Film tratto dall'omonimo romanzo di Jojo Moyes che ripropone il tema dell'eutanasia in maniera molto forte, toccando i sentimenti a mò di fili scoperti, sentimenti insiti nella semplicità ingenua e solare di una ragazza che potrebbe essere chiunque, (e anche da qui il successo della storia) ..... la protagonista non è quel modello di bellezza che noi associeremmo ad una storia d'amore con un principe azzurro ( anche se in carrozzina), ma una ragazza come tante, spesso goffa, ridicola nel vestire, con una vita semplice ed abitudinaria.... storia in cui i corpi, sempre tanto enfatizzati dalla cinematografia, scompaiono per far posto alla vera comunicazione tra due anime diverse, che si incontrano e trascorrono un tratto di vita insieme, forse il tratto più intenso emotivamente della loro esistenza, in cui lo splendore della vita e lo spettro della morte, del nulla, si intrecciano e innescano la vera consapevolezza...... Louisa capirà che l'amore è conoscenza e accettazione dell'altro, delle sue scelte, lascerà quell'infantile quanto tenera e fiabesca missione di cambiare le decisioni di Will, e lo accompagnerà, col coraggio che solo l'amore può donare, nel portare a termine la sua scelta, Will, dal canto suo, scopre di amare la vita di questa istintiva e appassionata ragazzina, forse come non ha mai amato la vita di nessuno, sempre così preso dalla sua... e, paradossalmente, sente anche che ha qualcosa da dare, proprio nel momento in cui la percezione di sè lo relega nell'inutilià esistenziale, ... Nell'ultima parte del film si sente la sua trasposizione in Louisa di tutta la sua energia vitale, forza, autostima, voglia di vivere e fare esperienze di ogni tipo,....... ottima interpretazione, un film che da molti spunti di riflessione e che coinvolge. (mymovies.it)
TRAMA: Louisa Clark vive in una tipica cittadina della campagna inglese con la madre, il padre, la sorella Katrina, il nipotino e il nonno ed è fidanzata con Patrick, un giovane personal trainer. Ha 26 anni e passa da un lavoro all'altro per aiutare la sua famiglia. La ragazza è stata appena licenziata dal locale in cui lavorava da anni, il "The Buttered Bun", perché stava chiudendo per fallimento e il suo inattaccabile buonumore viene messo a dura prova quando si ritrova ad affrontare una nuova sfida lavorativa. Trova infatti lavoro presso la famiglia Traynor che cerca un'assistente per il figlio Will di 31 anni che ha avuto un incidente due anni prima rimanendo paralizzato sulla sedia a rotelle cambiando radicalmente la sua vita in un attimo.
Nel periodo durante il quale lavorerà per lui, Louisa imparerà a conoscerlo e capirà che dietro la corazza di superiorità e freddezza c'è ancora un ragazzo sensibile a cui manca la vita che conduceva prima dell'incidente, piena di emozioni. Dopo aver scoperto che Will ha fatto un accordo con i suoi genitori, in cui si concede sei mesi ancora e poi andrà nella clinica per il suicidio assistito Dignitas in Svizzera per porre fine alla sua vita, Lou si propone di dimostrare a Will che la sua vita è ancora degna di essere vissuta, mentre Will spingerà Lou ad "allargare i suoi orizzonti" e a credere in se stessa e nelle opportunità che la vita le può offrire.
Purtroppo, i tentativi di dissuaderlo, nonostante la felicità che la ragazza ha portato nella sua vita, si riveleranno inutili, in quanto Will deciderà lo stesso di morire. Lou, dopo un primo momento di rabbia e dolore, deciderà di rimanergli accanto e lo raggiungerà in Svizzera. Alla fine del film Lou si trova a Parigi, mentre legge una lettera di Will che le dice di averla scolpita nel suo cuore e che ha pensato a darle una spinta per vivere la sua vita come merita, felice e realizzata economicamente lasciandole l’accesso a un conto corrente. (wikipedia.org)
A livello mondiale la pellicola ha incassato 208,3 milioni di dollari, a fronte di un budget di 20 milioni.