Trova una buona ambientazione. In un cortometraggio, questo passaggio costituisce in parte una preoccupazione pratica e in parte una preoccupazione collegata alla trama. Le buone ambientazioni creano tensione e conflitto da sole, ma difficilmente avrai la possibilità di volare fino alle Bermuda per girare una scena in spiaggia. Trova un posto in cui ambientare la storia che si adatti bene a quello che vuoi raccontare, ma che sia anche disponibile.

  • Cerca di trarre il massimo da quello che hai. Se sai che dovrai girare nella casa dei tuoi genitori, sarebbe difficile creare un film di fantascienza in giardino e in cantina. Invece, cerca di pensare a una storia che tu possa ambientare nella tua città e che avrebbe senso per il contesto. Pensa a cortometraggi che possano svilupparsi in una casa della cittadina in cui vivi. I racconti adatti alla propria ambientazione funzionano decisamente meglio.

Cerca un conflitto. Le storie ne hanno bisogno per appassionare il pubblico. Che cosa attirerà l'attenzione degli spettatori e li coinvolgerà affinché seguano con interesse il cortometraggio? Che cosa vuole il protagonista? Che cosa gli impedisce di ottenerlo? Le risposte a queste domande alimentano la fonte del conflitto. Una volta che avrai contestualizzato l'idea originale, inizia a concentrarti sugli aspetti che generano il conflitto nella storia e individua il modo di sbrogliarlo.

  • Il conflitto non deve implicare una sparatoria o una lotta corpo a corpo. Non hai bisogno di elementi particolarmente drammatici per dare intensità a una storia. Essa deve infatti presentare un conflitto reale tra i personaggi e avere peso emotivo. Se un ragazzino porta a casa un alieno, in quali problemi pensi che si imbatterà? Quali rischi corre? Perché mai il pubblico si interesserebbe a un gruppo di bambini dell'asilo che dipingono?
  • Individua la storia interna e quella esterna. Le azioni concrete rappresentano la storia esterna: un personaggio fa qualcosa e ciò ha delle conseguenze. Un cortometraggio diventa però avvincente grazie alla storia interna. Come cambia il personaggio in seguito alle sue azioni? Che cosa significano per lui? Un buon corto, o qualsiasi altro tipo di storia, deve avere entrambi questi elementi, che dovrebbero verificarsi simultaneamente.

Scrivi una storia semplice. Limita il più possibile il raggio della storia. Girare un cortometraggio significa raccontare una storia ridotta all'osso, un racconto, non un romanzo. Questo non vuol dire che il corto non possa essere ambizioso e poco convenzionale, ma bisogna lavorare con un numero limitato di elementi, personaggi e scene per ottenere un buon risultato.

  • In alternativa, potrebbe essere divertente accogliere la sfida di girare una storia particolarmente lunga o complicata condensandola in un cortometraggio. Se Guerra e pace venisse trasformato in un corto di 10 minuti, come sarebbe il risultato finale? Con le attrezzature che hai a disposizione, come comprimeresti in 10 minuti tutti e 6 i film della saga di Guerre stellari? Come ci riusciresti?

Stai attento ai cliché più comuni collegati ai cortometraggi. Come succede con qualsiasi forma d'arte, il mondo dei cortometraggi non è esente di idee strausate e storie stereotipate. Se non ne hai mai girato uno prima d'ora, avrai un netto vantaggio competitivo evitando certi elementi [5]. Ecco i cliché da cui tenerti alla larga:

  • Un personaggio è solo, si specchia, parla a sé stesso e si suicida.
  • I generi inflazionati nei cortometraggi, come il noir e il genere gangster.
  • Qualsiasi storia che implichi l'intervento di un sicario.
  • Due personaggi che discutono di un argomento, per poi scoprire che in realtà si tratta di un unico personaggio, affetto dal disturbo di personalità multipla.
  • Un cortometraggio che inizia con la telecamera puntata su una sveglia che suona e con il protagonista che si alza dal letto.

Da it.wikihow.com 

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