♥ dalle Idee alle Sceneggiature
MARIA
Sinossi
“Diventare madre è la cosa più bella del mondo”
Anna è una maestra delle elementari, non ha mai avuto figli, ma stare con i bambini e osservarli mentre crescono è tutta la sua vita. Antonio, suo marito, lavora all’osservatorio astronomico, passa le notti davanti al telescopio, osservare l’universo è tutta la sua vita.
Una serie di eventi straordinari irrompe nelle loro vite: lui scopre una supernova e Anna… il test di gravidanza non lascia dubbi, è positivo…
Every day as usual, two fisherwomen risk their lives on a little boat while going in the middle of the ocean for food. After a night at sea, the only thing they picked up in their net was plastic. At dawn, they row back to their village, but there is no more village. In its place, a five star resort is being built.
Ogni giorno, come al solito, due pescatori rischiano la vita su una barchetta mentre vanno in mezzo all'oceano per mangiare. Dopo una notte in mare, l'unica cosa che raccolsero nella loro rete fu la plastica. All'alba, remano nel loro villaggio, ma non c'è più villaggio. Al suo posto, è in costruzione un resort a cinque stelle.
SINOSSI di LA VITA DI FRONTE
Cosa si agita dentro l’anonimato di un palazzo di cemento, dietro le costruzioni a schiera? Edifici che si fanno custodi di amori perduti, strade perse e ritrovate, cadute vertiginose, insicurezze persistenti, affetti che continuano a vivere nel vento. L’anima è custodita al suo interno. Non si è giocato un soldo su questa possibilità.
Una donna, anziana, vive, da sola, dinanzi ad un palazzo, in cui si animano delle vite, a dispetto dell’anonimato del cemento che le contiene. È il palazzo che le parla? Le parole raggiungono la vecchia signora seduta in poltrona. La sua vita sembra essere legata al filo di quelle parole, ad un’attesa misteriosa.
Ogni giorno apparecchia un grande tavolo ed accende delle candele, come se qualcuno debba arrivare, ma inesorabilmente il tavolo resta senza invitati e la candela solo moccolo e fumo. Mentre qui si consuma un’attesa quasi infinita, di fronte continua il quotidiano vivere, squarciato dalla curiosità di una bambina.
I giorni si ripetono uguali fino al blackout. Ed è qui che la bambina entra, finalmente, nella vita della vecchia signora: un incontro che cambierà la vita di entrambe.
La musica unisce le due donne, lontane per età, eppure così misteriosamente attratte l’una dall’altra. L’amore divamperà, nonostante le cose non dette, e i segreti saranno rilevati.
Sinossi del corto 'Negli occhi di un bambino': "Ivan, un giovane ragazzo fotografo, durante una sosta con un amico, rivive la sua infanzia notando l’abitazione dove viveva da adolescente. Un luogo angusto, invivibile, motivo del suo chiudersi totalmente entrando in una fase buia depressiva. I suoi ricordi ripercorrono giornate scolastiche bullizzato a causa della sua povertà familiare. I ricordi giungono fino agli ultimi anni dove rimpiange di non essere andato al funerale di una persona cara".
Regia: Marco Ferrara
Anno di produzione: 2022
Durata: 17' 17''
Tipologia: cortometraggio
Genere: biografico/sociale
SINOSSI
Lorenzo è oggi: le sbarre di un carcere pieno di silenzi in cui vive un tempo scandito, ma senza significato. Incastrato nei ricordi, nelle cose non dette.
Lorenzo è ieri: la tragedia di una perdita inattesa che sconvolge ogni equilibrio e lo fa letteralmente crollare, abbandonando tutto.
Lorenzo è domani: l'idea di quella telefonata che non riesce a fare, di quel perdono che non riesce a concedersi.
"inCONTROtempo" è una storia di appuntamenti persi, è una somma di "non scelte", è l'amarezza di un lieto fine in cui hai smesso di credere. Ed è lì, che la vita riesce a sorprenderti, di nuovo.
SINOSSI
Vi è mai capitato di fare un sogno talmente intenso da sembrare reale?
È ciò che accade a due ex compagni di liceo: Oscar e Luigi che, dopo molti anni, si ritrovano fianco a fianco tra lavatrici e asciugatrici in una lavanderia h24.
Leggi tutto: NEI TUOI PANNI sinossi di Bruno Ugioli e Damiano Monaco
Sinossi:
Barcellona, 1975. La cantautrice Joan Isaac compone una canzone che parla di una donna scomparsa perché aveva perso il suo amante quando aveva 20 anni.
Leggi tutto: ‘Margalida’ sinossi del cortometraggio di Constanca Amengual e Francesca Mas
Sinossi:
Ci immergiamo nella memoria di una donna che rievoca la storia di una ragazzina di nome Bea. Bea è una ragazza che si sente persa e senza scopo al mondo e cerca di intorpidire i suoi sentimenti andando alle feste.
Sinossi:
Fosforito è uno dei più grandi idoli nella storia dell'arte del Flamenco. Nel 2005 gli è stata assegnata la 5° Chiave d'Oro del Canto Flamenco per aver nobilitato e universalizzato il flamenco e per l'importanza dei suoi contributi creativi nel rivitalizzare stili in disuso.
Leggi tutto: Fosforito, una historia de flamenco - documentario di Alejandro Fernández
A CÉU ABERTO (In the Open Sky/A Cielo Aperto) è un omaggio a tutti i cinema distrettuali europei, ormai chiusi, che hanno animato la vita comunitaria, svolgendo un ruolo importante nella diffusione del cinema.
Leggi tutto: A CÉU ABERTO (A Cielo Aperto) di ANA MONÇÃO e ANA GONÇALVES - la sinossi
Sinossi
Uno strano essere atterra per caso sulla Terra e sopravvive occupando il corpo di un uomo. Una volta mimetizzato nella società terrestre, individua un vortice piramidale magnetico all'ultimo piano di un grattacielo per tornare sul suo pianeta.
Leggi tutto: Alcanzar el Vórtice, cortometraggio di Pedro Poveda - sinossi
SOGGETTO “DIVA”
Quando l’attrice Eva Santi scompare dalle scene a ridosso di uno spettacolo una grande attenzione mediatica da parte di giornali e TV accresce l’interesse del pubblico. Quando il suo compagno Renato è invitato a parlarne nel talk show della domenica pomeriggio, incalzato dalle domande della conduttrice è palese il suo imbarazzo nel dover dare una spiegazione plausibile su questa vicenda: “è stressata” queste sono le parole di giustificazione alla scomparsa di Eva, ma la realtà è ben diversa. Il destino della donna è nelle mani del subdolo avvocato Baldassoni e di suo fratello, contadino dalla testa calda. Ancora non è chiaro come questi destini si incrocino ma presto la verità verrà svelata.
Sinossi: Un filo d'olio inesauribile trasporta con sé storia, musica e passione del Molise e della sua millenaria tradizione olivicola, tutelata e promossa con impegno dall'Associazione Nazionale "Città dell'Olio". Questa, nata a Larino nel 1994, conta oggi più di 350 città associate in tutta Italia e un costante impegno nazionale e internazionale sempre crescente. L'associazione festeggia i suoi vent'anni attraverso il racconto di Pasquale Di Lena, suo fondatore, che ci accompagna nel viaggio in musica di un filo d'olio, alla scoperta di una tradizione antica, mutata ma non interrotta, legata all'ulivo e all'olio. Prelibato alimento del corpo e dello spirito, l'olio è protagonista di un territorio vigoroso ma altrettanto fragile che, bisognoso di tutela, si fa più consapevole custode e promotore delle proprie ricchezze.
