Adaline Bowman (interpretata dalla sofisticata Blake Lively) è una donna affascinante e misteriosa che custodisce un grande segreto: a causa di una combinazione di eventi, Adaline non invecchia di un giorno. All’inizio del film la protagonista rispolvera il suo passato attraverso una sequenza di immagini in bianco e nero che raccontano la sua vita attraverso il rullino di una cinepresa in concomitanza di anni ed eventi storici che fanno capire allo spettatore quanta vita ha vissuto Adaline. In questo film il fattore tempo è fondamentale. È sempre dinamico, in contrapposizione con la protagonista (proprio in una delle scene iniziali infatti, Adaline si siede a guardare immagini in movimento, come se fosse spettatrice della sua stessa vita) che come una bambola di porcellana è ferma e immobile, cristallizzata nel tempo.
In questo film i personaggi appartengono a diversi mondi; mondi passati (come il marito di Adaline, uno degli ingegneri che ha costruito il ponte di Brooklyn ma è poi deceduto in seguito ad un incidente) e mondi futuri (come la figlia di Adaline, Flemming, che cresce). Quasi tutti i personaggi fanno ruotare le loro vite in prospettiva di un futuro migliore che essi possono raggiungere solo grazie all’evoluzione e al cambiamento (ad esempio, Flemming vorrebbe andare a vivere in una struttura per anziani, più sicura per lei che ora sta invecchiando; anche il cane Cavalier King di Adaline viene soppresso perché malato). Con il tempo arrivano anche le innovazioni (l’invenzione della Xerox brevettata nel 1938), le scoperte e gli studi (la cometa Della C 1981 che William – interpretato da Harrison Ford - aveva predetto apparisse). Tutti sfruttano il loro tempo in maniera tale da investire conoscenza e denaro in vista del domani per cercare di raggiungere uno scopo. Al contrario di loro Adaline non ha alcun obiettivo. Lo spettatore la vede sempre rassegnata ad un destino che pur non conoscendo ancora, lei stessa percepisce come negativo. Ma per quanto potrà resistere?
«Sarebbe bello se potessi conservare la giovinezza e la bellezza per sempre» penserà lo spettatore.
Dunque, Adaline ci fa capire l’effimero peso della vecchiaia in confronto ad una vita piena, vissuta veramente. I personaggi hanno età diverse e archi temporali differenti l’uno dall’altro (anche se sembra che Adaline appartenga al passato di ciascuno) come a rendere esplicito il corso della vita con le sue fasi di crescita ed evoluzione. Si conferisce valore al tempo che definisce il vissuto e le conoscenze acquisite. La saggezza, si sa, arriva con gli anni mano a mano che si accumulano i giorni e le esperienze, ma questi scorrono inesorabili fino a che Adaline non ce la fa più. Esausta dopo il lungo e complicato viaggio attraverso la storia, l’amore vince: Adaline rivela la sua identità al suo amante e con essa anche la sua vera storia.
La sceneggiatura di questo film è stata costruita attraverso più livelli di profondità. Nel film troviamo dei flashback di vari personaggi, tra cui ovviamente quello di William, personaggio chiave del film, che grazie ad un dettaglio riesce a riconoscere Adaline e a scoprirne la vera identità.
È proprio grazie a questi episodi di “retroscena” che lo spettatore può conoscere, e per certi versi comprendere, la protagonista e la sua scelta di vita. La sceneggiatura ovviamente rievoca, a braccetto con musica, trucco, pettinatura e abbigliamento di Adaline, il suo cambiamento che è mutevole e cangiante in concomitanza con le mode e gli stili di diverse epoche. Dall’atmosfera hippy, al jazz ed alla modernità di oggi Adaline si è ininterrottamente adattata al cambiamento tanto che sembra abbia sempre fatto parte della vita dello spettatore stesso. Il tempo scorre definito costantemente grazie ad un vero e proprio “teatro di eventi” in cui Adaline è stata una comparsa finchè non decide di capovolgere il suo punto di vista.
Questo racconto profuma di storie e vite che avrebbero potuto prendere strade diverse, di persone che hanno vissuto ogni momento come se fosse l’ultimo, e ovviamente narra di Adaline che si è sempre tenuta in disparte, senza lasciarsi andare in qualcosa di incontrollabile come l’amore. Lei che ha vissuto tante vite diverse e tutte anonime prima di decidere di cambiare, finalmente, il suo finale.
"Adaline - L’eterna giovinezza" Titolo originale: The Age of Adaline. Un film statunitense del 2015 diretto da Lee Toland Krieger
Articolo di Giulia Russo
