sceneggiatore idea eL'idea nel cinema non è un dettaglio. Lo spunto per la sceneggiatura è tutto. Come progettare un film che cambierà per sempre la storia del cinema? Non è facile, ma ecco alcuni consigli.  Lampadine che non si accendono, fogli accartocciati per terra, caverne (platonicamente parlando) senza nemmeno le ombre proiettate sulle pareti. Ecco il desolante panorama di un cineasta alle prime armi che, di fronte ai capolavori di Kubrick, Hitchcock, Lynch, Fellini, aveva pensato "Ce la farò anch'io, un giorno". E invece, al momento di mettersi sul campo, si rende conto che trovare un'idea geniale è molto più difficile che reperire il famoso ago nel pagliaio. Purtroppo c'è un dato di fatto: noi (aspiranti registi, aspiranti scrittori, ma anche "aspiranti spettatori") siamo tutti in una situazione di chiara passività nei confronti dell'Idea: non sei tu che vai a cercare lei ma è lei che trova te, all'improvviso, mentre stai mescolando lo zucchero nel tè o quando eviti le pozzanghere sull'asfalto. Eppure qualche tecnica per ideare qualcosa di originale c'è; ecco qualche consiglio, da seguire non fedelmente ma modellandolo alla propria creatività. Che è unica, irripetibile e diversa da quella di un altro.  

RICORDARE E DIMENTICARE: tenere sempre presente tutto quello che è stata la nostra formazione. Non perdere di vista i libri, i film, i registi, le battute, gli autori, i cartoni animati, qualunque cosa che ci abbia fatto diventare quello che siamo. Anche i più grandi scrittori sono partiti dall'essere lettori compulsivi. Allo stesso tempo, però, è necessario dimenticare tutto, fare una tabula rasa. La nostra idea non può e non deve essere la copia di un'altra: l'unico modo di partorire un'idea originale è... che sia totalmente originale. Tutto quello che abbiamo letto, ascoltato e visto servirà a costruire un'opera piena di rimandi intertestuali, di cultura e di riferimenti più o meno alti. Ma il nocciolo - la metafora con cui frequentemente si rimanda per figurare l'Idea  - deve essere totalmente nostro.

STRUTTURARE: l'idea c'è ma è solo un vago riferimento? Non basta. Bisogna dare una forma al nostro spunto e concretizzarlo, strutturandolo e mettendolo nero su bianco. Cercare di organizzare la propria ispirazione è, contrariamente a quanto si possa pensare, tipico dell'artista. L'opera d'arte (un film come un romanzo o un quadro) va fruita e per essere capita e compresa deve avere una forma definita. La struttura non è rigida e fissa ma chiara e solida: non è necessario scriverla, potete anche disegnarla o darle forma con delle slide in Power Point. Qualunque mezzo è ammesso, l'importante è che il concetto sia forte.

SVILUPPARE: avete uno spunto geniale? Bene, ma non pensate di essere "arrivati". L'idea va messa in forma e, soprattutto, sviluppata. Leggete i libri di Chris Vogler o i manuali di sceneggiatura della Hollywood classica. Un film è diviso in tre atti, ha un incidente scatenante, un climax, un "momento di morte" e uno "scioglimento"; cercate di applicare questi punti alla vostra idea e, nel frattempo, provate a capire se può funzionare. Non si direbbe, ma spesso le dosi di dramma, suspance o commedia sono dosate nel laboratorio della sceneggiatura come se si avesse a che fare con dei reagenti chimici.

PITCHARE: sapete cos'è il pitch? I teorici americani delle sceneggiature sostengono che un film può funzionare se può essere riassunto in una frase. Un esempio? Kramer contro Kramer: "Un uomo con un figlio deve affrontare la difficile situazione di un divorzio e di una battaglia legale per l'affidamento". Se il nostro film non può essere sintetizzato in una breve frase, non può funzionare. Il pitch, in realtà, è qualcosa di più complesso: deve essere breve, ma non solo "riassuntivo". Deve essere brillante, smart, potente; deve sedurre e convincere in un minuto. Come prepararlo? Allenatevi. Allenatevi tanto.

MODIFICARE: le stesure della sceneggiatura sono sempre multiple. Ogni volta si perfeziona un passaggio, si cambia qualcosa, si modifica il percorso dei personaggi, si arricchisce il loro bacino di informazioni. Solo un accurato lavoro di rifinitura renderà la vostra idea perfetta o, almeno, presentabile a qualcuno che potrebbe ascoltarvi.

di ALICE GRISA   da farefilm.it 

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