Si narra la vicenda di Charles Foster Kane, magnate dell'editoria. Il film inizia con un flash-back. Kane è morto, si cerca di interpretare la sua incredibile personalità, le sue speranze e le sue azioni. L'uomo è morto pronunciando la parola "Rosebud". Un giornalista si assume l'incarico di venire a capo del mistero andando a parlare con le persone che furono più vicine al magnate. Comincia dal suo più grande amico, Leland (Cotten), che sostenne Kane fin dall'inizio, quando il grand'uomo sembrava animato da irresistibile spinta di onestà e fu da questi licenziato quando non si schierò dalla sua parte in una vicenda di scarsa importanza. Appare un assistente di Kane, che conosce alcuni fatti, appare la seconda moglie, una cantante con le virgolette, come venne definita per il suo poco talento. Kane tentò anche la via politica, ma venne fermato con un ricatto. Conobbe tutti i grandi uomini del suo tempo. Raccolse in un incredibile castello milioni di cimeli e di cianfrusaglie. Ed ecco la soluzione del mistero: "Rosebud" era il nome della piccola slitta con cui Charles giocava da bambino. Come a dire che a fronte di una vita così articolata, importante, decisiva per molti, rimane un pezzo di legno che brucia in una caldaia.
Titolo santificato dal cinema. Da molti ritenuto degno leader di una classifica ideale di film. Fu girato nella seconda parte del 1940 quando Welles aveva appena venticinque anni. Welles fece un film allarmante, incredibilmente pensato, nei contenuti e nella tecnica. Era il trionfo del cinema per il cinema, dove niente è reale e naturale, dove le luci arrivano da fonti impossibili (celebre la sequenza delle ballerine alla festa, che vengono illuminate dal pavimento). Il regista usò obiettivi particolari per dare significati espressivi a seconda di ciò che voleva comunicare: il soffitto a opprimere appena sopra la testa, il grandangolo che isola, piccolissimo, il soggetto. I giochi di ombre che indicano precarietà e una fine che non sarà certamente lieta.
Welles, che aveva già stupito gli americani coi suoi geniali interventi radiofonici (famoso quello dell'invasione della terra da parte dei marziani, tanto realistico da sconvolgere il paese), li stupì con un film che rappresentava l'esatto opposto del sogno americano raccontando la vicenda di un eroe che finisce male. Welles si ispirò alla vera storia dell'editore William Hearst e introdusse per primo nel cinema la pratica, seppur popolare, freudiana, alla quale avrebbe presto attinto un grande maestro come Hitchcock. Il film esce dal quadro del suo tempo, rimane un manifesto ancora valido. (da mymovies.it)
TRAMA
- Supereroi
- Halle Berry
- Benjamin Bratt
- Sharon Stone
- Lambert Wilson
- Frances Conroy
- Alex Borstein
- Michael Massee
- Byron Mann
- John Brancato
- Michael Ferris
- John Rogers
- Thierry Arbogast
- Sylvie Landra
- Bill Brzeski
- Angus Strathie
- Klaus Badelt
- William Orbit
- Graeme Revell
di Pitof per www.spietati.it
Hulk direbbe così (che spacca!), ma come potrebbe essere la logline di un suo film? Uno scienziato viene colpito dai raggi Gamma che gli conferiscono la capacità di trasformarsi in una creatura dagli incredibili poteri. Altri vorranno il suo stesso dono. Serve altro? Forse è meglio fare un passo indietro e spiegare prima di tutto cos’è una logline.
"La prima regola per uno scrittore è scrivere in modo semplice. Riterrei di aver fallito, se i miei lettori fossero costretti a leggere due volte la stessa cosa per capirla". Ken Follett senza segreti. Ovvero, i suoi romanzi raccontati ai lettori. Meglio, le tecniche utilizzate per costruire intricate trame sempre ricche di suspense svelate direttamente dall'autore. Un vero e proprio corso di "creative writing", alla fine. Interamente online e offerto sulle pagine ufficiali del celeberrimo scrittore.
Leggi tutto: Scrivere. In generale. Ken Follett e il suo Decalogo
Questi altri nuovi film (i titoli sono i titoli originali) ti possono suggerire alcune idee? non bisogna copiare ma solo prendere spunti per creare una nuova storia...
SLEEPING DOGS (Inglese | Azione/Avventura, Thriller) L'ex detective della omicidi Roy Freeman (Russell Crowe) non riesce a ricordare. Dopo essersi sottoposto a un trattamento all'avanguardia per l'Alzheimer, gli viene chiesto di riesaminare un brutale caso di omicidio del suo passato. Un detenuto nel braccio della morte che Roy aveva arrestato dieci anni prima...
AMUSIK (Italiano | Drammatico, Romantico) In un mondo saturo di musica, una ragazza nasce senza i mezzi per ascoltarla. La sua malattia si chiama Amusia: esiste ma nessuno lo sa; la tortura ma nessuno ci crede. Un'infanzia solitaria, trascorsa a difendersi dall'accusa...
ASCENSION (Inglese | Orrore) 8 studenti sono bloccati nel loro dormitorio universitario a seguito di una pandemia globale. Nonostante abbiano accesso alla rete nuova e migliorata della scuola, si trovano nell'impossibilità di connettersi al mondo esterno. Proprio quando pensavano di essere al sicuro,...
COLORADO CHRISTMAS (Inglese | Commedia, Drammatico, Romantico) Melody Miller, madre single in difficoltà, ha lasciato il lavoro dei suoi sogni come insegnante di musica per lavorare nell'assistenza sanitaria domiciliare per provvedere alla sua giovane figlia. Quando uno dei suoi clienti si ammala, la sua famiglia si precipita a casa e, con sorpresa di Melody, il suo...
DOUBLE BLIND (Inglese | Giallo) Sette sconosciuti si iscrivono a un test farmacologico apparentemente di routine presso una struttura farmaceutica, ma presto scoprono un effetto collaterale inaspettato: non riescono ad addormentarsi. Preoccupata per la sicurezza dei suoi pazienti, la dottoressa supervisore...
I DON'T WANT TO BE DUST (Spagnolo | Commedia nera, dramma) Bego, una casalinga in crisi di mezza età, vive annoiata e ha paura di essere irrilevante. Suo marito trascorre il suo tempo in riunioni di lavoro sospette e suo figlio, un regista, è sulla trentina perso nei suoi sogni di grandezza. Tuttavia, ha...
YOU & ME & ME (Tailandese | Drammatico, Famiglia, Romantico) Una nostalgica storia di formazione di sorelle gemelle identiche che condividono ogni aspetto della loro vita l'una con l'altra, finché un giorno un ragazzo entra nelle loro vite e mette alla prova il loro forte legame.
BIOSPHERE (Inglese | Commedia, Fantascienza) In un futuro non troppo lontano, gli ultimi due uomini sulla terra devono adattarsi ed evolversi per salvare l'umanità.
TELL THAT TO THE WINTER SEA (Inglese | Drammatico, Romantico) Celebrando il suo imminente matrimonio, Jo invita la sua amica d'infanzia, Scarlett, a fare un viaggio tra ragazze in una tenuta di campagna. Ma nonostante l'allontanamento da adulti, i sentimenti irrisolti permangono ancora tra di loro mentre il resto del gruppo si gode...
da The Film Catalogue
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Shotgun Wedding (English | Action/Adventure, Comedy, Romance) Darcy (Jennifer Lopez) e Tom (Josh Duhamel) riuniscono le loro famiglie per il loro matrimonio, ma quando l'intera festa viene presa in ostaggio...
