda di memoria che andrete a inserire nella vostra nuova videocamera digitale, di solito una SD (Secure Digital) o una sua variante (SDHC/SDXC), sia nell’hard disk dentro il quale – ve lo consigliamo vivamente – archivierete nel tempo tutti i vostri filmati.
Se al contrario possedete già display e apparecchiature 4K UHD e siete abituati a maneggiare file di grandi dimensioni, non commette un errore se rivolgete la vostra attenzione a videocamere 4K Ultra HD. Potrete godere della maggiore risoluzione e qualità dei video e registrare, nei casi in cui non avrete bisogno di fotogrammi a definizione così elevata, nella più tradizionale modalità Full HD. Quasi tutte le videocamere 4K UHD infatti mettono a disposizione, fra le differenti risoluzioni di acquisizione, la modalità Full HD (e talvolta anche la HD ossia 1.280×720 pixel).
Obiettivo e intervalli di focale
Difficilmente chi acquista una videocamera digitale fa attenzione all’intervallo di distanze focali che caratterizza l’obiettivo. Di solito, il fattore zoom (per esempio 30x, 40x, etc…) e la presenza o meno di uno stabilizzatore di immagini sono gli unici aspetti che catturano il nostro occhio. Nulla di più sbagliato!
Molto importante è la più corta focale dell’obiettivo perché è da questa che dipende l’ampiezza massima (angolare) delle inquadrature. Se state comprando la videocamera digitale per trasformare in video i ricordi delle vacanze, vi interesserà senza dubbio immortalare panorami naturali e urbani, paesaggi, monumenti ed edifici in tutta la loro interezza. In altri termini, ciò che vi serve è un grandangolo.
Per capire se la videocamera di vostro interesse dispone di un buon grandangolo, dovrete leggere, fra le caratteristiche tecniche, i valori delle focali equivalenti nel formato 35mm (quello della vecchia pellicola fotografica per intenderci). Il valore più basso deve possibilmente essere di circa 30 mm, meglio se minore.
Non è un caso che le videocamere cosiddette “grandangolari” siano molto più costose di quelle che vantano zoom ottici esagerati. Costruire un ottimo grandangolo è infatti, per le case produttrici, molto più costoso che spingere lo zoom oltre i cinquanta ingrandimenti ottici (50x).
Il secondo numero, cioè quello a destra, è strettamente collegato allo zoom ottico. Se moltiplicate il numero a sinistra per il fattore zoom caratteristico del modello di vostro interesse, otterrete proprio il valore della più lunga focale.
Vogliamo darvi un’ulteriore informazione in merito all’ampiezza focale degli obiettivi adottati dalle varie fotocamere digitali. Questa, a parità di modello, può infatti variare a seconda delle impostazioni. La Canon Legria HF G50, che nella nostra classifica si è posizionata seconda è un esempio perfetto: il suo intervallo di focale cambia se si attiva lo stabilizzatore di immagine o se dalla ripresa 4K si decide di passare alla Full HD (e viceversa). Potete notarlo leggendo la scheda tecnica che ne accompagna la recensioni. Le variazioni sono minime, ma possono rivelarsi significative.
Apertura massima f/, luminosità ed effetto Bokeh
Se continuate a leggere le caratteristiche tecniche dell’obiettivo, vi imbatterete in altri due numeri, preceduti dal simbolo F (talvolta rappresentato con f oppure f/). Indicano l’apertura massima del diaframma rispettivamente alla minima e alla massima focale. Più questi numeri sono bassi, più la videocamera è luminosa, cioè capace di offrire buoni risultati in condizioni di scarsa luce.
Il valore di apertura f/1.8 è da questo punto di vista un ottimo punto di partenza. A voler analizzare la questione ancora più in profondità per offrirvi consigli d’acquisto quanto mai precisi, ci sarebbe da valutare anche il numero di lamelle che compongono il diaframma e la forma dell’apertura, se circolare oppure poligonale. Sottolineiamo tuttavia che in non tutte le schede tecniche troverete questo tipo di informazione.
La Canon Legria HF G40, ancora una volta, si dimostra una videocamera digitale ad alta definizione eccellente, grazie al diaframma composto da 8 lamelle ad apertura circolare. A bassi valori f/ e alla forma del diaframma è legato anche il tanto ricercato effetto Bokeh grazie al quale il soggetto principale è perfettamente a fuoco (nitido) mentre lo sfondo risulta sfocato. Ne derivano immagini tridimensionali, caratterizzate da una piacevole sensazione di profondità.
Zoom ottico e zoom digitale
Li troverete indicati quasi sempre insieme, fatta eccezione per alcuni rari modelli come le videocamere digitali ad alta definizione Ordro HDV-Z20 e ORDRO HDR-AC3 4K UHD che abbiamo incluso in questa guida mercato, le quali dispongono di solo zoom digitale. Vediamo di capire che differenza c’è fra uno zoom ottico e uno zoom digitale.
Lo zoom ottico permette di ingrandire il soggetto inquadrato senza deteriorare la qualità dell’immagine. L’ingrandimento è infatti dovuto allo spostamento interno delle lenti che compongono l’obiettivo. Lo zoom digitale invece ingrandisce le immagini via software: è come se apriste una foto con il Photoshop, ritagliaste la sua parte centrale per poi ingrandirla oltre il 100%. Otterreste sì un ingrandimento, ma anche un’immagine artefatta, con tanta grana. Lo zoom ottico, in definitiva, vale molto di più di quello digitale ed è forse l’unico verso cui suggeriamo di rivolgere la vostra attenzione.
