♥ Tutto sulla Tecnica • Fotografia
La fotografia nel cinema è un elemento fondamentale che contribuisce a creare l'atmosfera, l'emozione e la bellezza visiva di un film. Attraverso l'uso di luci, colori, composizioni e tecniche cinematografiche, i direttori della fotografia trasformano le parole della sceneggiatura in immagini coinvolgenti sullo schermo. In questo articolo, esploreremo l'importanza della fotografia nel cinema e come influisce sulla narrazione cinematografica.
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La luce ha una funzione rivelatrice, non solamente delle caratteristiche fisiche dei soggetti (forma, dimensione, colore,…) ma anche di atmosfere, stati d'animo, tempi e luoghi.
Dopo la regola dei terzi, ecco un’altra tipologia di composizione: la sezione aurea (detta anche regola aurea o golden rule). Ispirata dalla natura e ripresa da altre forme artistiche: la sezione aurea può essere usata anche in fotografia e nelle riprese video...
La fotografia è una forma d'arte complicata. Gli elementi di esposizione, composizione, luce, soggetto, momento e molti altri si uniscono per creare un'unica immagine bidimensionale che viene presentata a uno spettatore.
Facciamo un po' di confronto e contrasto. Prendiamo due film che sono praticamente lo stesso film e quindi la stessa sceneggiatura in un singolo colpo. Il primo è uno dei migliori film mai realizzati: I Sette Samurai. Ecco uno scatto dei nostri sette eroi....
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Il Museo di Palazzo Grimani di Venezia celebra la figura della fotografa Inge Morath (Graz 1923 – New York 2002) con una sezione inedita per l’Italia dedicata alla città lagunare dove la sua carriera ebbe avvio. E’ stato l’amore a condurre nel novembre del 1951 Inge Morath e Lionel Burch, neo sposi, a Venezia. E sono stati il maltempo in Laguna e Robert Capa, a far diventare lei, che con la fotografia non aveva dimestichezza diretta ma che collaborava già con la celebre agenzia fotografica parigina, la prima donna fotografa dell’Agenzia Magnum Photos.
Nell'occhio l'angolo di campo è il massimo angolo entro il quale si può osservare l'ambiente esterno. Da un punto di vista più pratico è ovvio che il nostro occhio non può vedere tutto il mondo a 360 gradi ma può osservarne solo una porzione alla volta; questa porzione (misurata in gradi) è l'angolo di campo.
Qui di seguito le regole base per effettuare delle belle foto.
- La prima regola che non va dimenticata è quella di pulire la lente dell’obiettivo che molto spesso ha il grasso delle nostre dita
- Impostare la risoluzione massima prevista dal vostro apparecchio, il minimo è 1280x720 pixel (HD)
- Cerca di dare il giusto peso all’inquadratura cioè tieni lo smartphone in orizzontale e non escludere elementi importanti
- Segui la regola dei terzi, ovvero immagina l’immagine divisa da tre sezioni orizzontali e tre verticali. L’attenzione di chi guarda un’immagine cade sempre nelle intersezioni di queste linee immaginarie che spesso si possno selezionare, ti aiutano nell'inquadratura
- Assicurati che il soggetto sia abbastanza illuminato. Puoi studiare delle illuminazioni solo da destra o da sinistra, provale, ma poi le devi giudicare per quello che valgono.
- Usa al minimo necessario il flash
- Non dimenticare di mettere a fuoco, toccando col dito l’oggetto principale sul tuo schermo, e solo dopo scatta.
- L'ultima regola, che è la più importante, sii molto critico con lo scatto appena effettuato, solo così puoi imparare a fare delle belle foto.
Il segreto per inquadrare bene una fotografia è prima di tutto pensarla finita nella nostra mente. Bisogna pensare varie cose: il nostro occhio, cioè la nostra mente vede bello perchè vogliamo vedere bello, ma tra immaginare ed avere la fotografia finita che ci piace ce ne corre. Perchè la maggior parte delle nostre foto, alla fine, non ci piacciono? sono scialbe, non hanno carattere, sono solo delle riprese che non ci piace far vedere agli altri...
Se non siamo molto esperti, basta seguire le prime basilari regole: prima di tutto, inquadriamo in orizzontale od in verticale? poi pensiamo alla posizione e all'angolazione del soggetto, e guardiamo la cornice, ossia tutti gli elementi che insieme al soggetto sono nell'inquadratura, c'è qualcosa che ci disturba? togliamola dall'inquadratura; poi pensiamo alla luce, meglio non averla di fronte.
Ma se vogliamo fare qualcosa di diverso, qualcosa che colpisca lo spettatore, allora bisogna osare. Osare significa rompere, non seguire le regole di base, ma occorre farlo gradatamente, ad esempio vogliamo fare un controluce, allora prima chiediamoci se e' l'ora giusta, poi spostiamoci di pochi gradi per volta, partendo da una posizione in cui la luce la abbiamo di fianco, fino ad arrivare ad averla di fronte; studiamo le varie immagini trovando quella che sta quasi al limite della visibilità del soggetto ma che ha la luce giusta.