About My Father (English | Comedy) Una commedia esilarante incentrata su Sebastian (Maniscalco) che viene incoraggiato dalla sua fidanzata (Bibb) a portare il padre immigrato e parrucchiere, Salvo (De Niro), a un weekend di ritrovo con la sua famiglia super ricca ed estremamente eccentrica. .
Copenhagen Does Not Exist (Danish | Psycho-Drama) Una giovane donna è scomparsa senza lasciare traccia. Tre mesi dopo il suo ragazzo accetta un accordo insolito: essere rinchiuso in un appartamento e interrogato dal padre della donna. Diventa presto ovvio che anche molto prima della sua scomparsa...
Feed (Swedish | Horror) Basato sulla storia vera della prima donna svedese ad essere uccisa per stregoneria, un orribile omicidio si trasforma rapidamente in un mito di fantasmi online e diventa una popolare attrazione turistica. Gli influencer provano presto a cavalcare l'onda del "turismo fantasma" per ma...
The Great Silence (Danish | Drama) Alma, 29 anni, vive una vita tranquilla in un convento cattolico contemporaneo e si sta preparando a prendere i voti perpetui come suora quando suo fratello Erik arriva inaspettatamente dopo molti anni di distanza. Erik, un alcolizzato in via di guarigione, vuole la sua parte di..
One Four Three (English | Drama, Romance, Thriller) Una donna inizia una relazione lesbica, lasciando il fidanzato e la famiglia devastati. Ma un violento attacco di un aggressore sconosciuto la trova ricoverata in ospedale con amnesia. Non avendo nulla da perdere, inizia il pericoloso compito di scoprire chi è...
The Quiet Migration (Danish | Drama) Carl, 19 anni, vive una vita tranquilla nella campagna danese con i suoi genitori adottivi, che si aspettano che un giorno rilevi la fattoria di famiglia, continuando le loro tradizioni. Ma Carl inizia a sentire l'attrazione di due mondi: "casa" più la sua casa natale...
Second Act (Denmark) La vita di Eva non è eccezionale. Suo marito l'ha lasciata per il vicino, suo figlio non vuole più che si prenda cura di lui e lei sta per andare in pensione. Ma una telefonata cambia tutto.
Se pensiamo alle storie e ai personaggi che amiamo nella letteratura e nel cinema, notiamo che probabilmente hanno in comune un arco narrativo avvincente. L’arco narrativo del personaggio è semplicemente il riassunto essenziale del viaggio mentale e fisico che un personaggio compie nel corso di una storia. Imparare a costruire un arco narrativo forte può aiutare uno scrittore a trasformare un buon personaggio in un grande personaggio, e a migliorare notevolmente gli esiti della storia.
Che cos’è l’arco narrativo del personaggio?
Come detto, si tratta del percorso che il nostro personaggio fa nel corso di tutta la vicenda. L’arco narrativo di un personaggio comporta molte avversità e sfide, nonché alcune modifiche del suo carattere, che alla fine portano alla soluzione del conflitto. Gli archi progrediscono insieme alla tradizionale struttura della storia in tre atti. La maggior parte degli archi di trasformazione dei protagonisti inizia con un’incidente scatenante, che chiarisce la posta in gioco e il conflitto centrale del personaggio. Il modo in cui l’arco procede dipende dal tipo di storia che si sta raccontando, e da come funziona il personaggio.
Ci sono 4 tipi di archi narrativi del personaggio, e tanti archi di personaggi archetipici che si possono trovare in letteratura e nei film.
La maggior parte degli archi narrativi propri di un personaggio prevedono il cambiamento. Negli archi di cambiamento, osserviamo un personaggio cambiare nel corso di una storia in una direzione positiva o negativa. Gli archi piatti sono una modalità meno praticata: il personaggio rimane statico per tutta la storia. Di seguito sono riportate le descrizioni di alcuni tipi diversi di archi di personaggi e alcuni esempi di archi di personaggi corrispondenti.
Arco di trasformazione: un arco di trasformazione del personaggio è un arco narrativo in cui il protagonista passa dall’essere una persona normale all’inizio della storia, all’essere un eroe alla fine della stessa. Questo tipo di arco del personaggio è associato a storie epiche, e alla struttura della storia del viaggio dell’eroe archetipico. Esempio: all’inizio della serie di Harry Potter, Harry è un ragazzino orfano che vive con uno zio e uno zia crudeli, che lo trattano come un servitore. Alla fine della storia abbiamo visto Harry evocare la sua forza interiore, e diventare il salvatore del mondo magico.
Arco di cambiamento positivo: un arco di cambiamento positivo è simile a un arco di trasformazione ma di solito non è così pronunciato e si basa su una trasformazione soprattutto psicologica. Un arco narrativo positivo richiede che un personaggio sperimenti un cambiamento positivo nel corso della storia. I personaggi partono da caratteristiche negative e sviluppano una visione del mondo positiva entro la fine della vicenda raccontata. Esempio: in A Christmas Carol, Ebenezer Scrooge inizia essendo un vecchio e ricco avaro consumato dall’avidità. Nel corso della storia, cambierà punto di vista sulla vita e diventerà una persona caritatevole.
Arco di cambiamento negativo: come suggerisce il nome, un arco di cambiamento negativo coinvolge un personaggio che inizia come buono, e diventa cattivo nel corso dei fatti. Esempio: all’inizio de Il Padrino, Michael Corleone è un veterano dell’esercito perfettamente pulito, che gode di una buona reputazione nonostante provenga da una famiglia criminale organizzata di New York. Il percorso di Michael ha seguito un arco negativo e si ritrova a capo di una famiglia criminale, consumato dal bisogno sanguinario di mantenere potere e controllo. Allo stesso modo, in Breaking Bad, Walter White inizia come un insegnante di chimica della scuola pubblica che sta lottando per provvedere alla sua famiglia. Alla fine della serie, Walter ha tradito la sua morale ed è diventato un boss della droga, a spese della sua felicità e del benessere della famiglia.
Arco piatto o statico: un arco narrativo piatto è una forma molto meno comune, e si trova principalmente nelle storie d’azione e nei thriller. Esempio: Indiana Jones rimane un avventuriero emotivamente stoico e altamente capace indipendentemente dal pericolo in cui si trova. Una tendenza della sceneggiatura all’azione e all’avventura compensa questa staticità; il personaggio non cambia ma viene costantemente tenuto sotto pressione dagli eventi, come avviene anche agli eroi dei fumetti.
L’arco di trasformazione è il percorso che porta un personaggio a cambiare nel corso di una vicenda, affrontando nuove sfide, adattandosi agli eventi e infine vincendo. Un percorso vittorioso grazie all’acquisizione di una visione diversa dei fatti rispetto a quella, fallimentare, che aveva all’inizio della storia.
Il testo di riferimento da studiare per capire bene l’arco di trasformazione, a meno che non ti bastino le mie spiegazioni sintetiche, è L’Arco di Trasformazione del Personaggio di Dara Marks, pubblicato in Italia da Dino Audino Editore.
Io consiglio sempre di non accontentarsi delle mie spiegazioni e di leggerlo, di andare all’origine dei concetti che spiego, perché è ricco di esempi e ragionamenti. Non sono sempre d’accordo con quello che dice e nella mia analisi del film Arma Letale (presente online, come già indicato nell’introduzione) ho sottolineato la mia diversa interpretazione di alcuni dettagli tecnici rispetto a quella della Marks, ma è una grande lettura.
