Ciak, si gira! Oggi vi porto su un set cinematografico, un'esperienza davvero unica per tutti gli appassionati della Settima Arte, indipendentemente dalla bellezza o meno di quello che sarà poi il film in corso di realizzazione.
All'inizio c'è un gran caos, tante persone e confusione, ma al momento in cui si comincia a girare una scena (spesso più di una volta) e si accendono luci, microfoni e telecamera, domina un silenzio assoluto: ognuno rispetta anche quelle regole non scritte in nessun copione, fatte di educazione e rispetto reciproco.
Siamo a Roma, quartiere Aventino, dove si stanno girando alcune scene di Ti ricordi di me?, il nuovo film di Rolando Ravello che dopo il grande successo ottenuto la scorsa stagione con Tutti contro tutti, suo esordio alla regia, ha deciso di continuare su quella strada oltre a fare l'attore.
I protagonisti sono Ambra Angiolini ed Edoardo Leo che interpretano la storia d'amore di due disagiati, Bea e Roby, due personaggi naif a metà tra favola e pazzia che incontrandosi per caso dalla stessa psicoanalista, tra momenti molto divertenti, riusciranno a completarsi, a perdersi e poi a ritrovarsi.
I due attori hanno già lavorato insieme portando nei principali teatri italiani la pièce firmata da Massimiliano Bruno da cui è stato tratto questo film, prodotto da Lotus Production e Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution.
La scena che ho visto girare di questo film (che vedremo la prossima primavera) che è anche un piccolo compendio sull'umanità, si è svolta tutta all'esterno, sotto il sole bollente di questi giorni, ma la Angiolini e Leo, coperti da cappotti e vestiti invernali, non hanno fatto una piega se non qualche simpatica battuta ogni tanto in dialetto romano.
Ci siamo poi spostati nel vicino Giardino degli Aranci da cui si gode una delle viste più belle della Capitale...
...e poi tutti insieme a pranzo, perché si sa, ogni set è come una grande famiglia: vi si respira un atmosfera particolare e si condividono molte cose, brutte o belle che siano, anche se ci si va - come nel mio caso - per poche ore.