Oggi tutti possiamo fotografare. O meglio possiamo fare click con il nostro smartphone, ma questo non significa fotografare. Se diamo ad un bimbo di un anno il nostro apparecchio, anche lui scatterà immagini, come noi, e sicuramente tra migliaia di scatti, uno buono ne uscirà.... casualmente. Studiare, impegnarsi per fare un nostro piccolo capolavoro è un'altra cosa.
Provate ad immortalare ritratti mettendo la vostra fotocamera su un treppiede e usate un telecomando wireless a distanza per scattare. Questa tecnica non solo vi stabilizzerà la vostra fotocamera, vi assicurerà un’immagine perfettamente nitida e soprattutto vi permetterà di “uscire” da dietro la camera ed interagire con il vostro soggetto in modo naturale.
Leggi tutto: Ritratti fotografici: consigli per migliorarli (4)
Nei ritratti fotografici il vostro soggetto è l’elemento unico e principale della fotografia, tutto il resto crea solamente distrazione. Ogni volta che vi ritrovate a scattare un ritratto guardate sempre come e dove posizionarlo in modo da avere sullo sfondo meno cose possibili.
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Se state fotografando il vostro soggetto di profilo o leggermente di lato, non posizionate il volto esattamente al centro dell’inquadratura, mettetelo leggermente da una parte cercando di seguire la regola dei terzi. Inoltre lo suardo deve andare verso la parte dell’immagine che rimane vuota per non “soffocare” l’immagine.
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I ritratti fotografici sono spesso più accattivanti rispetto agli altri generi di fotografie perchè spesso raccontano una storia con un semplice sguardo. Mi capita spesso di fotografare persone e mi rendo conto che è estremamente difficile "immortalare" in uno scatto la vera storia che si nasconde dietro ad un soggetto. Per questo motivo ho scritto questo articolo dove cercherò di darvi diversi consigli, applicabili alla maggior parte delle situazioni, che vi metteranno sulla buona strada per ottenere ottimi ritratti fotografici. Aggiungo che queste informazioni valgono pure per migliorare le inquadrature delle nostre riprese in video. Vediamoli assieme.
Concetti base per imparare a fotografare sia per ottenere una singola fotografia che per realizzare un video: Tempo di scatto, Diaframma, Iso, Bilanciamento del Bianco, Messa a fuoco.
Cos’è la fotografia nel cinema? Una domanda difficile a cui rispondere. E ce la siamo anche posta da soli! Difficilmente navigando nel web troverete una definizione precisa e univoca. Tuttavia, la fotografia nel cinema può definirsi come l’immagine fotografica e tutto ciò che la compone e costruisce. Non vi basta vero?
Va di moda il look cinematografico... Tutti vogliono riprendere con il nastro MiniDV ed avere l'impressione di proiettare un film girato in pellicola. Spesso si legge che per averlo è sufficiente cambiare videocamera: ma basta comprare l'ultima uscita, per avere il look della pellicola? Proviamo a parlarne.
La situazione al via delle ricerche: Curiosamente era già noto che il film fosse stato girato a Venezia (in parte grazie anche al titolo, credo) da Enrico Maria Salerno, ma non era ancora stata avviata una ricerca dei luoghi esatti, salvo qualche sporadica location perlopiù facilmente riconoscibile. Questa è la storia di una delle più lunghe gestazioni in cui è incorso uno speciale location davinottico. La ricerca dei luoghi di Anonimo veneziano era partita già tre anni fa e molte di esse erano anche già state fotografate nel 2009, solo che mancava una fonte decente da cui ricavare i fotogrammi. Il vhs era di qualità scadente, e un film così, in cui le location mirabilmente fotografate da Marcello Gatti rivestono un'importanza fondamentale (buona parte del film si svolge tra calli, ponti e canali), meritava di meglio.
Anthony Dod Mantle è un direttore della fotografia inglese, vincitore di Oscar e Bafta e collaboratore di Danny Boyle, che ha deciso di dare 10 consigli a chi vuole intraprendere una buona carriera nel complesso mondo della fotografia cinematografica.
Leggi tutto: Come diventare direttore della fotografia? 10 regole per illuminare un set
Considerato forse il più grande dei grandi maestri della fotografia, Henry Cartier Bresson, è morto all' età di 95 anni. Da giovanissimo aveva incominciato ad interessarsi di pittura, ma poi, acquistata una Leica, si era innamorato della fotografia imponendosi subito per uno stile intimista, che ne aveva fatto il maestro della scuola fotografica francese, e non solo.
Leggi tutto: HENRY CARTIER-BRESSON Maestro della Fotografia - I suoi rapporti con il Cinema