Lo stesso discorso vale per tutti i testi che troverai consigliati in fondo a questo manuale. Comprali, studiali e leggili. Nel mio Corso Avanzato troverai il “di più”: le connessioni ulteriori tra la teoria presente nei diversi saggi, le sintesi ragionate dei concetti e le mie aggiunte originali di teoria.
L’arco di trasformazione è il modello narrativo più diffuso, elegante e naturale, facile da seguire per il pubblico, ed è letteralmente il modo con cui l’umanità si è tramandata tramite le storie il concetto di “sopravvivenza del più adatto”, ben prima che questo concetto venisse descritto esplicitamente da Herbert Spencer nel 1864.
Abbiamo già visto le basi di una buona storia nei precedenti capitoli dedicati a che cosa sia una storia, all’importanza del difetto fatale di un personaggio, e al ruolo del conflitto e di come mai debba essere sempre maggiore, causando sofferenze a mano a mano peggiori al protagonista.
Immagine tratta dal saggio “L’Arco di Trasformazione del Personaggio” di Dara Marks, Dino Audino Editore. Leggetelo!
L’immagine dell’arco di trasformazione richiama un monte su cui il personaggio deve salire, con fatica, col fiatone, i muscoli in fiamme e maledicendo ogni passo, e arrivato in cima alla scalata può tirare il fiato e capire che aveva benissimo le forze per farcela: doveva solo impegnarsi e trovare dentro di sé la volontà di trionfare. Ora sa di che pasta è fatto per davvero!
Adesso lo aspetta la discesa dal monte, con la consapevolezza di aver avuto già la forza per salire, di essere quindi migliore di quanto pensasse di essere prima della scalata: la discesa è faticosa, ma grazie alla nuova fiducia che il personaggio ha in sé stesso ora si sente in grado di farcela, anche se il percorso è perfino più difficile di prima… e la sfida arriverà al suo apice, al massimo del pericolo, col terzo atto.
Dara Marks è l’esperta di analisi delle storie che ha reso ancora più famoso il modello dell’arco del personaggio, grazie all’opera L’Arco di Trasformazione del Personaggio, ma non ha inventato lei il modello.
Questo modo di strutturare le storie affonda le sue radici nei tradizionali tre atti del modello aristotelico, come lo fanno pure gli insegnamenti di Lajos Egri, di Syd Field, di Robert McKee e di altri ancora, tanto che modello “aristotelico”, “classico” o “restaurativo” sono tutti sinonimi dell’arco di trasformazione e si possono usare benissimo come nomi per indicare il modello spiegato dalla Marks.
Un modello efficiente e naturale che ritroviamo nelle migliori opere di Shakespeare. Il modo con cui gli uomini per millenni si sono raccontati storie, come mostrato da Joseph Campbell col monomito descritto nel capitolo precedente.
La Marks ha saputo spiegare questo modello in un modo chiaro ed elegante, e di conseguenza più comprensibile e facile da applicare rispetto ad altri autori famosi. Per questo, dovendo consigliare un singolo libro con cui partire, consiglio sempre il suo perché fornisce già tutti gli strumenti nel dettaglio per realizzare molti tipi di storie… e lo si può usare per scrivere anche tutta la vita, se non si vuole andare oltre con la teoria.
A cosa serve avere un modello ben spiegato se questo è un tipo di storia che viene naturale realizzare agli umani, in diversi millenni e continenti? Semplice: per prima cosa a evitare gli errori, perché per quanto “naturale” è un modello che viene assorbito per apprendimento, non è che ci siano dei manuali di sceneggiatura dentro al DNA.
Studiare invece che andare alla cieca permette risultati molto migliori. In più è comodo per fornire una guida che favorisca la creatività insegnandoci come indirizzarla in modo utile: la creatività ben stimolata lavora meglio di quella lasciata a sé stessa.
Disporre di un procedimento per ragionare sulla propria storia permette di trasformare le semplici intuizioni in qualcosa di più preciso, più coerente, senza uscire di strada mischiando cose che non c’entrano.
Per esempio applicando il procedimento con precisione è possibile ottenere quell’eleganza e coerenza di contenuti che ha emozionato il pubblico ne L’Attimo Fuggente ed evitare quell’incoerenza che ha portato a molte discussioni nel comunque bello (ma poteva essere spettacolare) Million Dollar Baby o nella piacevole, ma dal finale molto debole, commedia romantica All’Inseguimento della Pietra Verde.
Dall’interno all’esterno
Come abbiamo visto in precedenza, una storia nella sua essenza si basa su una crisi che sconvolge la normalità, porta a lottare per ottenere qualcosa (e per non perdere qualcos’altro) e obbliga a cambiare per adattarsi ai nuovi eventi e per sconfiggere le opposizioni che impediscono la vittoria.
Recuperando il mio esempio del ristoratore:
- [Normalità] Il protagonista ha un lavoro d’ufficio in cui viene poco valorizzato.
- [Crisi] Viene licenziato e deve reinventarsi sul mercato del lavoro, facendo qualcos’altro.
- [Desiderio] Vuole realizzare il sogno di aprire una pizzeria.
- [Opposizione] [Conflitto] Parte del vicinato non acconsente che il locale ottenga una licenza per vendere alcolici, per cui la pizzeria non potrà sopravvivere.
- [Cambiamento] Forse trova la fiducia in sé stesso e nelle proprie idee originali che gli mancava, e arriva a sviluppare un’idea geniale per non avere problemi per l’assenza di alcol: un ristorante-pizzeria vegetariano con annessa sede di un’associazione culturale salutista e accordi di promozione reciproca con un centro benessere.
Questa storia, come avevamo visto in precedenza, si basa sul difetto del personaggio: il personaggio non ha fiducia in sé stesso e nelle proprie idee originali, per questo cerca sempre la soluzione più ovvia e banale, quella seguita da tutti. Magari lo fa perché ha visto troppi colleghi nella sua agenzia pubblicitaria finire male per aver rischiato con qualcosa di innovativo, e la paura di perdere il lavoro lo ha portato a non “voler vedere” invece i tanti colleghi che con le idee nuove hanno avuto successo e lo hanno superato nella carriera.
Terrorizzato dal correre rischi per paura di venire licenziato, è diventato una pedina sacrificabile e ha perso il posto. Il suo sistema di sopravvivenza ha smesso di funzionare, ha smesso di proteggerlo dal licenziamento.
Ricorda il discorso che avevamo fatto su come non ci sia nulla che abbia in sé valore se non per il modo in cui viene interiorizzato. La vicenda del personaggio ha valore per l’effetto che ha su di lui, e la storia nasce come conflitto alimentato dall’imperfezione del personaggio, muovendosi così dall’interno del personaggio per divenire azioni all’esterno.
Mettiamo in scena il suo problema mostrando come il suo difetto influisce sulla sua vita e sulle persone che gli sono vicine. Un difetto è tale perché porta ad azioni sbagliate.
Nel modello classico esistono due tipi di storie:
- quelle in cui l’eroe attraverso un percorso di cambiamento riesce a divenire più adatto alla vittoria e trionfa, divenendo un esempio per noi;
- e quelle in cui l’eroe fallisce il proprio percorso di cambiamento, viene sconfitto e diviene un ammonimento per il pubblico.
Entrambi i tipi di storie hanno un contenuto che risuona con noi perché ci insegnano qualcosa sulla vita come “sopravvivenza del più adatto”, qualcosa che l’umanità ha dovuto imparare con molto dolore nel corso di centinaia di migliaia di anni.