Stabilizzatore di immagine
Fatte queste premesse, la comparazione fra quelle che sono le migliori videocamere digitali ad alta definizione del 2019 vi porterà a valutare con attenzione gli zoom ottici integrati nei vari modelli. Noterete che le offerte online riguardano videocamere con zoom ottici talvolta molto spinti, anche oltre i 30x.
Con i modelli oggetto delle nostre recensioni si arriva, per esempio, allo zoom ottico ottico 40x della JVC GZ-RX601BEU. Tutto molto bello ma c’è un aspetto da considerare. Più il soggetto è ingrandito, più si avvertirà in video il naturale (e inevitabile) tremolio della mano. Per rimediare a questo inconveniente, le varie case produttrici, con risultati più o meno buoni, inseriscono nelle loro videocamere il cosiddetto stabilizzatore di immagini.
Senza entrare nel merito dei vari tipi presenti sul mercato, gli stabilizzatori rendono i filmati più godibili, restituendo immagini ferme. Fate quindi attenzione a che la videocamera da voi scelta lo preveda. I modelli più venduti, come la gran parte di quelli che abbiamo messo a confronto in questa guida agli acquisti, ne sono dotati. Fate infine attenzione: lo stabilizzatore compensa, spesso su più assi, le vibrazioni della mano (quindi della videocamera), non quelle del soggetto. Se avete di fronte un bambino o un cagnolino che si muovono, lo stabilizzatore non risolverà certo il problema.
Mirino elettronico e display
Se non state cercando la videocamera più economica sul mercato, ma vi interessa fare della stessa un uso che vada oltre il classico filmino delle vacanze, il mirino elettronico può fare la differenza. Avrete notato che, in piena luce o quando siete in spiaggia, il display del vostro smartphone diventa quasi illeggibile.
Bene, avrete la stessa difficoltà con il monitor orientabile della vostra nuova videocamera digitale ad alta definizione. Nelle situazioni più difficili, il display si farà quasi inutilizzabile e il mirino elettronico rivelerà tutta la sua utilità. Basta avvicinarlo all’occhio per inquadrare la scena e riprendere ad avere su di essa il massimo controllo. Aggiungiamo inoltre che i mirini elettronici hanno compiuto, dal punto di vista della qualità, enormi passi in avanti. Pensate solo che in un display da un quarto di pollice (0,25”), come quello previsto per esempio dal modello Sony FDR-AX33, sono contenuti oltre un milione e mezzo di pixel. Guardare al loro interno è come guardare, o quasi, nel mirino ottico di una fotocamera reflex.
Se decidete di rinunciare al mirino elettronico, allora dovrete inquadrare usando soltanto il display estraibile e orientabile. Anche questi sono di solito di qualità da buona a eccellente. Sono due le specifiche tecniche cui dovete prestare attenzione: la diagonale espressa in pollici e, soprattutto, la risoluzione, cioè la quantità di pixel da cui è composto. Maggiore il numero di pixel a parità di diagonale, più alta è la definizione dello schermo, in altri termini la qualità dell’immagine su di esso visualizzata.
Wi-Fi ed espandibilità del sistema
Se prenderete confidenza con la vostra nuova videocamera digitale ad alta definizione, fino a farne un uso consapevole e avanzato, vi troverete con ogni probabilità a fare i conti con la sua espandibilità. Vorrete cioè aggiungere accessori, convertitori di focale, microfoni esterni e quant’altro vi consenta di farne un uso più professionale a tutto vantaggio del vostro estro creativo.
Premesso che molti modelli integrano già un modulo Wi-Fi che vi consente di connetterla allo smartphone (o al tablet) Android o iOS, quindi di controllarla in remoto o scaricare in tempo reale le fotografie sul dispositivo smart, non tutti permettono invece di collegare microfoni direzione, pannelli Led, avvitare filtri all’obiettivo, convertitore di focale (grandangolari o tele) e via dicendo. Se quindi prevedete un uso intensivo del vostro nuovo camcorder digitale, oltre a comprarla di quella che per voi è la migliore marca, fate anche attenzione all’aspetto della versatilità.
Carattere sportivo e videocamere subacquee
Se pensate che le caratteristiche di resistenza agli urti, alla polvere, all’umidità e alle basse temperature siano prerogativa delle sole fotocamere digitali o delle cosiddette action cam, vi sbagliate. La passione per l’outdoor e per le attività più adrenaliniche può essere coltivata senza rinunce anche da parte di chi vuole impugnare una vera e propria videocamera digitale ad alta definizione. Il proprio estro sportivo troverà espressione attraverso modelli come il camcorder JVC GZ-RX601BEU che abbiamo incluso in questo servizio. La buona notizia è che questa o altri modelli simili potrete acquistarli anche a prezzi bassi.
La loro resistenza alla polvere e agli urti è dovuta a corpi costruiti con materiali realizzati per resistere più dei normali policarbonati alle sollecitazioni e ai colpi, mentre speciali guarnizioni e o-ring in gomma o silicone provvedono a rendere la videocamera a tenuta stagna. Altrettanta attenzione è riposta nella progettazione di batterie ricaricabili agli ioni di litio che mantengano la propria autonomia anche alle basse temperature. Si sa infatti che sotto i 0 °C le batterie tendono a scaricarsi molto più rapidamente. Pensate quindi a quanto possa essere divertente filmare in alta montagna, sotto una tormenta di neve o immergervi in mare per fare snorkeling con tanto di videocamera al seguito.
I modelli impermeabili sono inoltre ideali per la famiglia che vuole divertirsi in piscina senza rinunciare a scattare fotografie e catturare video dei propri momenti felici.
Articolo da https://buonoedeconomico.it