E che, volendo o meno, viviamo tutti nelle nostre vite: forse non tutti quelli che decidono di cambiare la propria posizione e saltare via dalla rotaia quando il treno arriva a folle velocità sopravvivranno, ma di sicuro gran parte di quelli che prenderanno la locomotiva in fronte a 100 km/h, pur di non cambiare, finiranno molto male.
Il secondo tipo di storia, le tragedie che ci ammoniscono sui pericoli dell’evitare il cambiamento o sul cambiare nel modo sbagliato, hanno prodotto alcune delle più belle storie di sempre. Pensate a Macbeth e a Quei Bravi Ragazzi. Sulle tragedie, in particolare quelle moderne, tornerò nel secondo modulo del Corso Avanzato.
Tre conflitti, una Storia sola
Un metodo molto semplice per garantire che il proprio personaggio principale suoni tridimensionale è che sia sviluppato secondo tre dimensioni conflittuali, ovvero strettamente legate alla storia e che vediamo in azione.
- Conflitto esterno: la storia vera e propria;
- Conflitto interno: la sua lotta interiore per cambiare;
- Conflitto di relazione: come il suo problema influisce sugli altri e questo gli impedisce di trionfare nella storia.
Se una persona ha un difetto, questo difetto è definito dal suo causare un problema: se essere “egoisti” permette di vincere in un mondo di stronzi approfittatori, non è un difetto. Nessuna caratteristica è in sé un difetto sempre e comunque, dipende dalla storia, dal contesto in cui il personaggio opera.
Quindi se un personaggio ha una dimensione interna non più in equilibrio, un conflitto interno, questo è tale proprio perché nel mondo esterno impedisce di conseguire i risultati desiderati. Ma ci importerebbe davvero di una persona il cui difetto è chiuso dentro una campana di vetro e colpisce solo lui?
Il difetto del personaggio è interessante perché ha un effetto sugli altri, come ogni altra caratteristica degna di nota del personaggio… ed essendo il difetto un problema, ha un effetto problematico sugli altri.
Così come il difetto impedisce al protagonista di vincere sull’antagonista nel rapportarsi con lui (conflitto esterno), così impedisce anche di ottenere aiuto o comunque di sapersi relazionare correttamente con quelli che non sono nemici: amici, parenti, colleghi, potenziali alleati… chiunque possa essere utile poi per trionfare sul nemico.
Non necessariamente in modo “diretto”: anche capire che bisogna fare da soli, senza dare retta a persone che ci sottovalutano o ci fanno del male nel tentativo di proteggerci, e isolarsi dagli altri per proseguire in solitaria, è una possibile soluzione del conflitto di relazione.
Dipende dalla storia: nel romanzo Caligo Barbara Ann deve imparare a fare da sola, smettendola di fidarsi delle persone sbagliate. Talvolta serve l’aiuto altrui, altre volte serve che gli altri smettano di mettere i bastoni tra le ruote.
Se un tizio è avaro, al fine di una storia ci interessa la sua avarizia perché lo mette nei guai: ma se è avaro, ti pare possibile che questo non avrà alcun effetto nelle sue relazioni? Se compra al suo nipotino per il compleanno una confezione di matite invece di un videogioco appena uscito, il nipotino sarà felice? Probabilmente no.
Se per l’anniversario ha illuso la fidanzata che finalmente la porterà in un bel ristorante e che lì le chiederà di sposarlo, non pensate che la loro relazione avrà un problema quando la porterà in un McDonald e lì le dirà che non crede nel matrimonio perché sono tutte spese inutili e che si sta così bene continuando a vivere come adesso, ché tanto è l’amore che conta davvero, e non l’anello con la cerimonia? Sembra la formula del disastro con la sua (presto ex) compagna.
In certe storie il conflitto di relazione è interamente contenuto nel rapporto tra due soli personaggi: in Arma Letale i due poliziotti devono imparare a comprendersi a vicenda, in modo da trovare nell’esempio reciproco quel che manca nelle proprie vite (sono complementari), e grazie a questo equilibrio ritrovato ognuno dei due può dare il meglio di sé nel lavorare con l’altro e così sconfiggere i narcotrafficanti.
L’azione esterna è mossa dall’interno del personaggio: dal difetto, dalla caratteristica che non funziona più nella vita del personaggio e che bisognerà cambiare. Dall’interno all’esterno, la regola chiave di una buona storia tridimensionale.
Il conflitto interno e il conflitto esterno sono le due “sottotrame” della storia principale (subplot, usando i termini originali): ma non sono “sottotrame” nel senso di trame secondarie, trame aggiuntive, ma nel senso di fondamenta, di ciò che si trova sotto la storia esterna e ne regge lo svolgimento dando solidità e tridimensionalità a una storia altrimenti piatta, poco coinvolgente umanamente e priva di reale profondità. Tre conflitti, una sola storia: l’eleganza unita allo sviluppo tridimensionale.
Ricorda ciò che Aristotele diceva dell’unità della storia: se una sottotrama non fa parte del tutto, perché non riguarda ciò di cui la storia parla né a livello interiore, né esterno, né di relazione, come può essere “parte” della storia?
Possono essere scene interessanti o carine, ma se non fanno parte della storia vanno tolte dalla storia. I buoni film e i romanzi davvero ben fatti sono pieni di scene ottime per “altre storie”, e non per loro, che sono state tagliate e che magari sono finite, dopo un rimaneggiamento, in un’opera successiva dello stesso autore.
Breve riassunto del concetto chiave visto nelle pagine precedenti, prima di proseguire. La tridimensionalità del protagonista non nasce dall’ammassare dettagli a caso o dal farlo comportare secondo manierismi, come capita spesso ai personaggi degli anime/manga (talvolta fino a ridurli a vuote maschere), che nulla hanno a che fare con il suo difetto fatale o con il tema della storia.
Il nostro personaggio non diventa tridimensionale perché facciamo sapere al lettore qual è il suo sport preferito, o cosa mangia a colazione o che musica ascoltava da ragazzo… va bene avere dettagli, ma la quantità non fa la qualità. Anzi, tanti direbbero che “di meno è di più”!
Ciò che è importante davvero è ciò che genera conflitto, quindi i dettagli utili sono quelli che aiutano a generare un conflitto coerente in tutti gli aspetti della vita: esteriore, interiore e di relazione. Il personaggio diventa tridimensionale perché il suo difetto si esprime in tre dimensioni conflittuali legate alla sua personalità.
Tutto chiaro fino a qui?
di Marco Carrara per agenziaduca.it
Questi nuovi film (i titoli sono i titoli originali) ti possono suggerire alcune idee? non bisogna copiare ma solo prendere spunti per creare una nuova storia...
THE SOUND OF VIOLET (Inglese | Commedia romantica) Alla disperata ricerca di una moglie, Shawn incontra Violet e pensa che sia la sua anima gemella perfetta, ma il suo autismo gli impedisce di rendersi conto che lei è in realtà una prostituta. Basato sul romanzo pluripremiato.
GOOD FOR NOTHING BLUES (Inglese | Commedia) è la storia di Calvin, un malfattore, perso nella vita e in cerca di uno scopo, e del suo gruppo di amici malviventi che improvvisamente guadagnano dei soldi quando vincono alla lotteria.
JOINT CUSTODY (Inglese | Commedia) Jobe va avanti con la sua vita dopo il divorzio dalla sua ex moglie, a causa del divorzio ora hanno l'affidamento congiunto dei loro due figli. Che problemi deve affrontare?
LAST CHANCE (Inglese | Dramma) racconta la storia di un giornalista idealista, che combatte contro la crescente prevalenza della disinformazione nei media mainstream e quando cerca una storia di criminalità e corruzione, scopre che forse questa volta ha scavato...
BUTTERFLY (Inglese | Dramma) Una giovane donna supera la povertà, il crimine e i senzatetto per trovare uno scopo nella sua vita e riconquistare la custodia di suo figlio.
WHAT ABOUT SAL? (Inglese | Dramma) Sal ha circa 30 anni ed è affetto dalla sindrome di Down. Vive con sua madre che ha una forma aggressiva di cancro ai polmoni. Ha solo poche settimane di vita e senza altri membri della famiglia in vita, Sal potrebbe diventare un protetto dello stato o un senzatetto.
ALCHEMY OF THE SPIRIT (Inglese | Drammatico, Fantascienza) L'artista Oliver Black si sveglia e scopre che sua moglie Evelyn è morta nel loro letto durante la notte...
ALL THE DRAGONS (Inglese | Drammatico, Famiglia) Non è mai troppo tardi per vivere i tuoi sogni. Quando suo figlio è vittima di bullismo a scuola e la carriera del marito va in stallo, May si ritira nella casa della sua infanzia per affrontare il suo passato traumatico e trovare la libertà di vivere i suoi sogni.
ANOTHER LIFE (Inglese | Drammatico, Fede) Gli alti e bassi nella vita di un impresario di pompe funebri di nome Danny Jefferson, un uomo con problemi di udito che trova conforto, conforto e comicità nel retro di una sala di imbalsamazione.
CANDELA (Spagnolo | Drammatico, Fantascienza) Bea è un'adolescente immatura che vive con sua madre. Un giorno apparirà nella sua vita una ragazza di nome Candela. Da allora in poi la vita di Bea cambierà per sempre.
CO-HUSBANDS (Spagnolo | Commedia) Toni ed Emilio ricevono entrambi la stessa tragica telefonata: le loro mogli sono in accoma dopo una valanga in una stazione sciistica. Quando raggiungono il banco di accettazione dell'ospedale, fanno una scoperta sorprendente: le loro mogli sono, infatti, la stessa...
FORECLOSURE (Inglese | Orrore, Thriller) Una giovane coppia acquista una casa nella speranza che sia infestata da un fantasma.
GOST PROJECT (Inglese | Fantascienza, thriller soprannaturale) Quando tre giovani programmatori si imbattono in una tecnologia abbandonata, oltrepassano i confini etici e decodificano la tecnologia che sblocca un orrore imprevisto. Attraverso il loro lavoro segreto aprono una dimensione nel mondo degli spiriti.
PEACE IN PAIN (Inglese, Farsi | Dramma) Dopo che Reza diventa disabile a seguito di un incidente, cerca di iniziare una nuova vita. Incapace di mantenersi, fa affidamento su sua moglie e sua sorella per tirare avanti e deve assistere agli abusi che ricevono dagli altri uomini nella loro vita.
WHAT REMAINS (Inglese | Mistero, Suspense, Thriller) Un detenuto rilasciato sulla parola torna nella piccola città dove ha commesso un omicidio mentre lo sceriffo della città indaga su un altro omicidio che potrebbe essere correlato.
WHO NEEDS IT? (Inglese | Urbano) Un terapista tenta di aiutare tre gruppi di coppie che hanno tutti a che fare con problemi di relazione. Sebbene ogni coppia abbia problemi diversi, sa che c'è una cosa di cui tutti hanno bisogno. La necessità di comunicare e di essere ascoltati.
WITCH OF THE WOODS (Inglese | Orrore, Thriller) Broker assicurativo di tutti i giorni, affronta la perdita del lavoro e decide di seguire la sua passione di diventare un fotografo paesaggista della natura.
IN THE COMPANY OF WOMEN (Spagnolo | Dramma) Bea ha 16 anni e si lascia ispirare dai venti di cambiamento che stanno spazzando il paese. Si unisce a un gruppo di donne il cui scopo è dare visibilità alla causa femminista e garantire il diritto delle donne all'aborto legale.
SPACE PUPS (Inglese | Bambini, Famiglia, Fantascienza) Tre alieni, trasformati in adorabili cani, sono bloccati sulla terra e devono riparare la loro astronave con l'aiuto di due bambini per tornare a casa.
da The Film Catalogue
SINOSSI
È un cortometraggio che parla delle sette arti e di quanto queste non vegano mai prese in considerazione dalla gente. Tranne quelle poche volte in qui sia critici che pubblico riescono a comprenderne la profondità e quindi viene apprezzata e applaudita. La settima arte, quella del cinema, si sottrae non identificandosi in nessuna persona per dar spazio alle altre. Il Cinema, l’ultima arte che unisce tutte le altre.
SCENEGGIATURA
SCENA 1 – EST. NOT. PIAZZA BRACCI
In Piazza Bracci, completamente deserta, una persona con una polaroid al collo, sta cercando un’inquadratura e la luce giusta: scatta una foto, attende che esca dalla macchina fotografica e la guarda soddisfatto.
Si rimette in cammino.
SCENA 2 – EST. NOT. PORTICO DEL COMUNE
Il fotografo vede un pittore dall’aria triste.
Il pittore è seduto su un gradino e sta dipingendo con estrema attenzione ai particolari, davanti a lui il cavalletto e i colori, per terra sono visibili alcuni suoi dipinti, non passa nessuno, il portico è deserto.
Il fotografo prende la sua polaroid e fotografa il pittore e il quadro che lui sta dipingendo.
il quadro, in divenire, rappresenta uno scultore che, assorto nei suoi pensieri, sta lavorando della creta.
SCENA 3 – EST. NOT. LABORATORIO DELLO SCULTORE
La scena si sposta sul dipinto e viene inquadrato lo scultore che sta lavorando della creta nel suo laboratorio.
Anch’egli è solo e silenzioso, concentrato sul suo lavoro.
Dalla creta prende forma una giovane ballerina.
SCENA 4 – INT. NOT. PALCOSCENICO ITC
Terminata l’opera dello scultore, la ballerina si anima e danza malinconicamente sul palcoscenico: è avvolta nella nebbia e non c’è pubblico in sala.
La ballerina rallenta i movimenti, la camera si sposta e inquadra sullo sfondo un violinista che suona e guarda la ballerina con ammirazione e affetto.
Il violinista termina la sua esecuzione, i passi di danza si interrompono, la nebbia si dirada e la ballerina si inchina davanti a un pubblico che non c’è.
In fondo alla platea si alza un poeta: applaude e, con la voce rotta dall’emozione, inizia a declamare alcuni versi facendo finta di rivolgersi a un pubblico che non c’è.
Finita la poesia, si conclude lo spettacolo: la ballerina, il violinista e il poeta si inchinano, i loro sguardi rassegnati si incrociano e poi lasciano il palcoscenico.
SCENA 5 – INT. NOT. CAMERINI ITC
Arrivano la ballerina, il violinista e il poeta, mentre gli altri artisti si stanno svestendo e struccando, e lentamente tutti si spogliano degli strumenti delle loro arti prima di andarsene.
Vediamo il fotografo che ripone la sua macchina fotografica, il pittore che lava i pennelli, lo scultore che si toglie il grembiule, la ballerina che pulisce le sue scarpette, il violinista che accarezza il suo violino prima di riporlo e il poeta che scrive un appunto sul libro di poesie.
In lontananza si sentono degli applausi.
Il violinista alza gli occhi verso l’alto con aria perplessa e indirizza agli altri uno sguardo interrogativo.
Insieme escono nel corridoio per capire cosa sta succedendo.
SCENA 6 – INT. NOT. CORRIDOIO ITC
Arriva il custode del teatro che, sbigottito, chiede loro:
-
Ma dove state andando? Il pubblico vi sta aspettando, il teatro tenda è esaurito!
Si guardano con un misto di incredulità e di stupore: non sanno cosa fare.
Il custode li incoraggia:
-
Uscite! Andate a vedere! Dai!
SCENA 7 – EST. NOT. GIARDINO ITC
I sei artisti escono.
SCENA 8 – EST. NOT. PIAZZA BRACCI
Corrono attraversando la piazza
SCENA 9 – EST. NOT. PORTICO
Corrono sotto al portico
SCENA 10 – EST. NOT. GIARDINO ITC
Arrivano di corsa nel giardino del teatro, rallentano il passo e felici si guardano.
Un fascio di luce proiettato dal teatro tenda verso l’esterno crea un corridoio e mostra loro la strada da percorrere.
La ballerina li invita a seguire la luce.
Si sentono gli applausi, gli artisti entrano nella tenda, la musica li accoglie, le sagome del pubblico nel teatro tenda si alzano.
Quando scriviamo un testo ci preoccupiamo di avere ben chìaro cìò che vogliamo dire, di stabilire una successione logica alle nostre affermazìoni, di rispettare la norma ortografica, grammaticale, sintattica, di usare un lessico adeguato. Solo inconsapevolmente, in genere, affrontiamo una scelta altrettanto importante, quella dello stile. Chi non scrive per professione, o comunque non ha particolari esperienze di scrittura, è portato a tenere in maggiore consìderazione il "che cosa» scrivere (Fabula) più che il "come" (Intreccio) scriverlo. In una fotografia tendiamo lo stesso a tenere in maggior considerazione ‘’Cosa’’ fotografare e non tanto ‘’Come’’ fotografarlo, infine in un film sotto l’’effetto delle abilità narrative del regista teniamo poco in considerazione lo stile, eppure un oggetto inquadrato dall’alto risulta schiacciato, uno piccolo inquadrato dal basso risulta grande…
Le scelte di stile risalgono tutte alla Retorica, l’arte dello scrivere e del parlare, le troviamo nelle fiabe nella letteratura in genere, in Poesia e poi nelle forme moderne della comunicazione audiovisiva
Le scelte stilistiche costituiscono un contributo essenziale alla chìarezza dei discorso e , in una narrazione, lo stile è ìmportante di per sé e può aggìungere ulteriori significati al racconto. Una anziana donna siciliana grande conoscitrice di Favole diceva al famoso scrittore Leonardo Sciascia: le storie sono sempre le stesse (Fabula) quello che io cambio è il modo di raccontarle. Se in una favola introduciamo un Lupo cambiamo la voce e di conseguenza il bambino entra in un mondo di ‘’Paura’’….
Es. "Il dono magico". Il vecchio nonno regala un vaso magico al nipote. Un Re regala una lampada magica ad un giovane. … etc ... cambiano i donatori ma resta Costante (k) il dono, possiamo così scrivere un bel po' di storie.
Queste tecniche le troviamo negli antichi miti, nelle fiabe, nei romanzi, nei poemi medioevali, intrecciati a codici, segni … Il ricevente dovrebbe Decodificare.
Vediamo: Lo stile di una narrazione è il risultato delle scelte formali operate dallo scrittore: la lunghezza deì perìodi, la disposizione delle parole all'interno della frase, l'aggettivazione, la punteggiatura ecc. Ti sarà capitato, scrivendo, di prestare attenzione al suono di una parola, al ritmo dì una frase; avrai sostituito una parola perché "suonava male" vicino alle altre, o avraì cambìato di posto a un aggettivo, decidendo di anteporlo a posporlo al nome a cuì è attribuito. Anche queste semplici operazioni appartengono alla ricerca stilistìca.
Non esiste uno stile‑modello a cui adegúarsi: ogni volta, infatti, le esigenze della comunicazione impongono il modo in cui essa deve avvenire. Per esempio, in una storia ricca di suspense l'autore cercherà di creare per il lettore un clima di apprensione e di attesa, come nel finale del racconto "nero’’ di Edgar Allan Poe ''Il cuore rivelatore''.
''Mi tolsi dalla sedia e comincìaì a dìscorrere di futili argomenti, ma ad altissima voce e con furia, nel mentre che il rumore cresceva, cresceva ad ogni minuto. Ma perché non se ne andavano? lo misuravo, su e gìù, a passi pesanti, il pavimento, esasperato da quel foro contraddittorio, ed il rumore cresceva con regolarità, con assoluta costanza. Gran Dio, che cosa potevo fare? Mi agitavo, smaniavo, bestemmiavo! Scuotevo la seggiola sulla quale m'ero dinanzi seduto, la facevo scricchiolare sull'impiantito, ma quel rumore aveva oramai sommerso tutto il resto, e cresceva e cresceva ancora, senza soste, interminabilmente. E diventava più forte, sempre più forte, e gli uomini chiacchieravano e scherzavano e ridevano. Ma era mai possibile che non lo udissero? Iddìo onnipotente! No, Essi udivano, essi sospettavano, essi sapevano, eppure si dìvertivano allo spettacolo dei mio terrore, così almeno mi parve e lo credo tuttavia. Ma ogni cosa sarebbe stata da preferirsi a quella orribile derisione. lo non mi sentivo ormai di sopportare oltre quelle loro ipocrite risa. Sentii che mi abbisognava gridare o morire. E intanto, ecco ‑ lo udite? ecco, ascoltate! Esso si fa più forte, pìù forte, e ancora più forte, sempre più forte! «Miserabili! lpocrìti urlai. «Non fingete oltre! Confesso ogni cosa. Ma togliete, togliete quelle tavole, scoperchiate l'impiantito! è là. là sotto! ìl battito dei suo terribile cuore!''
Il ritmo è incalzante e riproduce ìl battito cardiaco e il respiro affannoso del narratore‑protagonista. Quali scelte stilistiche ha effettuato l'autore per ottenere questo rìsultato? Utilizziamo questa volta due parametri: la lunghezza dei periodi e l'aggettivazìone. I periodi sono piuttosto brevi, poverì dì subordinate, rapidi. Prevalgono le frasi nominalì, le coordinate, le esclamazioni; l'autore ha scelto cioè un procedimento paratattico.
L'aggettivazione è ridotta al mìnimo: il protagonista è troppo agitato per osservare, analizzare, definire. Prevalgono le voci verbalì, portatrici di azioni, che si susseguono incalzanti.
Proviamo a utilizzare gli stessi parametri per esaminare lo stile di M. Proust nél brano: ''Il bacio della buona notte.''
''Subito quella mia ansìetà scomparve; adesso non era più come poco prima, che avevo lasciato la mamma fino a domani, poiché almeno il mio biglietto, mettendola senza dubbio in collera (e doppiamente, perché quel traffico m'avrebbe reso ridicolo aglì occhì di Swan) stava per introdurmi invisibile e beato nella stanza dov'era lei, e parlarle di me all'orecchio; quella sala da pranzo proìbita, ostile, dove solo un attimo prima, il gelato- una graffita ‑ e le coppette mi sembravano racchiudere piaceri malvagi e mortalmente tristi, poiché la mamma li godeva lontano da me, mi si apriva, e, come un frutto divenuto dolce che rompa il suo involucro, avrebbe fatto scaturire, proiettare fino al mio cuore ìnebriato l'attenzione della mamma, mentre leggeva quelle mie righe.''
Il testo è formato da un unìco lunghissimo periodo, ricco di subordinate e ìncìsi. Leggendo, sembra di perdersi lungo il filo dei pensieri del narratore‑protagonista, che scava nella sua memoria. Il ritmo è lento: l'autore ha scelto un procedimento ipotattico. L'aggettivazíone è abbondante, perché il protagonista ricostruisce il ricordo nei particolari e si sofferma ad analizzare, a definire con meticolosa precisione.
L'ironia , dal greco ''Eironéia'' dissimulazione , consiste nell'attribuire a parole o a intere frasi che di per se avrebbero un certo significato , uno contrario . Lo fa per esempio Don Abbondio nel primo capitolo dei Promessi Sposi rispondendo a Perputua , che cerca di farsi rivelare un segreto. Lo faceva Totò dicendo ‘’Esipodio’’ inveced id Episodio e non solo.
''Lei sa bene , che ogni volta che m'ha detto qualche cosa sinceramente , in confidenza , io non ho mai…''
''Brava! Come quando..''
Ovvio che Don Abbondio non pensa davvero che Perpetua sia brava, al contrario lascia capire che non è brava affatto perché non sa mantenere i segreti.
L’ironia irride, prende in giro: quando la sua forza critica si fa più intensa e più amara diventa umorismo.
Pirandello in un suo saggio chiarisce la differenza tra comico e umorismo attraverso un esempio.
Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca, e poi tutta imbellettata e parata d'abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una vecchia e rispettabile signora dovrebbe essere. Posso cosi, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa impressione comica. Il comico è appunto un avvertimento del contrario, Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagailo, ma che forse ne soffre e lo fa perché pietosamente s'inganna che, parata così, nascondendo cosi le rughe e la canizie, riesca a trattenere a sé l'amore dei marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quei primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quei primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario.
Pensando al cinema potremmo continuare con tanti esempi ma in questo caso volevamo soltanto far capire che come nel linguaggio narrativo anche quello del cinema possiede una ‘’Retorica’’ autonoma, prova a confrontare quanto detto con la narrazione filmica.
dal sito Cicciotti
Grande domanda. Quentin Tarantino ne parla spesso. Sebbene si concentri sui film di genere, questo suggerimento funziona anche nei film drammatici. Il consiglio è di non far parlare costantemente i personaggi della "trama". Diventa un po' troppo "centrato in pieno". Lasciate che le circostanze si sviluppino in modo che i personaggi principali parlino con più naturalezza o almeno sembrino farlo.
Se guardate la seconda scena di "Pulp Fiction" in cui i due sicari, Vincent e Jules, interpretati da John Travolta e Samuel Jackson, chiacchierano, non parlano mai di ciò che stanno per fare. Discutono dei nomi degli hamburger di McDonald's venduti a Parigi. Il che ha completamente senso. Non facendo parlare i personaggi dei loro colpi. Quando si cimentano nel colpo, ci rendiamo conto che lo fanno da molto tempo.
Le persone che sono impegnate nello stesso tipo di attività da molto tempo non ne parlano necessariamente in continuazione. Qual è il punto? L'hanno già fatto. E mantenendo il dialogo lontano dalla "trama", lo fa sembrare più realistico.
Vincent (Travolta) e Jules (Jackson) stanno andando a fare un "colpo", ma non parlano della loro missione. Parlano degli hamburger di McDonald's a Parigi.
di Stephen Whitehead per quora.com
Quali sono alcuni consigli fondamentali da ricordare quando fai ricerche sulla tua sceneggiatura? La ricerca è un fattore critico nello sviluppo di una storia cinematografica avvincente; che si tratti di studiare il mondo in cui abiterà il tuo personaggio immaginario o di imparare tutto ciò che puoi sulla figura o sull'evento della vita reale che presenterai nella sceneggiatura. Ecco sette cose da ricordare quando inizi la tua ricerca.
Leggi tutto: 7 cose da ricordare mentre fai Ricerche per la Sceneggiatura
Daddy don’t marry again
a Movie written by
Enrico PINOCCI
In collaboration with
Francesco MALAVENDA
Sono riportate solo le prime 4 scene
SCENA 1 EXT – Spiaggia – DAY
Visione aerea della città, lungomare e poi la ripresa si abbassa fino ad arrivare ad un primo piano di DAVID che passeggia con i suoi tre cani.
SCENE 2 EXT – Strada – DAY
DAVID tutte le mattine, vestito molto elegante, prima di andare al lavoro porta a spasso i suoi tre cani che hanno un andamento regale, ma, come accade sempre, grazie ai suoi amati cani colleziona una serie di brutte figure.
Non si è accorto che uno dei cani ha fatto un bisogno davanti la casa dei vicini che, coincidenza vuole, al suo passaggio aprono la porta e si trovano davanti la sorpresa .
Il vicino e la moglie lo guardano molto seriamente.
DAVID sorride timidamente.
VICINO E MOGLIE fanno un segno con l'indice “Eh-eh-eh-eh!!!”
DAVID
Mi scusi , mi scusi, farò pulire subito
E si allontana velocemente.
VICINO E MOGLIE non parlano, fanno gesti e con un espressione di perplessità se ne vanno
DAVID si rivolge ai cani.
DAVID
Che figura che mi avete fatto fare... e non vi ho neanche visto !!!!!
Ma come avete fatto??
Non ha il tempo di finire la frase che, al passaggio di un altro vicino con due cani piccoli, gli si scatena una battaglia tra cani e per riprendere i suoi cani scivola e cade per terra.
SCENA 3 EXT - Spiaggia
Ripresa su Emma, Emily e Charlotte che giocano in spiaggia con un gruppo di amici
EMMA
Charlotte, Emily ma papà oggi è in ritardo, lo vogliamo chiamare ?
CHARLOTTE
Eccolo laggiù, sta arrivando
EMILY
Ma ..... sembra che ha avuto dei problemi
Tutte e tre le ragazze corrono incontro al papà che lascia i cani festanti
EMMA
Papà come stai ?
DAVID
Tutto bene amore !!!! Vi lascio Bobby , Drek e Alex
CHARLOTTE
Papà sembra che sei stato investito?
EMILY
Credo proprio che non ti puoi presentare così in ufficio
DAVID
Ragazze non vi preoccupate, vado .... vado ... ci vediamo dopo grandi amori miei
DAVID si allontana
EMMA
Chissà cosa gli sarà successo
CHARLOTTE
Basta guardare le tre pesti
EMILY
Aveva tutto il vestito distrutto, mi dispiace povero papà
Rebecca prende la pallina
EMILY
Vai ALEX !
SCENA 4 EXT - Spiaggia
David è nascosto dietro un cespuglio per vedere le figlie come giocano, gli arriva una pacca sulla spalla
IL PARCHEGGIATORE
Che bella famiglia è!
E appena finito il commento gli arriva una pallonata in fronte.
David ( con un mezzo sorriso)
DAVID
Oh-oh che botta !!! diceva ... è meglio che vada .....
Il parcheggiatore mentre si tocca la fronte fa un sorriso a mezza bocca .... e si allontana
David prende la macchina e si allontana
Sottocategorie
Idee dalla realtà
Bisogna leggere per conoscere tutte le realtà che ci circondano ma che non ci toccano direttamente o di cui abbiamo solo una vaga idea.
LEGGERE = CONOSCERE = POTER SCRIVERE SU ARGOMENTI INTERESSANTI = SCRIVERE DI ARGOMENTI CHE CONOSCIAMO